Ambiente e Natura

Lettera aperta di Ponzaracconta al Presidente del Parco Nazionale del Circeo

la Redazione

zannone

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Al Presidente del Parco Nazionale del Circeo
dr. Gaetano Benedetto

Egr. Presidente,
chi scrive è la redazione del sito web Ponzaracconta (www.ponzaracconta.it), un sito nato quasi sei anni fa su iniziativa di un gruppo di persone legate a Ponza, per esservi nate, per aver vissuto sull’isola gli anni dell’infanzia, dell’adolescenza e della giovinezza e per esservi tornate in età matura con l’intento di recuperare, approfondire e diffonderne la storia, la cultura, gli usi e costumi “prima che il tempo ne cancelli le tracce”, come si legge nel frontespizio.
Altro scopo del sito, che si è imposto strada facendo e cresciuto nel tempo, è quello di analizzare e confrontarsi con i fatti contingenti che vanno dalla gestione/amministrazione dell’isola alla tutela del territorio e alla salvaguardia del patrimonio ambientale, ricchezza unica da tutti riconosciuta.

Se ha avuto modo di sfogliare le pagine del nostro sito si sarà sicuramente accorto di quanto spazio ed attenzione dedichiamo all’ambiente, alla natura di tutto l’arcipelago ed in particolare ai fatti ed alle notizie che riguardano i due gioielli delle Ponziane, le isole di Palmarola e  Zannone.
E di Zannone in particolare è da tempo che, con preoccupazione, ci interessiamo; praticamente da quando ne è stato messo in discussione il ruolo (che, poi, rappresenta anche il futuro) all’interno del Parco Nazionale del Circeo.
Abbiamo seguito con attenzione e crescente apprensione le vicende che, dall’estate scorsa, vedono coinvolti il sindaco di Ponza da una parte ed i vertici del Parco assieme al Corpo Forestale dall’altra in uno scambio di attribuzione di responsabilità circa l’abbandono di rifiuti sull’isola e la relativa mancata rimozione.
Ma per noi è più preoccupante il contesto inerente allo stato di abbandono in cui versa l’isola non più presidiata da opportuno personale, il deterioramento delle strutture murarie, andate incontro a notevole peggioramento negli ultimi anni e l’alta mortalità della fauna locale.
Sappiamo che dell’intricata vicenda si sta occupando la Magistratura e ci auguriamo che si pervenga alla definizione della questione in tempi brevissimi.
Ciò non ci impedisce, però, di fare alcune considerazioni che poniamo alla sua attenzione.

Tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre la stampa provinciale (e non solo) ha dedicato pagine e pagine agli interventi e alle iniziative che diversi politici appartenenti ad una certa area politica hanno intrapreso, anche attraverso interrogazioni parlamentari, in favore della proposta del sindaco di sottrarre Zannone alla gestione del Parco per assegnarla al Comune di Ponza.
Non nascondiamo l’imbarazzo che ci hanno provocato simili posizioni cui si è aggiunto, man mano trascorrevano i giorni, lo sconcerto per l’assenza di iniziative, di interventi e di programmi da parte del Parco per tutelare Zannone come bene da proteggere e come patrimonio di eccellenza del parco stesso da rilanciare per la sua rilevanza naturalistica.
Non poco meraviglia ci ha anche suscitato il silenzio del sito ufficiale del Parco sulla questione; infatti, salvo errori, non sembra che ci siano interventi al riguardo.
Degli spiragli di luce vengono, l’11 ottobre scorso, dalla discesa in campo di Legambiente di Latina e dalla comunicazione di qualche giorno dopo del Ministero dell’ambiente nella quale leggiamo che è stata respinta la richiesta di commissariamento del parco. La risposta non è però esaustiva in quanto sembra rimanere ancora aperta, non essendo stata ricusata, la richiesta di assegnazione della gestione amministrativa dell’isolotto al Comune. Non sappiamo, infatti, come interpretare il seguente passaggio della nota del Ministero:

…Circa l’opportunità di assumere iniziative per escludere l’isola di Zannone dal Parco ed affidarne la gestione all’amministrazione comunale di Ponza, si evidenzia che un procedimento di riperimetrazione di un parco nazionale prende avvio con una richiesta da parte del Comune all’Ente Parco interessato e sulla base di un’apposita istruttoria tecnica viene formulata una specifica richiesta al Ministero dell’ambiente, il quale apre il relativo procedimento…

Al di là di queste considerazioni e della convinzione che Zannone abbia la sua giusta collocazione all’interno del Parco, pur con i necessari cambiamenti rispetto alla gestione fin qui attuata, rimangono i quesiti che molti si pongono e che qui di seguito esponiamo:
– quanto tempo, a prescindere dalla competenza e dall’ obbligo di chi lo deve fare, ci vorrà per liberare Zannone del corpo del reato, cioè dei rifiuti che, a detta del sindaco, costituirebbero delle discariche, a cielo aperto? Bisogna forse attendere che la magistratura “faccia il suo corso”?

– quali provvedimenti stanno valutando i vertici del Parco per sopperire ai problemi che la mancata presenza da tempo sull’isola di uomini a presidio del territorio inevitabilmente sta provocando? (vedasi, per esempio, la morte probabilmente per insufficienza di acqua e/o di cibo, di diversi mufloni di cui il sindaco ha fornito una testimonianza fotografica).

Navigando sul sito del Parco ci è capitato di leggere, tra le news del 31 agosto 2016, che nel corso del 2017 saranno investiti nel parco 200mila euro di fondi ministeriali in progetti per la tutela e la valorizzazione dell’area protetta. Nell’articolo si legge che l’iniziativa coinvolgerà anche l’area di Zannone. Ce lo auguriamo e ci piacerebbe che la notizia fosse meglio esplicitata e da lei pubblicizzata per promuovere l’inversione della brutta idea che ormai circola in giro, di noncuranza del Parco verso l’isola.

Sappiamo che le risorse non sono mai sufficienti, ma un cambio di passo nella gestione di Zannone non è più differibile e non dipende solo dalle risorse finanziarie.
Occorre un’idea di Futuro per quest’isola con impegno forte ed azioni efficaci affinché ne sia affermato in maniera incontrovertibile il ruolo di riserva naturalistica, laboratorio di studio e di ricerche, patrimonio da tutti fruibile nel rispetto dell’ambiente e della natura.
Vanno recuperati gli immobili di elevato interesse e pregio, anche con un impegno finanziario da parte del Parco,  per sviluppare attività di ricerca scientifica ed attività turistiche controllate; con un pensiero ed un occhio ai giovani (in prima istanza locali) da coinvolgere in opportune iniziative cooperativistiche.

Il sito Ponzaracconta è convinto sostenitore della causa di Zannone ed è a disposizione per accogliere eventuali scritti e comunicati del Parco. È anche a disposizione per eventuali iniziative di collaborazione nell’ambito della tutela e della valorizzazione del delicato ecosistema dell’isola.
La ringraziamo per l’attenzione che ci avrà riservato e, nell’auspicio che siano intraprese iniziative importanti, porgiamo cordiali saluti.

La redazione di ponzaracconta

2 Comments

2 Comments

  1. Biagio Vitiello

    20 Ottobre 2016 at 19:59

    Ho letto con interesse la lettera della redazione.
    Perché non avete proposto anche il “guardiano di Zannone”, figura che è esistita fino al pensionamento di Pagano?

  2. Enzo Di Fazio

    21 Ottobre 2016 at 06:38

    La proposta di Biagio è condivisibile. Il ritorno di questa figura, magari ampliata nelle funzioni, è auspicabile. Rappresenterebbe un presidio continuo a tutela della cosiddetta “casa del guardiano”. La spesa per il suo stipendio sarebbe compensata dai suoi servizi e rappresenterebbe poca cosa rispetto al costo derivante dai danni che provocano l’abbandono e l’incuria.

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