proposto e tradotto da Silverio Lamonica
Nel precedente articolo “Innamorarsi di Ponza” l’autore elencava 5 buoni motivi per visitare quest’isola.
Subito dopo ho dato un’occhiata al blog “Slow Italy”, dove l’autore dell’articolo da me tradotto e qui riportato (in tre puntate – NdR), elenca addirittura 15 motivi!
Rimando la lettura agli “habitué” del sito, ma soprattutto raccomando agli operatori turistici ed economici locali, citati e non dall’Autore, di leggere con estrema attenzione quel che segue, in modo particolare la parte conclusiva, affinché possano scaturirne utili riflessioni.
Silverio Lamonica
IL MIRACOLO DI PONZA: 15 ragioni perché dovresti visitare questa isoletta almeno una volta nella vita.
tradotto da: Slow Italy™ by YourGuidetoItaly.com
http://slowitaly.yourguidetoitaly.com/2016/09/ponza-15-reasons-why-you-should-visit-this-little-island-at-least-once-in-your-life/ (del 22 settembre 2016)
Ponza è stata il mio “nascondiglio remoto preferito” negli ultimi 20 anni. Sapete, il genere di posto che voi vorreste tenere segreto, ma che non potete fare a meno di svelare. Una evasione estiva prescelta ad un tempo per gli amanti della natura, i sub, gli estimatori del cibo italiano e la “bella gente” romana e napoletana, ma che è ancora relativamente fuori dalle mete turistiche più gettonate. L’amalgama perfetto tra il retrò e lo chic: una natura incontaminata, chiare acque cristalline, cibi eccellenti, alberghi a conduzione familiare con vedute stupende, un’isola di pescatori che è ancora autentica e pura nelle sue caratteristiche.
Un paradiso per il fotografo, dove la gente del posto, gli abitanti stagionali, gli habitué e la massa dei visitatori si confondono perfettamente nel condividere i lenti ritmi dell’isola e l’atmosfera di una volta. Il posto tipico dove potete ancora intravvedere l’autentica ospitalità italiana e il modo (lento) di vivere dell’isola.
(foto I: vedute del Porto, Chiaia di Luna, Cimitero … )
L’incantevole isoletta giace tra il Promontorio del Circeo ed Ischia, in una delle parti più belle del Mediterraneo. Sebbene appartenga amministrativamente alla Regione Lazio, l’isola è situata più vicino alla costa della Regione Campania (sic!).
Corso Pisacane e banchine
Per quanto mi sia piaciuto tenere questo posto per me, ci sono 15 ragioni per cui io credo che tu dovresti visitare questa piccola gemma almeno una volta nella vita:
Un’isola italiana incantevole e pittoresca, ma senza il trambusto e lo stress delle sue copie più famose.
Ponza è un vero miracolo: un’isola finemente “ricamata” che è stata amministrata per rimanere perfettamente intatta, nonostante il fatto che sia a soli 60 miglia da Roma capitale d’Italia. Poiché è priva di aeroporto ed è accessibile solo via mare, è stata alquanto ben conservata e non contaminata dal turismo di massa.
Il Porto di Ponza da via Dante
Mentre il porto e il centro dell’isola sono accessibili per mezzo di traghetti e barche, la maggior parte delle spiaggette ghiaiose sono raggiungibili via mare con piccole imbarcazioni a motore e gommoni, invece le barche a vela più grandi e gli yacht devono rimanere ad una ragionevole distanza di sicurezza dovute alla presenza di banchi di sabbia e scogli. Il buon senso degli abitanti di Ponza ha fatto il resto.
La Ravia e la costa settentrionale di Ponza
La spiaggia di Sant’Antonio
Un villaggio lindo e grazioso con ritmi decisamente lenti e l’atmosfera di una volta
Banchina Di Fazio
Il pittoresco porticciolo, circondato da casette dagli allegri colori tipici disposte a semicerchio, vanta un po’ di ristoranti, caffè e piccole boutique, allineate lungo la passeggiata centrale che fronteggia il mare.
Il porticciolo di Ponza
Se a Ponza si respira una gamma di sensazioni, ciò è dovuto alla presenza di yacht imponenti che si ancorano attorno all’isola, lo stile è decisamente casual e rilassato. I visitatori dell’isola restano appartati, apprezzando la pace e l’anonimato che riescono a trovare a Ponza e in nessun altro luogo.
Giancos e Santa Maria viste dal porto
Yacht a Chiaia di Luna
“Ventoinpoppa” negozio tipico
Puoi trovare alcuni negozi che vendono indumenti, scarpe e gioielli nel tipico stile ponzese, pochi bar e alberghi a conduzione familiare, ma non trovi hotel a 5 stelle, qui non ci sono negozi di gran lusso, ed è un bene.
Veduta dall’albergo Chiaia di Luna – Ponza
Vetrine lungo il Corso Pisacane)
L’unica eccezione è un ristorante stellato Michelin (vedi oltre) e pochi altri ristoranti d’eccellenza, ma anche in questi casi l’atmosfera è decisamente più familiare rispetto ai ristoranti della terraferma ed avverti come la gente di Ponza ci tenga a mantenerla.
“Per ottenere ciò che vuoi devi meritarlo” è quel che meglio riassume l’isola di Ponza, ma ciò che trovi qui non lo trovi in nessun’altra parte.
Una cena deliziosa con uno degli sfondi più belli d’Italia
Ristorante Acqua Pazza, Ponza
Una delle icone di Ponza è il Ristorante Acqua Pazza, lungo la passeggiata del porto. È qui che fu inventata la famosa Acqua Pazza ( un delizioso intingolo formato da pomodoro fresco, capperi e olive ora noto in tutta Italia) . Un altro piatto che preferiamo (non compreso nel menù) è “gli spaghetti alle uova di ricci” . Vale assolutamente la pena provare anche i loro “antipasti crudi”, un piatto squisito di tartare e raffinati bocconcini di pesce crudo.
Un piatto del ristorante Acqua Pazza
Lì accanto c’è un’altra icona dell’isola, il Ristorante “L’Aragosta”. Prova la loro “Carbonara di Mare” o i loro deliziosi “Spaghetti alle Vongole”. Il proprietario è orgoglioso della sua pasta che è cucinata veramente “al dente”, alla perfezione. Il Ristorante non prende prenotazioni, così devi arrivare presto.
Ristorante “L’Aragosta”
Se te la senti di fare un giro per l’isola (vedi oltre) ti raccomando di fare una puntatina gastronomica “Da Ciro, Ristorante Miramare” a Le Forna, sull’altro versante dell’isola.
“Da Ciro” è l’unico ristorante isolano da cui puoi ammirare dal tuo tavolo, il tramonto più abbagliante sul mare delle isole pontine. La loro “pasta con granseola” è da morire, pescata di fresco e preparata su ordinazione (disponibile solo nei mesi di aprile, maggio e inizi di giugno).
Pasta con granseola. Da Ciro Ristorante Miramare
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[Ponza, vero miracolo della natura! (1) – Continua]
Luisa Guarino
13 Ottobre 2016 at 18:15
Per ora in questo nuovo scritto di Nick Pachelli (meglio rinfrescare la memoria dei lettori con il nome dell’autore) di natura in realtà non si parla molto: però si elogia l’opera dei ponzesi con i loro esercizi commerciali, i ristoranti e le pietanze… da leccarsi i baffi. A questo proposito, davvero l’acqua pazza si fa così? Non me ne intendo di cucina ma pensavo che la ricetta fosse molto più semplice e ‘povera’. L’autore parla di un’isola “dai ritmi lenti e l’atmosfera di una volta”: in che stagione è stato a Ponza? Immagino non in estate. Essa viene inoltre definita come “l’incantevole isoletta che giace tra il promontorio del Circeo e Ischia… “. Mi auguro che il verbo sia una piccola imprecisione nella traduzione (?!). Ponza che “giace” è un’immagine che non posso accettare. Grazie in ogni caso e sempre al nostro Silverio, infaticabile viaggiatore del web.