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Il porto di Cala dell’Acqua
COMITATO DI QUARTIERE “SAMIP 2012” Alla società MARINA DI CALA DELL’ACQUA S.R.L. MINISTERO delle INFRASTRUTTURE e dei TRASPORTI COMUNE DI PONZA Ufficio Lavori Pubblici Oggetto: PORTO….. di Cala dell’Acqua – PONZA *** Non privato ma pubblico-privato PREMESSA Il Comitato di Quartiere Samip 2012 ritiene di dover partecipare alla scelte condivise che riguardano il porto. Rappresenta un collegamento della comunità locale verso le scelte importanti del domani. Addirittura Esso sopravanza anche l’Amministrazione Comunale che esaurisce il suo mandato decisionale nel ciclo della sua sindacatura, mentre il Comitato non si esaurisce nello stesso arco di tempo. Premesso che la zona del porto, e l’entroterra connesso appartengono ai Cittadini di Le Forna. È vero che ci sono stati gli espropri delle case e dei terreni privati ma finalizzati all’attività della miniera di bentonite, e non per altro scopo (per esempio porto). Ma le strade interne e quelle verso il mare nessuno le ha espropriate, per cui appartengono ancora alla cittadinanza fornese Ma c’è stata anche la dispersione delle polveri sottili sul terreno agricolo e non con grave danno per le colture. E la silicosi che ha portato a morte diversi operai. Ora si presenta l’occasione di fare un po’ i conti: certo non pretendiamo di sanare tutto il passato, con l’isola che è stata gravemente menomata nella sua struttura, ma un po’ di scelte condivise ci sia concesso di esprimere.
IL PORTO I) È indispensabile che la scogliera frangiflutti, anima e genitrice del porto, e per la quale siamo disposti a impegnarci fino in fondo, debba partire dalla Punta della Montagnella, non 200 m all’interno di essa, e con una curvatura esterna dirigersi verso l’ex derrik. Assodato il fatto che la scogliera frangiflutti è costituita da cassoni in c.c.a. con superficie subverticale all’interno e all’esterno… All’esterno della scogliera possono attraccare, col tempo buono, le navi-crociera, gli aliscafi, tutti quei mezzi che portano solo persone. Il traffico che si presenta sull’isola dalle ore 9 alle 12 ha le seguenti caratteristiche: 1) Le persone che devono restare sull’isola; Per soddisfare queste esigenze bisogna separare le utenze di traffico subito dopo lo sbarco: Quelli di cui al Punto 2 cioè i “pendolari”, vuoi sbarcati dagli aliscafi che dalle navi crociere, devono trovare: Per soddisfare questo traffico intenso che si svolge in due orari distinti, quello mattutino dello sbarco sull’isola e quello pomeridiano dell’imbarco dall’isola, mentre rimane inesistente nel resto della giornata (a parte quello locale e meno intenso che riguarda gli Utenti dei mezzi ancorati nel porto) si pensa di II) collegare con scale mobili in tunnel sottomarino la scogliera esterna frangiflutti (all’altezza del fanale verde) con quella interna (alla base) – all’imbocco del porto.
Le nostre esigenze poi all’interno del porto, sono costituite nell’ormeggio di circa 200 imbarcazioni relativamente piccole di 6 m oppure 8 m, con punte di oltre 10 m per le barche dei pescatori. IL PRESIDENTE Ing Aprea Aniello PRANLL40A21G871P Ponza 05/09/2016
Regione Lazio Allegato file. pdf del documento protocollato: Porto Cala dell’Acqua Ponza 1 commento per Il porto di Cala dell’AcquaDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Qualcuno ha detto che il Comitato Samip non vuole il porto! In questo documento, a firma del presidente del Comitato, addirittura si auspica il raddoppio dell’ampiezza del porto a Cala Dell’ Acqua: che secondo questo documento tutti, (privati e pubblico) dovrebbero comprenderne l’interesse. Raddoppio significa più soldi ai privati e più possibilità e servizi per i fornesi.
Signor Sindaco se fossi in Lei, coglierei l’occasione: metterei in contatto i progettisti di Marina di Cala Dell’ Acqua con l’ing. Aprea, il quale sta dimostrando di impegnarsi nel proporre idee, soluzioni e addirittura organizzazioni di flussi turistici.