di Patricia Feola Sandra
Quanto andiamo a raccontare appartiene ai ricordi della comunità ponzese di Bahia Blanca arrivati a noi attraverso i racconti di chi ci ha preceduto.
La devozione al Santo patrono dei ponzesi arrivò in Argentina con l’immigrazione dal nostro paese.
Furono i nostri pescatori a cercare di realizzare il sogno di ripetere in quella terra lontana la fede per il santo attraverso iniziative che lo ricordassero.
Si pensò quindi di costituire la “Società di san Silverio”.
Le principali animatrici, sin dall’inizio, furono Filomena Coppa in Conte e le sue amiche Lucia Vitello e Filomena Cichelli che nel 1926, arrivate da poco da Ponza, notarono che il gruppo festeggiava San Silverio riunito davanti ad un quadro con l’immagine del santo.
Richiamarono quindi l’attenzione degli maschi della comunità sulla necessità di acquistare una statua del santo.
Inviarono una lettera al prete di Ponza, Salvatore Tagliamonte, per chiedere una statua raffigurante san Silverio.
Il 20 giugno 1928, festa di San Silverio, si riunirono numerosi gli immigranti ponzesi e i residenti in Ingeniero White – insieme al sacerdote italiano Tito Graziani (1) – con lo scopo di fondare finalmente la Società San Silverio.
Fu eletto Presidente Salvatore Domenico Di Lorenzo, di sopranome “Barbarossa”. Arrivato da Ponza nel 1898, fu tra i primi emigrati di quella parte d’Italia che si stabilì nel porto di Ingeniero White.
Partecipò attivamente alla Società San Silverio e ne fu Presidente per diversi anni.
A Ingeniero White alcuni anni fa la festa di San Silverio avveniva il 20 giugno, come a Ponza.
C’era la processione per le strade della località e si ritornava poi in chiesa.
In data non precisata – presumibilmente dopo il 1943 – si iniziò a portare san Silverio in processione, anche in mare.
La statua veniva issata sopra un peschereccio che la portava in mare nella “ria” bahiense.
Negli anni successivi maturò la convinzione di spostare la festa alla terza settimana di novembre così da poter approfittare dell’inizio della bella stagione.
Ricordiamo che in Argentina in giugno siamo all’inizio dell’inverno.
Juan Bautista Marzocca, di soprannome Cacho, è legato a Ponza per via del suo matrimonio con Lucia Conte, figlia di Domenico Conte, immigrato dall’isola.
Da quando vivono a Ingeniero White, i Conte si sono dedicati alla devozione a San Silverio e dopo l’arrivo della statua del santo da Ponza, alla cura di questa.
Marzocca afferma che furono anche i suoi genitori ad inculcargli la devozione al Santo, in quanto essi erano molto cristiani. Erano legati alla parrocchia “Esaltazione della Santa Croce” della località portuale dove c’era l’immagine del santo e dove si organizzava la festa di San Silverio.
Disse Marzocca: “Io penso che la festa di San Silverio in quel periodo non era importante solo per la comunità ponzese, ma per la grande maggioranza della comunità cristiana di Ingeniero White. Credo che San Silverio sia stato il più grande riferimento religioso per la parrocchia del porto, dopo la Santa Vergine, la Santa Croce e Gesú”.
Marzocca ha dato l’idea a José Egidio Conte, cugino di sua moglie, affinchè gestisse i vari adempimenti.
Il destino volle che Marzocca fosse pescatore e in questo era anche scritto il destino che il santo fosse proclamato patrono dei pescatori.
Nel 1994, il Signor Josè Egidio Conte (figlio di Giovanni e Filomena Coppa), come Presidente del Porto di Bahía Blanca chiese all’Arcivescovo Monsignor Rómulo García che San Silverio fosse dichiarato “Patrono del porto e dei pescatori di Bahia Blanca”.
Ci piace pensare a San Silverio come ad uno dei tanti immigrati ponzesi che si è fermato a Bahia Blanca insieme ai suoi pescatori.
Nella memoria dei ponzesi e dei loro discendenti si conserva la devozione per il santo. Ancora oggi si chiede a San Silverio salute, lavoro e che il mare non diventi pericoloso per chi vi lavora sopra.
A Bahia Blanca si cerca di conservare la tradizione però c’è il problema che i ponzesi ormai sono pochi nella comunità locale ed i ragazzi vanno perdendo l’impegno a mantenerla viva.
Quest’anno (a causa dell’altezza del mare), si farà la domenica 27 novembre: 88 anni dall’arrivo della prima immagine del Santo a Ingeniero White.
Vi aspettiamo a Ingeniero White (Bahia Blanca) e… Viva San Silverio!
Nota
1) – Tito era fratello del generale Graziani, uomo di fiducia di Benito Mussolini. Aveva partecipato alla guerra in Europa ed era stato decorati per il suo valore. Arrivò in Argentina negli anni ’20. Questo sacerdote era stato nominato cappellano del porto da poco tempo e per poco ci restò, perché verso 1930 fu trasferito ad un’altra parrocchia dell’archidiocesi della città
di La Plata. La sua permanenza a Ingeniero White fu molto produttiva per la comunità.