Ambiente e Natura

Ponza, vero miracolo della natura! (3)

proposto e tradotto da Silverio Lamonica

 

Gita giornaliera ad una delle altre isole dell’arcipelago pontino
Attualmente Ponza fa parte dell’arcipelago delle isole pontine, formato da sei isole: Ponza, Palmarola, Zannone, Gavi, Ventotene e Santo Stefano. Tutte le isole sono di origine vulcanica tranne Zannone che ha rocce sedimentarie e metamorfiche. Solo Ponza e Ventotene sono abbastanza grandi e tali da offrire possibilità di adattamento e regolari collegamenti di traghetti. Le altre possono essere visitate con la barca (partendo) dalle isole maggiori.

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Passaggio tra Ponza e Gavi

Palmarola e Zannone offrono le classiche gite giornaliere partendo da Ponza, ciascuna raggiungibile in trenta minuti con una barca a motore . Ad ovest Palmarola, riserva naturale protetta, particolarmente popolare tra i subacquei.

Il suo mare turchese e le splendide grotte possono competere con quelle delle isole del Sud Pacifico e dei Caraibi.

A Palmarola, sulla riva, c’è un piccolo ristorante a base di pesce, raggiungibile solo in barca. Zannone a Nord Est, è una riserva naturale per tranquille escursioni a piedi, fitti boschi e ovini selvatici che scorrazzano liberi.

Esplora le belle e inusuali flora e fauna di Ponza
Alcune delle specie e sottospecie animali trovate a Ponza, sono endemiche dell’isola. Ciò significa che esse possono essere trovate solo qui e in nessun’altra parte della terra.

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Hipparchia sbordonii, dal libro “La Fauna di Ponza” ricerche e illustrazioni di Silverio Mazzella. D’Arco Edizioni 2015

Un esempio è la farfalla Hipparchia sbordonii che si trova solo a Ponza e al Faraglione della Madonna. Attualmente, per la prima volta è stata chiamata Hipparchia di Ponza da O. Kudrna Leigheb, il naturalista che la studiò nel 1984. Altre specie endemiche comprendono lo scorpione Heuscorpius Carpathicus Palmarolae che si trova solo sull’isola di Palmarola.

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Rettili – dal libro La Fauna di Ponza di Silverio Mazzella

La famiglia dei rettili comprende perfino alcune specie che si trovano esclusivamente nelle Isole Ponziane come Podarcis siculus latastei o “lucertola di parete” di Palmarola e Podarcis siculus patrizii o “lucertola di Zannone”.

Questa ponzesità (la qualità tipica dell’essere ponzese) si può trovare anche nel mondo vegetale: sui pendii rocciosi vicino alla costa, cresce il Limonium Pontium una pianta con delicati fiori viola.

Scava nell’affascinante storia dell’isola
Una parte del fascino dell’isola si basa saldamente sulla sua storia originale.

Approfittando del suo isolamento, vari regimi la usarono come colonia penale. Durante i due decenni del fascismo, Ponza e la vicina Ventotene furono adibite a prigione per gli avversari politici del regime di Benito Mussolini. Lo stesso Mussolini fu imprigionato sull’isola per qualche settimana, dopo essere stato rovesciato e arrestato nel 1943.

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Il porto di Ponza durante il ventennio fascista

L’isola fu abitata fin dal periodo neolitico, come provano i reperti rinvenuti nel XX secolo che hanno fornito prove stringenti sulla lavorazione (in loco) della pietra di ossidiana .

Come le altre isole del Mediterraneo, Ponza patì ondate successive di invasioni. Fu colonizzata inizialmente dagli Etruschi, dai Fenici, dagli Ispanici e Greci tra gli altri. Durante il Medio Evo fu abbandonata a causa delle costanti razzie dei Saraceni e di altri pirati.

Durante il sec. XVIII fu di nuovo colonizzata dal Regno di Napoli, l’isola divenne parte del Regno d’Italia nella metà del sec. XIX, poi diventata Repubblica Italiana.

I Greci le diedero il nome Eèa, mentre i Volsci la chiamarono Pontia.
In base ad alcune fonti l’isola prese il nome da Ponzio Pilato, ma non ci sono prove che supportano tale teoria. Altre fonti ritengono che il nome derivi dal termine greco pontos (terra di mare), ma studi più recenti ritengono che potrebbe derivare dalla traduzione latina del termine greco Pente Nesoi (cinque isole) riferendosi al numero di isole che formano l’arcipelago pontino (ma in realtà sono sei).
L’ipotesi più recente è che l’antica denominazione greca derivi dalla dea Afrodite, cui erano dedicati vari culti e funzioni divine tra cui Pontia, un titolo attinente alla sua funzione di protettrice dei viaggi in mare e della gente di mare. A supportare questa tesi è Ventotene, l’isola vicina a Ponza, che fu chiamata in origine Pandataria che coincide con Pandemos un altro dei molti titoli di Afrodite.

Quando visitare Ponza?
Il periodo migliore per visitare Ponza è nei mesi di Maggio, Giugno, Settembre e inizi di Luglio, evitando Agosto quando sull’isola si affollano festose frotte di turisti giornalieri provenienti da Formia e Roma.

Se programmi di andare a luglio, è consigliabile evitare i week-end, pianificando comunque il soggiorno da martedì a venerdì. Raccomandiamo di trascorrere almeno due notti e tre giorni in modo da avere abbastanza tempo per visitare l’isola sia per terra che per mare.

Dove alloggiare?
Negli ultimi 20 anni sono andato a Ponza almeno una volta l’anno ed ho sperimentato vari tipi di alloggio: affittacamere, B&B, alberghi “economici” e hotel di tipo “più elevato”.

Fino a pochi anni fa preferivo stare in un B&B del tipo Villa Ersilia, siccome trovavo che all’infrastruttura degli Hotel non corrispondevano le camere date in locazione.
Comunque negli ultimi tre anni sono tornato ad un albergo, icona dell’isola, il Grand’Hotel Chiaia di Luna, dove la nuova generazione di gestori ha fatto un gran lavoro per rinnovare l’immobile, portandolo agli standard previsti per la categoria.
Devo aggiungere che molti alberghi isolani sono ancora gestiti dalle famiglie originarie che ai miei occhi è una cosa ottima, tuttavia ciò significa che il rinnovamento e il perfezionamento per renderli all’altezza dei requisiti richiesti dagli operatori di viaggi internazionali procedono a passi lenti. Ma questo è anche ciò che dona fascino all’isola.

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Terrazza Hotel Chiaia di Luna e spiaggia omonima

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Scrivendo dalla terrazza dell’Hotel Chiaia di Luna con vista sulla baia omonima

Con le caratteristiche del Chiaia di Luna c’è anche il Santa Domitilla: entrambi gli hotel hanno una piscina, bellissime aree all’aperto dove rilassarsi e un ristorante all’avanguardia. Santa Domitilla ha pure una bella piscina termale in grotta con acqua calda e fredda. Chiaia di Luna è insuperabile per la vista sulla baia omonima.

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Piatto tipico e insegna dell’Hotel Santa Domitilla

Per coloro che vogliono stare proprio al centro (e spendere un po’ di meno) c’è l’Hotel Mari coi suoi balconi sulla passeggiata (la prima foto di questa pagina è stata scattata dal balcone dell’Hotel Mari).
Se preferisci alloggiare in un B&B, raccomando Villa Ersilia coi suoi graziosi terrazzi e una veduta bellissima, ma sappi che i letti sono un po’ spartani.
Negli anni recenti sono sorti una quantità di B&B che non ho ancora provato, così puoi dare un’occhiata a ciò che offrono, usando il seguente box di ricerca (è un omaggio a Ponza).

Il box per la ricerca di una sistemazione alberghiera a Ponza è allegato in fondo all’articolo originale

Seguono – sempre sull’originale – le linee di collegamento marittimo con la terraferma e i consigli per visitare l’isola (già dati in precedenza).

Foto credits: tutte le foto, tranne quella storica, sono di © Slow Travel

 

Ponza, vero miracolo della natura! (3) – Fine
Per le puntate precedenti, leggi qui e qui

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