Lontano da Ponza

Ricordo di nonno Ciccillo

di Franco Zecca

 

A corredo del racconto di viaggio di Renzo Russo, mio cugino – leggi qui – che ho letto con un pizzico di invidia, vorrei aggiungere la foto di due oggetti appartenuti all’emigrante Francesco Ciccillo Zecca, relativi appunto ai suoi ripetuti tentativi di ricerca della “fortuna in America”.

francesco-zecca-foto-sul-documentoFrancesco Zecca. La foto sul documento al tempo dei viaggi in America

Sono i simboli di quello che si voleva in quel periodo; finita la guerra del 15-18, si cercava lavoro e fortuna.
La matitona una “carpenter’s pencil 68”, era l’ultima rimasta che gli ricordava, una volta rientrato in patria, il mestiere in “America”.
Inoltre il portafogli – wallet – con gli scomparti per i documenti e la cartamoneta, che una volta a Ponza, definitivamente ritiratosi, non avrebbe più usato.

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Nonno Ciccillo era falegname: lì costruiva sedie, aveva imparato a lavorare l’ebano e aveva avuto anche una breve esperienza come carpentiere nei cantieri di costruzioni; a Ponza faceva mobili e in tempi grami, di fame vera, bare.

La nostalgia, l’attaccamento alla famiglia, i disagi cui si andava incontro lontano dalla terra natia, lo avevano distolto più volte e quindi, scoraggiato, era ritornato all’amato scoglio per vivere una serena e dignitosa vecchiaia con la moglie, i figli, e poi i nipoti.

ciccill-zecca-da-vecchioCiccill’ Zecca, da vecchio

Tempo fa sono stato anch’io negli USA, in Florida per la precisione, ospite di un altro ponzese doc, che mi  ha fatto vedere, tra le tante cose, una lottizzazione di terreni. Che emozione quando ho letto un cartello con su scritto “Ponza Street”. Proprio così: c’era una strada facente parte del futuro complesso edilizio intitolata a Ponza.
Anche a Latina Lido c’è, ma è tutta un’altra cosa…

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Nota
Del nonno Ciccillo ha scritto anche l’altro nipote, Sandro Russo:
I Vecchi (1)
I Vecchi (2)
I Vecchi (3). Il grammofono
I Vecchi (4). Un ricordo del nonno
I Vecchi (5). Conclusione

 

 

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