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Epicrisi 81. Raccontar storie

di Sandro Russo
Anacleto.1 [1]

 .

Vivere e poi raccontare quel che si è vissuto è certamente appagante, ma scrivere può essere un’esperienza così divorante da essere messa al primo posto, anche rispetto alla vita stessa…

Così nel titolo di un libro di Marquez (famoso, ma meno di Cent’anni di solitudine).

Vivere per raccontarla. Copertina [2]

Gabriel García Márquez (1927-2014): Vivere per raccontarla (Vivir para contarla, 2002); autobiografia

Quasi non ci si crede, ma se ne trova un altro esempio in John Fante, grande romanziere americano del secolo scorso, dove il protagonista, Arturo Bandini sta per affogare, e neanche in quei momenti drammatici smette di pensare a come avrebbe potuto rendere quell’esperienza, nella scrittura:
“(…) Dovevo riuscire a tutti i costi a tenere la testa fuori dall’acqua, ma mi sentivo risucchiare sotto dalle onde che si ritraevano. E così questa era la fine, la fine di Camilla e di Arturo Bandini; eppure, anche in quel momento era come se stessi scrivendo, come se stessi registrando tutto sulla carta. Davanti agli occhi avevo un foglio dattiloscritto, mentre fluttuavo, sbattuto dalle onde, senza riuscire a raggiungere la costa, sicuro che non ne sarei mai uscito vivo”.
Poi evidentemente la scampa, ma il fatto resta!

Chiedi alla polvere. Copertina [3]

John Fante (1909 – 1983): Chiedi alla polvere (Ask the Dust; 1939)

Pensavo a queste cose leggendo il primo vero pezzo letterario della settimana sul sito – quello delle ramazze volanti [4] – capace di portare il nostro livello di artigiani del ricordo a sfiorare la grande scrittura.

Chagall. Over the town [5]

Altrove sul sito il ricordo sublima in tenerezza e nostalgia di un apprendistato alla vita, nel bel mondo che fu [6]. 

Mare mare. Da un racconto di Mario Marulli [7]

Registriamo qui anche il commosso ricordo di Lino Catello Pagano per la scomparsa dell’amica d’infanzia Lucia Mazzella [8]. Lino, che della rievocazione del tempo passato, grazie alla formidabile memoria eidetica, ha fatto una cifra della sua scrittura… (leggi qui [9] il ricordo di quei giorni senza pensieri)…

Noi due ragazzini

Naturalmente la scrittura si declina sul sito in tutte le sue forme, inclusa quella del reportage di viaggio, come nei tre pezzi proposti in traduzione da Silverio Lamonica da Nancy Lytle [10] (leggi qui il primo; gli altri a seguire).

Vicino al mare. Acquerello di Nancy Lytle [11]

Un esperimento para-letterario è stato iniziato questa settimana sul sito: consiste nella pubblicazione delle “tesine multidisciplinari” della maturità, di chiunque voglia proporsi (non solo studenti ponzesi).

La prima – La proposta musicale di Carola Carosi [12]ha attratto Rita Bosso durante lo svolgimento dei suoi esami di maturità (ma dalla parte dei docenti); è seguita quella riesumata da Martina sul  “viaggio” [13], dal suo esame ormai di qualche anno fa. Sono temi belli e stimolanti; peccato non abbiano attratto commenti finora… ma mai dire mai!

Musica.2 [14]

Anche il sentimento religioso isolano ha stimolato contributi, nella ricorrenza del 20 luglio in cui San Silverio riprende il suo posto nell’apposita nicchia, in chiesa, dopo i festeggiamenti e l’esposizione. Come una supplica [15] dal sapore antico proposta da Rosalba Scarpati e una composizione per banda [16] di Tonino Esposito. Come dire: la creatività assume forme diverse ma sempre rappresenta una trasmissione di sensibilità e di esperienza…

Ritorna San Silverio con la storia dell’anello col rubino [17]che sembra uscita da una favola… Mancava solo che l’avesse inghiottito un pesce e fosse stato ritrovato nella sua pancia dal pescatore più povero dell’isola!

Devotion-rubino [18]

Un caleidoscopico scrittore attivo sulla scena ponzese è Sang’ ’i Retunne [19] che da due anni e mezzo ci delizia con le sue variazioni di soli tre-quattro vetri colorati per mostrarci l’homo ponzesis in tutte le sue sfumature…

Venerdì pesce copia [20]
Scrittura a parte, la settimana del sito si è costruita anche con attualità, eventi, notizie di cronaca e servizi di approfondimento tecnico-gestionale. Uno di questi ha riguardato il traffico [21], punto dolente di questo scorcio di estate e tema di furiosi scontri sui social, di cui al sito arriva solo la scrematura.

Mentre le polemiche sono tuttora in corso, mi viene alla memoria la famosa minaccia del commissario Basettoni al suo attendente Manetta, che inetto a risolvere i casi più intricati (cui deve pensare sempre Topolino), viene aspramente redarguito dal capo: “Ti mando a dirigere il traffico!”.

Basettoni e Manetta [22]
Ma l’unghiatina “letteraria” degli ultimi giorni – puro dr. Jekyll e mr. Hyde – ci viene dalla cronaca degli ultimi giorni quando si comparano le affermazioni su Fb del sindaco di Ponza su Acqualatina riprese successivamente anche dai giornali, e il voto finale, diverso da quello del cartello dei sindaci che con difficoltà sta contrastando questo ente sempre più inviso alla popolazione. Capirci qualcosa con Acqualatina è difficile; ci abbiamo provato in varie occasioni: leggi qui [23], qui [24] e qui [25].

“Anche il sindaco di Ponza Piero Vigorelli ha detto no agli aumenti”.
“Acqualatina ha appena chiuso il bilancio con la bellezza di 10 milioni di utili.
Un aumento delle tariffe in queste condizioni sarebbe uno schiaffo alla intelligenza.
A differenza di altri Comuni, Ponza finora registra come positivo l’ingresso nell’ATO4 e in Acqualatina, che ci è stato imposto dalla Regione l’anno scorso (…)” [scrive Vigorelli, come riportato da Latina Oggi: Latina Oggi del 23 luglio 2016. Estr. pag. 34 [26]].

Dr.Jekjll-Mr.Hide [27]
Ora i sofismi – quelli che lui (nella stessa esternazione) chiama “bassa politica” – lasciano il tempo che trovano; fatto sta che al momento del voto, in questo elenco di 21 rappresentanti (su 38 sindaci che hanno partecipato), Ponza non c’era (e non ci è chiaro se avesse o meno diritto di voto):
Comunque:
“Ad esprimersi contro la proposta di adeguamento tariffario presentata da Acqualatina e il conseguente aumento della tariffa di 9 punti percentuali, i sindaci di: Latina, Aprilia, Cisterna, Terracina, Formia, Bassiano, Castelforte, Itri, Lenola, Maenza, Minturno, Norma, Pontinia, Roccagorga, Sezze, Priverno, Prossedi, Sermoneta, Sonnino, Spigno Saturnia, Nettuno” [da latinacorriere.it [28] del 19/10/16]. 

…E quanto a raccontar storie, possiamo chiuderla qui.