di Sandro Russo
Veramente il titolo di questa epicrisi settimanale doveva essere “Puzzle”, che però non tanto suona, all’orecchio ponzese; così ne ho preferito un altro in onore di zia Rosaria, grande consumatrice di cruciverba, che quando mi mandava da Ricciolino a farle i rifornimenti, mi raccomandava di prendere solo “Tutti puzzi” e “Puzzi giovani”, perché gli altri li trovava troppo difficili..!
In effetti sembra, questa settimana, che sul sito si siano dati appuntamento quasi tutti i temi più importanti che Ponzaracconta porta avanti, da anni ormai…
Non che qualcuno degli articoli sia conclusivo, o definitivo, ma nel senso che si inseriscono, come tessere di un puzzle, nel mainstream degli argomenti cui teniamo di più.
Possiamo cominciare proprio con il Confino, sull’onda lunga del recente summit a Ventotene di Renzi con Hollande e la Merkel. Ne ha scritto in due articoli Giuseppe Mazzella di Rurillo: questa settimana è uscito il secondo.
Non perde l’occasione Rita Bosso di stigmatizzare la riproposizione, da parte di un noto giornalista, della famosa battuta delle isole del confino come luoghi di villeggiatura: un evidente problema di “lana infeltrita”.
Infine a Ventotene è stato presentato in settimana, da Antonio De Luca, il libro “Il partigiano e il falegname”. Ne parla, allargando il discorso, Vincenzo Ambrosino che da anni ormai, termina quasi tutti i suoi articoli con un accenno alla necessità di difendere la residenza invernale dei ponzesi. Nell’isola degli acronimi suona come RPS: Residenti Protezione Speciale.
Insistenza meritoria su un tema che Vincenzo considera vitale: e come dargli torto?
Ricorda, fatte le debite proporzioni, l’ostinazione di Marco Porcio Catone (234 a. C – 149 a. C.) che terminava con una frase icastica tutti i suoi interventi al Senato di Roma antica: “Ceterum censeo Carthaginem delendam esse”.
La vita e il lavoro sull’isola e le aspettative alla luce dell’applicazione di ulteriori restrizioni sono anche il tema, rispettivamente, degli articoli di Monia Sciarra e di Franco Ferraiuolo
Altri grandi temi del sito: i ponzesi d’America, la religiosità isolana, San Silverio e i miracoli.
Ci sono stati tutti, questa settimana. I primi nel bell’articolo ‘antropologico’ di Silverio Lamonica sulle foto di Carlotta Maitland Smith; da Sandro Vitiello invece abbiamo appreso questo inconsueto appellativo del nostro santo che sarebbe, oltre che sempre presente (per i ponzesi) e “soccorrevole”, anche “muzzucuso”. Infine, assolutamente in tema, il corto-video “Arcangelo”.
Non poteva mancare – e non manca in questa settimana sinottica – un articolo sul Faro, “fissa cartaginese” di alcuni di noi che senza sforzo è diventata comune a tutta la Redazione (oggi si direbbe “virale”).
E quando si dice faro (della Guardia), l’associazione più immediata che facciamo a Ponza è con “i parlanti”, le berte minori, di cui insieme alle berte maggiori tratta un bellissimo articolo che abbiamo ripreso dalla sempre interessante rivista “In Natura”
Per il filone dei ricordi, registriamo l’amarcord onomastico di Luisa Guarino.
Né manca – presenza settimanale irrinunciabile da due anni e mezzo a questa parte – l’ineffabile Sang’ ’i Retunne! …Chissà che non ci faccia una sorpresa, nei prossimi giorni! …Una “bella cacciata”, come si dice a Ponza!
Come si vede in settimana c’è stato un po’ di tutto e di tutto un po’… Quel che non c’era negli articoli si sarà ritrovato in Rassegna Stampa, come il diuturno focus sulle vicende della sempiterna Acqualatina…
Mi sono lasciato per ultimo un argomento non meno importante degli altri, ma solo superficialmente toccato finora, sebbene vitale per i risvolti pratici della gestione del sito.
Non a caso l’ho segnalato in un articolo dal titolo forse ostico: Internet, il “lato imbecille della forza” e “L’amaca” di Michele Serra.
Finalmente se ne comincia a parlare con maggior chiarezza!
“Nell’immenso pelago di internet” (come dice Silverio Lamonica) ognuno dovrebbe definire le sue attitudini e i suoi gusti.
C’è sicuramente un uso malsano di internet e dei social network (per bufale e mistificazioni di ogni tipo, fino a scopi dichiaratamente criminali), ci sono gli odiatori (haters, da hate, odio).
Questo ha scatenato una opposta violenza: l’invettiva contro “gli imbecilli del web”, di Umberto Eco e il più recente insulto di Enrico Mentana: “Lei è un webete!”
Come se fossero due mondi distinti e contrapposti.
Il sito ha una posizione di cauta apertura ai social nel rispetto delle posizioni dei singoli redattori: alcuni di essi frequentano assiduamente i social network e gestiscono anche una pagina Facebook: – Ponza Racconta, appunto – che riverbera su Fb alcune pagine del sito; altri redattori non hanno un account Facebook e se ne tengono alla larga.
Ma non si possono sottovalutare i caratteri di immediatezza e di partecipazione dei social, e d’altra parte “l’uso colto” di internet qualche volta può sfociare in supponenza ed elitarismo.
Una posizione più equilibrata riconosce gli aspetti positivi del social network e le ricadute virtuose di una contaminazione; ma a condizione di mantenere un’attenzione vigile.
Conclude Serra la sua nota su: “L’amaca”: “Gli haters vincono là dove i mansueti calano le braghe”.
E su posizioni altrettanto costruttive è Roberto Saviano in un suo articolo sul ruolo dell’informazione nel passato e in futuro, a proposito del recente terremoto dell’alto Lazio [“Il coraggio del rigore” in “La Repubblica” del 30 agosto]: “Ora che abbiamo capito che sul web, insieme alla stragrande maggioranza di normalissimi navigatori, ci sono anche “hater” e “webeti”, odiatori e creduloni, possiamo iniziare a fare il nostro lavoro. (…)”.
E introduce il termine, noto ma ancora poco frequentato, di “netiquette” [“Netiquette unisce il vocabolo inglese network (rete) e quello di lingua francese étiquette (buona educazione). È l’insieme di regole che disciplinano il comportamento di un utente di internet nel rapportarsi agli altri utenti attraverso risorse come newsgroup, mailing list, forum, blog, reti social o e-mail in genere (Wikipedia)].
Insomma… come puzzle settimanale non c’è male e la zia avrà anche imparato un bel po’ di parole nuove per i suoi Tutti Puzzi..!
