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Settembre tra vendemmia e spopolamentodi Martina Carannante . Mentre tutti erano, pressapoco, in vacanza, io ho dovuto dedicare parte delle mie giornate allo studio del latino. Proprio oggi, il giorno scelto per vendemmiare, mi sono balzate in mente le parole di Catone dalla sua opera Liber de Agri Cultura: “L’agricoltura è l’unica attività acquisitiva onesta, forma buoni cittadini e buoni soldati!”. Pensando all’agricoltore non può che venirmi in mente il volto di mio nonno. Aveva fatto tanti lavori, dall’elettricista al fabbro, dal soldato all’insegnante, ma dalla sua pensione fino ai 90 anni si era dedicato all’agricoltura. Non si può dire sia stata una gran festa come quando da piccola nonno mi faceva assaggiare l’ultimo acino della pigna per vedere se fosse matura, quando riempita la bacinella ero pronta a “scummazzare” con i piedi il mio raccolto; per non parlare dei grandi pranzi preparati da nonna e consumati in campagna. Ormai solo ricordi. L’uva è pronta per essere lavorata meccanicamente, tra qualche mese sarà ottimo vino da bere e la poca fatica di oggi sarà ripagata. Visto che sono gli ultimi giorni di ferie, in cui mi posso completamente dedicare all’isola, vado a fare un giro in paese. Ponza si prepara ad un lungo inverno, ma per adesso si gode degli ultimi momenti lieti. 1 commento per Settembre tra vendemmia e spopolamentoDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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E brava Martina…
Le consiglio di cercare su youtube un video dal titolo: “BIORESISTENZE”.
Da vedere (invito rivolto anche al caro Vincenzo e a tutti quei giovani che vanno via dall’ “amato scoglio”).
Penso che lo stesso Catone ne condividerebbe il contenuto, senza dover terminare con quella sua laconica frase con la quale era solito chiudere i suoi discorsi:
“Praeterea censeo Chartaginem (Pontiam) delendam esse”.