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Oggi parliamo del calcio a Ponza

di Martina Carannante30anni-1 [1]

 

Riprende la stagione del Calcio a Ponza dopo la pausa estiva, con la prima cronaca [2] di Giovanni Califano che abbiamo potuto leggere ieri sul sito.
Si è trattato purtroppo di una sconfitta (con la Vis Ceprano), ma questo nello Sport succede.
Sono sempre stata sostenitrice e tifosa della squadra locale e i miei amici ancora ricordano le volte che ci ho perso la voce, a forza di urla di incitamento. Mi fa piacere che si ricominci, anche perché in questi tre mesi estivi si è appreso dei movimenti della Polisportiva Ponza solo tramite notizie trapelate su Facebook.

In questo momento, mi spoglio dai panni di Martina tifosa e vesto quelli di redattrice del sito, perché mi sento in dovere verso i nostri Lettori, soprattutto per l’importante ruolo che il sito riveste, di fare un punto della situazione relativo alla questione Polisportiva dilettantistica di Ponza.

Prima di iniziare, ci tengo a precisare, che lo sport a Ponza è sempre esistito. Non è nato e si è sviluppato negli ultimi quattro anni, ma con persone come Rino Cordella, Paolo Iannuccelli, Riccardo Pezzi, Domenico Musco, Salvatore Perrotta, Silverio Di Lorenzo, Rossano Di Loreto, e tanti altri giovani e meno giovani del luogo…
Ponza ha raggiunto importanti traguardi negli ambiti del ping pong da tavolo, del basket e del Dragon boat oltre che del calcio e il calcetto.
Di questo, sul sito se ne è parlato (leggi qui [3], per il dragon boat) e se ne parlerà prossimamente proprio a testimoniare come anche in passato i ponzesi, hanno praticato sport e si siano fatti valere al di là della pubblicità propinata in giro.

Scrivendo della Polisportiva Ponza, dalla nascita ai giorni nostri – in attesa che un cultore della disciplina si assuma l’onore e l’onere di farne la storia – l’intento è quello di arrivare in maniera abbastanza diretta al punto ed analizzare la situazione odierna; sul passato possiamo sempre tornare in futuro.

Negli ultimi due anni della Polisportiva Ponza abbiamo visto cambiare molte cose, dall’aspetto gestionale, alle cariche ai giocatori.

Ad oggi – riprendo dalle informazione della società su Facebook e sul sito della Polisportiva, il direttore generale è Ferdinando Femiano, il presidente è l’instancabile Biagio Rispoli, e abbiamo come allenatore uscente Domenico De Sancitis, il nuovo allenatore è Giosuè Coppa, già allenatore del calcio a 5, il team manager Antonio Zecca e il vice presidente è Armando Raponi.

organigramma

Cliccare sull’immagine per ingrandire. Nello schema il nome dell’allenatore non è aggiornato rispetto a quanto riportato nel testo. Il “Mister” attuale è Giosuè Coppa

Per quanto riguarda la prima squadra, troviamo per la stagione 2016-2017, una massiccia presenza di giocatori non ponzesi rispetto agli autoctoni.
A Orlando e Carofano (riconfermati dallo scorso anno, con Pappa (svincolato), Marciano e Fariello (dati “in prestito”) si vanno ad unire una serie di nuovi acquisiti: Nicola Costanzo, Alfonso Ferramini, Carmine di Nallo, Soliman Youssef (ormai diventato ‘volto ponzese’, visto che da un anno lavora come addetto di Acqualatina al depuratore di Giancos, come calciatore ha un ottimo curriculum, non c’è che dire), Giovanni Cento e Alessandro Carta, tutti ragazzi provenienti da squadre del litorale laziale che hanno avuto ottime prestazioni e si sono fatti valere in campo per le loro capacità.
Al momento non sappiamo quanti sono i tesserati totali della Polisportiva Ponza, tra ponzesi e nuovi acquisti, ma se solo il Mister Coppa schierasse tutti i nuovi acquisti esterni, la Polisportiva potrebbe anche non portare il nome del Ponza. Consentitemi il paragone… ma neanche l’Inter di Maurinho ai tempi del triplete aveva una così larga rappresentanza straniera!

Riconosco che lo sport è integrazione, costituisce un’occasione per passare insieme bei momenti, anche conoscendo persone nuove, ma così sembra esagerato.
Certo, in passato nel Ponza hanno militato giocatori “forestieri”; erano più che altro uomini dell’Arma che volevano tenersi in forma o qualche abitué dell’isola, che correva in soccorso al momento opportuno.
Ma oggi, in una fase in cui si parla di tutelare i Ponzesi, di lavorare per il bene di Ponza e dei ponzesi, in cui si esorta a tifare la “Brigata Ponza” con tanto di quadernoni e figurine, poi di Ponza realmente c’è ben poco.

calciatori-ok [4]

Per carità, la Dirigenza ha portato e sta portando avanti delle iniziative egregie: la scuola di canoa estiva, la visita del “Circolo Canottieri Aniene”, il progetto degli allenatori famosi per un training sull’isola, la scuola calcio per i più piccoli ecc… ; le parole “sport”, “team”, “aggregazione” ci sono sempre nei tag e negli #hashtag… ma la “Polisportiva Ponza” per i ponzesi e per l’isola cos’è? Cosa sta facendo?
Hanno la gestione della tensostruttura e vengono o verranno programmante delle attività sportive perfette, però, per adesso, tanto marketing e apparenza, ma la sostanza è abbastanza carente.

Io credo che per i ponzesi non sia necessario il passaggio di categoria o il primo posto nel campionato; questi risultati in passato sono stati raggiunti e più che una soddisfazione personale per chi faceva parte del progetto non c’è stata.

La vittoria è la cosa più bella che ci sia, ma se a portarla sono persone che vengono da fuori, non potremo dire di aver vinto noi.

Giulio, Checco, Raffaele, Silverio, Michele, Alessio e tantissimi altri ragazzi ponzesi, vanno a fare allenamento, giocano o difendono il risultato per loro stessi, per il loro piacere di giocare, di divertirsi, di stare insieme e soprattutto di indossare la maglia della loro isola.
Ecco, proprio a questo voglio esortare il Mister e la Dirigenza: a non puntare all’apparenza o alla vetta del campionato, ma a lasciare un esempio, un ricordo, una storia o un mito negli spogliatoi ponzesi.
Ma di gente ponzese!

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Capitolo a parte è il calcio a 5, molto più altalenante rispetto alla Polisportiva. La squadra nel corso degli anni si è formata e smembrata  svariate volte, inizialmente legata alla dirigenza del calcio ad 11, poi abbandonato il progetto ed infine lo scorso anno con Futsal Forna Mare (di cui abbiamo resoconti sul sito) si è cercato di rilanciare il progetto.
Quest’anno sembra che il calcio a 5 sia di nuovo a pezzi, non so gli effettivi motivi e in ogni caso siamo pronti ad accogliere spiegazioni, certo è un momento di aggregazione in meno per i ragazzi di Ponza, quindi una sconfitta più bruciante della perdita di una partita.
Certo bisogna sempre vedere se alla base di tutto c’è volontà di fare o meno.
Sul sito della Polisportiva Ponza così come sulla locandina apparsa su Facebook il calcio a cinque è stato ridimensionato.
C’è una recente “determina comunale” per la risistemazione del campetto da calcio più il campo da tennis. Il campetto del calcio a 5 è quello della Cavatella, utilizzato anche dalla scuola elementare e media; quindi il provvedimento ha una sua logica anche al di fuori della ripresa della attività del calcio a 5: comunque ne potrebbero usufruire i ragazzi delle scuole.
Pare che debbano iniziare i lavori per la sistemazione del campetto, ma altre notizie certe non ci sono. Qualora qualcuno volesse sopperire con spiegazioni a tale lacuna, saremo lieti di accoglierle.