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Epicrisi 96. Non abbiamo vinto niente

di Sandro Vitiello
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Non mi riferisco al Superenalotto anche se ogni tanto due euro li investo in quel sogno irrealizzabile.
Vuoi mettere vincere cento e passa milioni di euro?

Se non mi porta via la mafia, se non mi assalgono parenti e conoscenti che manco conosco che me ne faccio di tutti quei soldi?

Ma come diceva una bella citazione di un film americano – per la cronaca Will Hunting, genio ribelle – è più facile che ti colpisca in testa un meteorite che vincere la lotteria.

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Venerdì era il 4 Novembre e mi accorgo che noi di Ponzaracconta non ne abbiamo scritto; non con un articolo dedicato; solo una citazione in Rassegna Stampa (leggi qui [3]).

Niente di grave; in altra epoca ne abbiamo parlato e ormai sono passati cento anni da quei terribili eventi; se c’era qualcosa da festeggiare ormai non ce n’è più ragione.
Mio padre diceva che la guerra la vince chi riporta a casa la pelle…

In questi tempi ce ne sono tante di guerre in giro per il mondo e le ultime hanno cambiato il destino di intere nazioni e aree geografiche.
Che ne sarà della gente siriana e delle tante altre comunità di uomini che hanno visto distrutto il loro mondo e sono stati costretti a scappare verso un destino di sofferenze e di morte?
Noi che stiamo in mezzo al mare sappiamo cosa vuol dire mettersi in viaggio con mezzi di fortuna.
Quelle persone si mettono in viaggio sperando che per se stessi e per i propri figli ci sia ancora un domani.

Ce lo ricorda costantemente papa Francesco.
La sua voce non è arrivata dalle parti di Goro dove hanno alzato barricate per proteggersi dall’invasione di dieci donne e otto bambini.
Goro è parte di quel mondo che nel ’51 subì una terribile alluvione e tanti suoi abitanti dovettero scappare per trovare ospitalità in Lombardia e in altre zone d’Italia.
Vennero costruiti interi quartieri per fare posto anche a loro.
Gente senza memoria.

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Torniamo a noi. Settimana ricca di spunti e di riflessioni dalle pagine di Ponzaracconta

Argomento sempre attuale l’industria turistica che trova motivo di riflessione nello scritto di Paolo Iannuccelli (leggi qui [5])

Riflessioni che portano a ragionare del parco del Circeo e del modo con cui viene amministrato (leggi qui) [6].

Riflessioni che portano Vincenzo Ambrosino a chiedersi e a chiederci se è corretto l’approccio alle tematiche ambientali da parte nostra – di noi ponzesi – e da parte di chi ci amministra (leggi qui [7]).

Per la ricorrenza del 2 novembre alcuni scritti ci hanno ricordato i nostri cari che non ci sono più.
Enzo di Fazio parte dai ricordi della sua infanzia e dal valore della giornata dei morti anche per i bambini. Anzi della nottata che la precede (leggi qui [8]).
Ne scrivono anche Silverio Lamonica (leggi qui [9]) e Franco de Luca (leggi qui [10]).

Franco approfondisce anche un ragionamento intorno alla poesia “ ‘nu viecchio [11] ” aggiungento al testo la recitazione.

Che dire poi dei ricordi di Gaetano (Guy) Migliaccio [12] e del suo viaggio in America nel ’55?

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La sue parole sono di grandissimo valore e confermano – se mai ce ne fosse bisogno – l’importanza di questo nostro spazio.
La storia della nostra isola è anche storia di tanti uomini e donne che l’hanno lasciata per necessità o per scelta ma che solo in pochissimi casi ne hanno perduto il ricordo.

Rosanna Conte ci racconta di Mino Maccari a Ponza [14]. Il fascismo scomodava anche firme illustri per alleggerire la triste fama che si era fatto presso le cancellerie europee dopo l’istituzione del confino.

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Alcuni parlavano di villeggiatura ed altri ci hanno aggiunto che i ponzesi ci avevano da guadagnare con i confinati. Punti di vista.

Laziomar ci rende ragione su una polemica [16]che qualche tempo fa ha tenuto banco.
Nei week end anche i “nativi” hanno diritto agli sconti riservati ai residenti. Ma i ponzesi nati in ospedale a Formia sono “nativi” o no?
E mia figlia che è più ponzese di me dove la mettiamo? Queste sono cose che andrebbero approfondite.

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Sempre che qualcuno non ci faccia il malocchio [18], come si analizza nello scritto segnalato da Michele Vitiello.
Prosegue intanto il racconto di Sandro Russo sul suo viaggio in Cina.

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Buone notizie: Melania Di Fazio [20] (figlia di Gennaro) si è laureata a pieni voti: complimenti a lei e ai genitori.

Triste notizia: è mancata suor Miranda Esposito [21]. Aveva 97 anni e non ha mai smesso di pensare alla sua Ponza.

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Anche a Ponza è stata aperta la porta santa [23], alla presenza del vescovo. Ne scrive Martina Carannante.
Siamo quello che siamo ma ci piace così.

Buona domenica
PS: “Venerdì pesce” [24] la bibbia di tutti i rotunni ponzesi è sbarcata a Latina.
Così finalmente potremo portare un po’ di civiltà nel mondo.

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Immagine di copertina. Totò nel film di Steno del 1962: I due colonnelli