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Ponzesi d’America

proposto da Silverio Lamonica

 

Il mio “instancabile navigare” nell’immenso pelago del web alla ricerca di autori anglo-americani che si occupano della nostra isola e dei suoi abitanti, mi ha fatto “approdare” nientedimeno che ad un sito della prestigiosissima rivista “Time”:
http://content.time.com/time/photogallery/0,29307,1928801_1964119,00.html [1]

Vi sono riportate undici foto di nostri concittadini residenti negli “States”. Si tratta di una selezione di un servizio fotografico ben più ampio, effettuato da Carlotta Maitland Smith.

Per meglio comprendere il senso di questo interessante reportage, ritengo opportuno premettere una breve biografia dell’autrice.

Carlotta è nata a Londra nel 1974 da madre italiana e padre inglese. La sua prima educazione è avvenuta in Francia. Ora è una fotografa freelance, residente in Europa, specializzata in documentari e ritrattistica ambientale. Con un’ inestinguibile curiosità di apprendere usi e costumi dei popoli, Carlotta ha viaggiato moltissimo fotografando diverse comunità in tutto il mondo: dagli aborigeni australiani alle tribù dell’Uganda fino al lavoro più recente che riguarda una comunità di italo-americani del Bronx.

Carlotta ha studiato fotografia sia in Francia ( Istituto Fotografico Internazionale di Parigi) sia in America (Centro Internazionale di Fotografia di New York) e si è laureata in lingue presso l’Università di Londra.

Del suo lavoro, riguardante i ponzesi italo-americani, è stata effettuata una mostra a Parigi ed una a Roma presso la Micro Galleria (da https://www.saatchiart.com/account/profile/91340 [2] ).

Ed ora inoltriamoci in questa purtroppo breve galleria di ritratti e scopriamo assieme il saldo legame di questi nostri cari concittadini d’oltre Atlantico alla loro isola di origine e al suo santo protettore.

 1. A taste of Italy [3]

Foto n. 1 – Sono i fratelli Giuseppe e Biagio Rivieccio, gestori di un ristorante a Darien, Connecticut. Notare il murales dipinto a mano dietro di loro: una gigantesca riproduzione, molto rimaneggiata, del porto di Ponza: il “lanternino” poggia su un banco di roccia in sostituzione del Molo Musco, le abitazioni del “foro borbonico” ponzese adattate all’architettura dei grattacieli di Manhattan. Il diverso stile di vita provoca una diversa visione dei ricordi, a volte può appannare qualche particolare, anche importante: nel murales non scorgo la chiesa, che dovrebbe essere posizionata dietro al “lanternino”, si scorge una macchia marrone, una roccia? Però il ricordo dell’isola e l’attaccamento ad essa, nonostante tutto emerge.

2. Committee [4]

Foto 2 – Il Comitato esecutivo del Saint Silverio Shrine di Dover Plains. Purtroppo non sono riportati i nomi dei concittadini fotografati, così come accade in altre foto (sono gradite eventuali segnalazioni in proposito). Alle loro spalle, bene in mostra un labaro e un quadro raffiguranti San Silverio. Nel quadro, in questo caso, è ben visibile la chiesa di Ponza, fedelmente riprodotta e a lato, doverosamente, la bandiera statunitense.
[Aggiornamento: Giovanni Ronca mi ha fornito i nomi del Comitato di Saint Silverio Shrine, da sinistra: Lorenzo Petrone, Carmela Iodice, Aniello Calisi, Franco Vitiello e Silvio Di Meglio. Aniello Calisi è il Presidente – NdA]

3. Il Dottore [5]

Foto 3 – Il dottore Salvatore Conte. Molti ponzesi sono suoi pazienti. Alle sue spalle si nota il quadro della sua casa di Ponza, non riesco a distinguere la contrada in cui sorge l’abitazione.

4. Ralph Iodice [6]

Foto 4 – Ralph Iodice nel Santuario di San Silverio a Dover Plains. Si notano i due labari di San Silverio e (dietro) della Madonna, oltre ad un quadro con la frazione di Le Forna con Palmarola sullo sfondo, dove probabilmente quel papa trascorse i suoi ultimi giorni.

5.Toast [7]

Foto 5 – Ponzesi ad un pranzo di gala in onore di San Silverio. Scorgo, in piedi col braccio alzato, Antonio Cortese e a sinistra, seduto, Ralph Iodice. Il lussuoso locale, coi suoi fastosi lampadari, fa da cornice alla calda atmosfera conviviale.

6. Next generation [8]

Foto 6 – La nuova generazione, Sally Fucà-Scalisi di 9 anni nella sua cameretta a N.Y. arredata in stile “fiabesco” in cui predomina logicamente il colore rosa. Non è ancora venuta a visitare Ponza …

7. Joe Vitiello [9]

Foto 7 – Joe Vitiello, vigile del fuoco nel dipartimento di Bronx. Gode un meritato momento di relax assieme ai colleghi.

8. Lucia Iodice [10]

Foto 8 – Lucia Iodice (nata Sandolo) madre di Emilio, diplomatico statunitense. Come sappiamo, la signora Lucia si è spenta purtroppo qualche anno fa e questo sito ne ha riportato ampiamente la triste notizia.
Alle sue spalle si notano in alto un poster di Ponza e, più sotto, un quadro che raffigura il varo del bastimento di suo padre sulla spiaggia di Santa Maria, in armamento fino agli anni ’40 del secolo scorso.

9.Remembering [11]

Foto 9 – Omaggio alla tomba del familiare defunto. Sulla lapide, al di sopra del nome dell’estinto, si nota l’immagine di San Silverio: il naturale “viatico” del ponzese verso l’eternità.

10. Pilgrimage [12]

Foto 10 – Fedeli in processione al Santuario di San Silverio a Dover Plains. Oltre al Crocifisso, sullo sfondo, le statue di due santi e la Madonna: i viali alberati del santuario sostituiscono le assolate stradine di Ponza con vista sulle falesie ed i faraglioni, ma l’intensità spirituale dipinta sui loro volti è sempre quella: tipicamente isolana.

11. Worship [13]

Foto 11 – Il chierichetto Antonio Scotti, tra le statue l’immancabile San Silverio sull’altare, accanto alla Madonna.

 

Una stupenda rassegna di foto, che però risale al 2008, pone nel giusto risalto la granitica coesione della comunità ponzese d’America e il loro profondo attaccamento alla nostra (e loro) isola, alle sue tradizioni culturali: le “radici” sono ben salde.

E’ auspicabile che tale mostra – eventualmente ampliata e aggiornata – possa aver luogo a Ponza, magari l’anno prossimo in occasione della festa del Santo Patrono Silverio. E’ più che opportuno contattare per tempo l’autrice.