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Viaggi. Lezioni di sopravvivenza in un paese straniero (2). La strategia della lucertola
Matara (Sri-Lanka) Il principio è semplice: stai fermo in un posto tanto a lungo da confonderti con l’ambiente, diventare parte del paesaggio. Con il minimo di fatica ottieni due risultati importanti: il piccolo mondo intorno a te comincia ad accettarti come qualcosa di cui non aver paura, quasi una parte di sé …e ricomincia a muoversi. Contemporaneamente riorganizzi il tuo orizzonte. Ristabilire i rapporti tra le cose, da un punto fisso, ti fa diventare automaticamente sensibile ad ogni cambiamento: un ramo si anima… La mantide che sembrava uno stecco si è tradita; una foglia apre le ali ed è una farfalla. Un vecchio guanto da lavoro si muove da solo nella semioscurità: ti avvicini circospetto… è pieno di paguri che vi hanno trovato rifugio dal sole e ritrovano vita dopo il tramonto. E’ l’immobilità che è importante: per la maggior parte degli uomini bianchi è una disciplina inconsueta, che va imparata daccapo; gli indiani e i gatti la conoscono da sempre. La lucertola sta ferma, una macchia appena più bruna sulla roccia giallastra, e guarda il mondo intorno, che non si accorge più di lei. Lucertola tropicale E così, questo che sembrava il paese delle illusioni si è rivelato tanto più reale del posto a cui ero abituato. Gli automatismi che intorpidivano la percezione non si possono più applicare. Il giudizio si è fatto cauto; la vista più acuta, l’olfatto allenato agli estremi. Aspiro profondamente in un certo punto della strada, quando il vento porta appena una traccia di odore: forse il fiore dei templi… Plumeria alba (Fam. Apocynaceae). Diffusa in Sri-Lanka come ‘fiore dei templi’; cresce anche nel sud dell’Italia, dove è nota come ‘frangipani’ per il suo profumo Ed è subito un profumo che travolge. Si fa l’orecchio; s’imparano i suoni nuovi di un’altra lingua di cui si comincia a intravedere una logica interna. La stessa percezione degli altri si è modificata. Quando si vive da soli in un posto e tra gente nuovi, quando le parole danno soltanto un aiuto minore, si sviluppa un’attenzione maggiore ai minimi indizi del linguaggio del corpo. In questo linguaggio silenzioso si afferma, una volta di più, l’universalità della matrice umana; i sentimenti più intensi sono espressi nello stesso modo, anche se sono diversi il modo di dire di sì con il capo o quello di porgere il denaro. C’è un serpente in questa foto. Riuscite a vederlo? Il piccolo serpente (non velenoso) è una Ahaetulla nasuta o serpente liana verde Cominciare a mettere le radici in un luogo nuovo. Sono per strada quando – rapidamente ai Tropici – scende la sera; c’è sempre gente in giro. Da piccole bettole vengono odori di incenso e di fritto, insieme al rumore ritmico di coltelli che battono su piastre di metallo: sui banchi per strada a quest’ora si prepara il Kottu Roti. Guarda e ascolta qui: http://www.youtube.com/watch?v=k0Ksq9QtPUw Torno a casa attraverso case sparse, quasi un villaggio: in alcune tremola la luce di lumi a petrolio; meno di frequente si vede la luce grigia del televisore. Odori di fumo di legna e di cucinato su fornelli a carbone: un altro ritorno, indietro nel tempo e nella memoria. La lucertola ha lasciato il suo posto sulla roccia, da dove stava ad osservare il mondo; la pietra è ancora calda, ma il suo tempo di stare ferma è passato: è di nuovo ora di muoversi. [Viaggi. Sri-Lanka. La strategia della lucertola. (2) – Continua]
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