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Un altro mare (2). I fari della Bretagnadi Sandro Russo
per l’articolo precedente, leggi qui
Forte! – penso, e subito dopo – Mio! L’attuale struttura amministrativa francese “Région Bretagne” è composta da 4 dipartimenti: Côtes-d’Armor, Ille-et-Vilaine; Morbihan, Finistère. Quest’ultimo dipartimento da solo, con i suoi 1250 Km di coste frastagliate come poche altre, includendo le isole e i passaggi difficili, ha la maggiore concentrazione di fari al mondo, tra i più alti, maestosi e in posizioni impossibili. Nella mappa sottoriportata, ne sono riportati 48. Mappa dei fari del Dipartimento di Finistère (da Wikipedia) – Cliccare per ingrandire Solo che… all’Ufficio del Turismo di Saint Malo mi dicono che alcuni servizi non sono ancora stati attivati… Così per i fari bisognerà arrangiarsi in proprio (e in piccolo)… Finistère appunto, ovvero Finis terrae, e non è un caso che sia un nome diffuso! Ogni paese ha la sua nazionale fine della terra, specie se al confine con l’enorme, pauroso Atlantico (i nomi qualcosa significano!). Per la Spagna, leggi qui. Localizzazione geografica di Finistère, dipartimento bretone della Repubblica francese con capitale Quimper, e della Finisterre spagnola Et alors… stante l’insoddisfatta voglia di fari, si sceglie di andare al Faro di Cap Frehel, di quelli storici il più vicino a St. Malo, raggiungibile con una macchina a nolo.
Inattesa eppure riconoscibile la flora che lo circonda: macchie basse di erica e una ginestra bassa e spinosa i cui aculei sono armi vere (Genista germanica L.). Molti fari qui sono dotati di un “Museo del Faro”: Cap Frehel, il faro des Baleines all’ile de Ré, il faro di Creac’h sull’isola di Ouessant… Un viaggio da suggerire a chi – Enzo Di Fazio, Biagio Vitiello, Vincenzo Padiglione – può accarezzarne l’idea per qualcuno dei fari nostrani.
Altri fari si incontrano in un’altra escursione all’île de Brehat – regno di escursionisti a piedi e in bicicletta Sempre a Brehat si fa un incontro occasionale con una struttura piuttosto massiccia, nell’entroterra invece che sulla costa. È, spiega l’annesso cartello, le sémaphore de Brehat… E ci sorgono pensieri e assonanze con un altro semaforo che conosciamo, quello del Monte Guardia, traendole considerazioni sul futuro dei fari, già dominatori di mari e coste in un’epoca in cui ancora si navigava a vista; in cui una sciabola di luce in una notte di tempesta poteva servire a rincuorare, o perfino a salvare la vita. Ma adesso …che un navigatore satellitare GPS (Global Positioning System) è nella disponibilità di qualunque piccola imbarcazione?
I fari più famosi della Bretagna fotografati da Philip Plisson
La famosa foto del guardiano con le mani in tasca, alla base del faro de la Jument…
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