di Luisa Guarino
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Anche se le celebrazioni del 20 giugno in onore del santo patrono di Ponza sono già in archivio da qualche giorno, gli spunti per tornare a parlarne non mancano davvero, tanto più che, come tutti sanno, i festeggiamenti dell’edizione 2016 si concluderanno il prossimo 20 luglio con il ritorno della statua sul suo altare. Succede dunque come ogni anno che nei giorni a cavallo del 20 giugno si scattino foto su foto: e a riguardarle solo a qualche giorno di distanza hanno già un altro sapore, un misto tra allegria e nostalgia. Voglio sfogliare perciò il mio personalissimo book fotografico che racchiude poche immagini, ma significative, almeno per me e spero anche per i nostri lettori.
Per San Silverio anche i negozi cambiano look, e diventa normale vedere una piccola statua del patrono affacciarsi nelle vetrine, tra gli articoli più diversi.
Per l’occasione anche Ventoipoppa, che vende prodotti alimentari salati e dolci tutti rigorosamente made in Ponza, ha esposto la sua barchetta con l’immagine sacra, in un tripudio di garofani e ginestre. Ed è stata come sempre fotografata da turisti e non solo la cappellina della Madonna Addolorata della Punta Bianca, richiamo irrinunciabile.
Ma alla “San Silverio mania” non si è sottratta neanche la rosticceria-ristorante Il Pizzicotto, all’imbocco del tunnel di Sant’Antonio, che ama alternare l’indicazione del piatto del giorno con frasi di saluto e di invito. In questo caso l’augurio è rivolto a tutti, come fosse Natale, Pasqua o Ferragosto. E la figura del santo patrono appena accennata assomiglia un po’ a un cornetto Algida… tanto per restare in tema di ristorazione.
Alla vigilia della festa, tutti sotto il palco al molo Santa Lucia per ascoltare la bella musica evergreen dell’orchestra la Bottega dei ricordi: cosa canteremmo e suoneremmo ancora oggi senza gli anni ’60 e ’70, Lucio Battisti, i Dik Dik e tutta la lunga serie dei complessi di quella lunga e fortunata stagione musicale? La nave Carloforte fa da sfondo al palco, poco più lontano ci sono le luminarie della piazza: la serata è romantica da morire. Chiedetelo ai due innamorati della foto!
Si bissa… con gli interessi la sera del 20, con il concerto di Fausto Leali che incanta e fa cantare la platea del molo Mamozio, la piazza e il corso soprastanti: il brano conclusivo, “A chi”, è un urlo unanime che strappa l’anima.
Ma non dimentichiamo la lunga e sempre bella processione sotto il sole, da mezzogiorno in poi: verso la coda del corteo abbiamo immortalato, in un anno che ha visto una scarsissima presenza di italo (ponzesi) americani, questo signore in T-shirt rossa che incarna il legame simbolico tra la festa sull’isola e quella negli Usa di San Silverio Shrine.
Vogliamo però concludere con un’immagine più intima del nostro santo, visto che è colta all’interno della chiesa. Ci fa fare qualche passo indietro, allo scorso 10 giugno, quando la statua di San Silverio, dopo la “discesa” tra i fedeli e il breve corteo al molo Musco, viene issata sull’altare maggiore. Sono parecchi a dare una mano: arrampicarsi su quegli scalini non è facile, ma “ali ha ciascuno al core, ed ali al piede” (Torquato Tasso, “Gerusalemme liberata”).
Dove non arriva il piede… arriva il core. Lo dimostrano l’impegno indomabile di persone come Luigi Ambrosino e Aniello De Luca, che dimenticano difficoltà e stampelle: le loro gambe hanno ancora vent’anni. E volano ad aiutare il loro santo.
A portarlo lassù in alto.