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Il palazzetto di Giancos e l’architetto miope

di Carlo Marcone

 

Vi invio la nota di risposta al Sindaco sul palazzetto di Giancos,  che ho presentato ieri 9 settembre in Comune, il protocollo porta la data sbagliata dell’8 settembre. Una decina di giorni fa  avete presentato la sua nota, se per cortesia presentate anche la mia.
Grazie
C. M.

 

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONZA

Oggetto: IL PALAZZETTO DI GIANCOS E L’ ARCHITETTO MIOPE

 

Signor Sindaco,

tra i rigurgiti di fine estate e l’avvicinarsi dei venti di passione tipici delle competizioni elettorali, svetta la Sua nota dal titolo: Il Palazzetto, La Regione, L’aspirante Sindaco, nota alla quale, più che all’articolo di H 24 che la motiva, chiamato in causa, ritengo doveroso replicare.

Quella dell’elettorato passivo è una prerogativa di rango costituzionale che se da una parte non può essere derisa, non può, dall’altra, offrire un comodo viatico per veicolare aggressioni personali o professionali.

Tutti i Carlo Marcone che vivono e lavorano nell’isola hanno il diritto di coltivare le loro legittime aspirazioni ma il Sindaco conserva anche nei loro confronti un fondamentale obbligo di lealtà e di rispetto, soprattutto quando veste i panni dell’istituzione più che del competitore elettorale.

Veniamo ai fatti.

Non è vero, Signor Sindaco, che Lei non è titolato per dare un giudizio estetico sull’opera in questione. Forse Le è sfuggito che proprio dal Responsabile del settore Urbanistica che Lei amministra, è arrivata il 14 ottobre 2014 l’Autorizzazione Paesaggistica atto autonomo che coinvolge la qualità architettonica del progetto e la sua compatibilità con il paesaggio nel quale si inserisce. Autorizzazione assolutamente fondamentale, presupposto per ogni successivo permesso, che non può in nessun caso essere rilasciata in sanatoria.

La esorto, pertanto, a rivedere l’invito con il quale, al netto dell’inelegante espressione (se pensate che quel palazzetto faccia schifo) frutto di evidente infortunio che mal si addice alla professionalità della sua penna, indirizza al mio studio tutti coloro che intendessero manifestare dissenso per le qualità architettoniche della costruzione. Innanzitutto pregherei tutti, di pazientare sino al completamento dei lavori. Compreso il sedicente architetto intervistato del quale il solerte Francesco Furlan ha dimenticato di indicare il nome, anche lui caduto in qualche contraddizione tecnica e, pur così attento alla villa che sovrasta Giancos, riesce a sfumare tutte le costruzioni e i ruderi che ne sono alla base.

FOTO ANTE OPERAMfoto-ante-operam [1]
FOTO POST OPERAM
foto-post-operam [2]

Ma se proprio non ce la fanno ad aspettare, suggerisco loro un salto in Comune e chiederne conto ai tecnici che hanno validato il progetto e al Sindaco che li ha incaricati.

E’ vero, Signor Sindaco, che mi sono occupato in passato della ristrutturazione della Sua abitazione di Ponza. Sarà che all’epoca non la infastidivo per le mie aspirazioni, sarà che forse (?) non le coltivava neppure Lei, ma era certamente libero di scegliere i professionisti cui affidarsi e di valutare con serenità il loro operato.

Ponza lì, 08.09.2016

Con il maggior rispetto
Carlo Marcone

 

Allegato .pdfpalazzetto-giancos [3]

 

Nota della Redazione
Sul tema in dibattimento leggi anche gli articoli in Rassegna Stampa della settimana in corso e della precedente (l’articolo citato di h24notizie.com di Francesco Furlan è del 31 agosto 2016)