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Nina: la portatrice di san Silveriodi Rosanna Conte . Non sono state frequenti, a Ponza, le donne che hanno portato la barca di san Silverio in processione, ma ci sono state, e tutte rigorosamente ponzesi. Negli ultimi anni è Nina, Gaetanina Turino, una non-ponzese che ritroviamo a portare la barca di san Silverio. Come è arrivata ad essere una fedele di san Silverio, lei che non ne sapeva nemmeno dell’esistenza prima di venire a Ponza? E’ stato un caso e si è verificato nel giugno del 2003. Aveva affittato una casa dietro la chiesa, di cui ammirava la cupola, ma che ancora non era riuscita a visitare perché i suoi tre bambini in vacanza la tenevano impegnata con il mare. Ecco: giungere, richiamata dai fuochi e dalla musica, sulla curva della chiesa mentre gli uomini portavano a spalla la barca del santo, carica di garofani, e ritrovarsi insieme a loro ad offrire la propria spalla è stato un tutt’uno che Nina non sa spiegare. L’incontro col santo non si esaurì in quella giornata. Nina vede in questo sogno la scelta della sua devozione al santo. Le sofferenze sono sopraggiunte nel corso di questi anni, e tante, ma lei ha avuto sempre san Silverio davanti ed ogni anno viene a trovarlo. Chi l’ha conosciuta, qui a Ponza, parla di una persona elegante e raffinata, che non ha nulla a che vedere con lo stuolo di donne appariscenti e magari snob che frequentano la nostra isola. Dalla sua narrazione emerge infatti una visione ineluttabile della vita che arriva sempre col suo carico di gioie e dolori, di sofferenza e felicità. La fede è la chiave che consente di affrontarla con imperturbabilità, senza amarezze, senza angosce o disperazione. Durante la nostra chiacchierata mi ha chiesto più di una volta se reputavo di una qualche importanza quello che mi stava dicendo. Arrivederci al prossimo anno, Nina! 3 commenti per Nina: la portatrice di san SilverioDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Ho sempre visto Nina, che non conosco personalmente, da anni il giorno del 20 luglio, quando la statua di San Silverio, dopo un breve corteo al molo Musco e la benedizione al mare e all’isola sul sagrato della chiesa, fa ritorno al suo altare, posto alla destra di quello maggiore. Nella confusione del 20 giugno la sua presenza, confesso, mi era sfuggita. Ne prendo atto ora e la cosa non può che rendermi orgogliosa, in quanto ponzese e in quanto donna. Unisco la testimonianza di Rosanna alla mia esperienza, e a Nina dico: arrivederci al 20 luglio!
Grazie delle bellissime parole che mi riservi Luisa Guarino, è per me un grande onore portare con grande fede la statua di San Silverio, amo Ponza e i ponzesi indicibilmente!! Grazie.
Rossana, come rispondere alla tua semplicità, alla tua dolcezza ma soprattutto al bellissimo scritto che mi hai donato!!!
Grazie di cuore ❤️