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Spigolature barometriche

di Silveria Aroma
arsi-veli [1]

 

Il valore delle cose non sta nel tempo in cui esse durano,
ma nell’intensità con cui vengono vissute,
per questo esistono momenti indimenticabili,
cose inspiegabili e persone incomparabili.
Fernando Pessoa

 

Guardandomi intorno oggi non trovo alcuno che mi senta di definire incomparabile, ma non posso negare – per contro – che ciascuno lo sia, a suo modo, in un percorso individuale che ci lega a miliardi di altri individui.

Una domanda che ricorre nella mia testa: chi è importante? Cosa è importante?

Ognuno di noi porterebbe almeno due risposte: quella immediata, più autentica e meno strutturata e quella mediata – scelta con cura – sulla base della propria formazione culturale, delle proprie esperienze, dei propri intenti, quindi, più strutturata.

Mi appello sin da subito alla clemenza della Corte, anzi, mi inchino dinnanzi all’intellighenzia che mi incute un certo timore.

Confesso, però, che adoro detestare i metodi punitivi della vecchia scuola, così come trovo il confronto utile alla mia continua bramosia di apprendere e sperimentare.

Concordi con me – caro lettore – che serietà e seriosità non vanno a braccetto?

Mai prendersi troppo sul serio.

importanza – http://lmgtfy.com/?q=importanza [2]
im·por·tàn·za/
sostantivo femminile
Possibilità o capacità di influire sull’equilibrio o sulle attività delle persone e degli ambienti.
“negare l’i. di un fatto”
Autorità, credito, influenza.
“il suo grado gli conferisce molta i.”
Darsi arie d’importanza, ostentare una presunta autorità.

Considerando il primo punto della definizione mi pare che tutti – e ciascuno di noi – possano incidere sull’equilibrio di una situazione, sia essa legata ad una persona o ad un ambiente. Mi pare, voi che dite?

Quello che proprio non riesco a comprendere – e mi sforzo – ma proprio non ne vengo a capo, è: come possa un essere umano dire di un altro essere umano quale sia la sua importanza, non soppesando il sentire ed il pensiero di quest’ultimo.

Di quale titolo o attestato potrebbe disporre costui o costei? Ha forse sconfitto la Morte, ed è tornato con abito post apocalittico – tutto tempestato di paillettes – a insegnarci la vita? E anche fosse, gli/le spetterebbe come compito?

Ho scelto da anni di essere fra coloro che sanno di non sapere, coloro che hanno scelto -e steso- il lenzuolo del dubbio, preferendolo al vessillo di una qualche verità.
La verità non si grida per le strade. Se affiora, urla per conto proprio, aggiungerei, ma anche no. Erro, forse? Erro, errai, mai eroe. L’importante è non ragliare, ma conservare voce femminea.

Secondo punto. Autorità ed influenza

Io mi becco solo la seconda, per fortuna di rado. La prima la lascio a voi, ai titolati. A chi, pendendo verso l’una o l’altra fazione o – appartenendo ad una di queste – muove le carte e mira a toccare gli equilibri, quantomeno quelli mentali.

Il mio unico auspicio continua ad essere che ogni posizione di pensiero sia mossa lealmente, nell’ottica del bene comune, prescindendo da simpatie e/o antipatie personali.

Sul terzo punto passerei veloce con un sic transit gloria mundi spettante presto o tardi a ciascuno di noi.

 

gabbiano [3]

Spesso si è giocato tra fantasia e potere (poteri, preferisco). Ovviamente quello che conta è imparare a ridere.

Caro lettore, prima di salutarti, ti confiderò che per me il potere si manifesta ogni volta che qualcuno prova a misurare l’importanza dell’altro, o la valenza delle altrui idee, partendo dal presupposto di avere già la ragione in tasca e senza porsi alcun quesito sulla posizione (ed il sentire!) di chi – semplicemente – guarda il mondo con occhi diversi.