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La giornata del risparmiodi Silverio Lamonica
Nel 1924 l’economista Maffeo Pantaleoni tenne un discorso sul risparmio finanziario in un congresso presso l’Istituto Internazionale del Risparmio a Milano. Fu lui l’ispiratore della ricorrenza che da allora si celebra tutti gli anni a fine ottobre (fonte Wikipedia). Intanto i big dell’economia di casa nostra: Patuelli, Padoan, Guzzetti e Visco (rispettivamente: Presidente Ass. Banche Italiane, Ministro Economia, Presidente Casse di Risparmio, ex ministro ed economista) come riferiscono i media e la stampa (“Il Messaggero”, 28.10 pag. 17), proprio il giorno prima (27) hanno celebrato in pompa magna e con adeguate recriminazioni, tale avvenimento. Infatti per una platea sempre crescente, risparmiare oggi è una chimera: la disoccupazione, specie giovanile, in questi ultimi anni ha raggiunto livelli altissimi, gli anziani, con le loro pensioni, fanno da “ammortizzatori sociali”… ma quanti? 2.400.000 anziani in Italia percepiscono meno di 500 euro mensili (fonte: Panorama). Emigrano i giovani cercando lavoro all’estero, emigrano gli anziani verso altri lidi per “arrivare decentemente a fine mese”. Ma in tanti restano in Italia sperando in un domani migliore, sfidando il carovita, impegnando qualche gioiello di famiglia, arrabattandosi in qualche modo per sbarcare il lunario … Per quei tanti, con questi “chiari di luna”, ha ancora un senso celebrare “la giornata del risparmio”? Per dirla nell’idioma di Napoli, città nota per “l’arte di arrangiarsi”:
Tutt’è cchiù caro addo jamme jamme: Ognuno adda vede’ addò schiare juorno: cercanno quacche soldo p’u panielle. N.B. – Per chi non conosce il napoletano, “carusielle” = salvadanaio, simbolo del risparmio. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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