Ambiente e Natura

Viaggi. Lezioni di sopravvivenza in un paese straniero (2). La strategia della lucertola

di Sandro Russo
Kandana beach

 

 Matara (Sri-Lanka)
È qui che la strategia della lucertola può dare i risultati migliori.

Il principio è semplice: stai fermo in un posto tanto a lungo da confonderti con l’ambiente, diventare parte del paesaggio.

Con il minimo di fatica ottieni due risultati importanti: il piccolo mondo intorno a te comincia ad accettarti come qualcosa di cui non aver paura, quasi una parte di sé …e ricomincia a muoversi.

Contemporaneamente riorganizzi il tuo orizzonte.

Ristabilire i rapporti tra le cose, da un punto fisso, ti fa diventare automaticamente sensibile ad ogni cambiamento: un ramo si anima… La mantide che sembrava uno stecco si è tradita; una foglia apre le ali ed è una farfalla. Un vecchio guanto da lavoro si muove da solo nella semioscurità: ti avvicini circospetto… è pieno di paguri che vi hanno trovato rifugio dal sole e ritrovano vita dopo il tramonto.

E’ l’immobilità che è importante: per la maggior parte degli uomini bianchi è una disciplina inconsueta, che va imparata daccapo; gli indiani e i gatti la conoscono da sempre.

La lucertola sta ferma, una macchia appena più bruna sulla roccia giallastra, e guarda il mondo intorno, che non si accorge più di lei.
Potrebbe partecipare… Un moscone incauto si è avvicinato troppo e sarebbe alla portata della sua lingua saettante.
Potrebbe partecipare… Ma perché muoversi? Il sole è diventato più caldo e la roccia manterrà il suo calore fino a notte: che cos’altro potrebbe servire, a una lucertola?

Lizard

Lucertola tropicale

E così, questo che sembrava il paese delle illusioni si è rivelato tanto più reale del posto a cui ero abituato. Gli automatismi che intorpidivano la percezione non si possono più applicare. Il giudizio si è fatto cauto; la vista più acuta, l’olfatto allenato agli estremi. Aspiro profondamente in un certo punto della strada, quando il vento porta appena una traccia di odore: forse il fiore dei templi…

Plumeria

Plumeria alba (Fam. Apocynaceae). Diffusa in Sri-Lanka come ‘fiore dei templi’; cresce anche nel sud dell’Italia, dove è nota come ‘frangipani’ per il suo profumo

Ed è subito un profumo che travolge.
Un attimo dopo una puzza insopportabile fa bloccare perfino il respiro. L’immondizia per strada è ancora comune e le capre sono gli spazzini in carica.

Si fa l’orecchio; s’imparano i suoni nuovi di un’altra lingua di cui si comincia a intravedere una logica interna.

La stessa percezione degli altri si è modificata. Quando si vive da soli in un posto e tra gente nuovi, quando le parole danno soltanto un aiuto minore, si sviluppa un’attenzione maggiore ai minimi indizi del linguaggio del corpo.
I segni che il tempo ha lasciato su un volto cominciano ad avere significato quanto una storia raccontata a parole, e più spesso di quelle dicono il vero. Sui volti, negli occhi e sulle bocche che pure parlano un’altra lingua, passano ombre, trasalimenti, approvazione e disprezzo, gioie intense e dolori della durata di un attimo.

In questo linguaggio silenzioso si afferma, una volta di più, l’universalità della matrice umana; i sentimenti più intensi sono espressi nello stesso modo, anche se sono diversi il modo di dire di sì con il capo o quello di porgere il denaro.

Ahaethulla nasuta

C’è un serpente in questa foto. Riuscite a vederlo?

Ahaetulla nasuta.Con mano

Il piccolo serpente (non velenoso) è una Ahaetulla nasuta o serpente liana verde

Cominciare a mettere le radici in un luogo nuovo.
La consapevolezza si allarga per cerchi concentrici. Dalla tua camera impari a riconoscere i rumori della notte; dopo un po’ non fanno più paura e dormi tranquillo. Cominci a prevedere le risposte del tuo giardino, i ritmi delle piante che ci vai mettendo; ritrovi qualcuna di quelle piante anche nelle siepi. Per strada persone che prima sembravano tutte uguali cominciano a farti un cenno di saluto. Il cerchio si allarga: alle strade intorno, al villaggio, alla via che porta in città…

Sono per strada quando – rapidamente ai Tropici – scende la sera; c’è sempre gente in giro. Da piccole bettole vengono odori di incenso e di fritto, insieme al rumore ritmico di coltelli che battono su piastre di metallo: sui banchi per strada a quest’ora si prepara il Kottu Roti.

Kottu roti

 Guarda e ascolta qui: http://www.youtube.com/watch?v=k0Ksq9QtPUw

Torno a casa attraverso case sparse, quasi un villaggio: in alcune tremola la luce di lumi a petrolio; meno di frequente si vede la luce grigia del televisore. Odori di fumo di legna e di cucinato su fornelli a carbone: un altro ritorno, indietro nel tempo e nella memoria.

La lucertola ha lasciato il suo posto sulla roccia, da dove stava ad osservare il mondo; la pietra è ancora calda, ma il suo tempo di stare ferma è passato: è di nuovo ora di muoversi.

My friend... Your wife Bay

[Viaggi. Sri-Lanka. La strategia della lucertola. (2) – Continua]

 

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