di Rita Bosso
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Sotto la protezione del Santo Patrono che sta nella cappella di fronte
e con l’attenta vigilanza di Pluto
dopo una laboriosa preparazione…
cui ha partecipato persino Enzo…
il vecchio municipio di piazza Gaetano Vitiello si prepara ad accogliere paesani e furastieri.
Alle diciotto in punto Cristina espone la coperta al balcone e il portone si apre.
Asciugamani, camicie da notte e federe emergono dalla cascia; la connola deborda di camicini, coprifasce, copertine e di un vaporoso abito da battesimo.
Il bouquet del 1932, malgrado gli ottantaquattro anni passati al chiuso, è un po’ rinsecchito ma fa la sua figura.
Le carte di donna Elvira Di Monaco, ricamatrice e pasticciera provetta, spiegano ricette di dolci, propongono indovinelli e riflessioni.
Adele Scotti posa davanti all’abito da sposa della madre.
Arrivano le ultime foto, portate da figli che solo poche ore fa hanno saputo dell’evento. Sorridono (qui sopra) Urania e Totonno Aversano, sposi il 10 settembre 1942.
Lucia (vivente) e Filippo Vitiello (Musaraca) posano al centro di un folto gruppo di familiari ‘i coppi Scuott’, dominato da Lucrezia (con lo scialle bianco); il matrimonio è del 1937.
Antonietta sfoggia un raffinato abito corto, scarpette argentate e regge un fascio di rose e calle; va in sposa a un Migliaccio. Sono i genitori di Ornella Migliaccio Vitiello.
La sorella di lui, Anna (vive a Marsiglia, ha festeggiato recentemente cento anni), va in sposa a Pasquale Conte: eccola al centro del gruppo di famiglia (Migliaccio, delle cantine omonime).
La tavola è imbandita: bomboniere, bicchierini, servizio da caffè, guantiera e, naturalmente, confetti.
Usi e costumi ponzesi, visti attraverso la lente dello sposalizio, incuriosiscono tutti; i libretti vanno a ruba, è già in corso la ristampa.
“Ma quanti vizi hanno gli sposi di oggi! – sbotta Maria Costanzo (a sinistra nella foto in alto), arrivata fresca fresca dall’America. - Nel ’69, quando mi sono sposata, non avevamo niente; l’abito me lo comprò mio fratello Filippone coi suoi primi guadagni: quattromila lire, sul Rettifilo a Napoli! Mio marito preparò il talamo accostando due letti a una piazza e legandoli con una fettuccia; sul più bello le reti si separarono e cademmo a terra, io sotto e lui sopra…”
Le quattro comari (da sin: Rosanna Migliaccio, Ornella Vitiello, Rosalba Scarpati, Teresa Pagano) si sono sistemate in posizione dominante: “Stasera mio marito è rimasto a casa, io devo stare con le compagne mie” chiarisce Teresa.
A mezzanotte passata si smonta. E’ entrata tanta, tanta gente. La ‘direttora’ del sito Luisa Guarino, qui insieme al marito Dante Taddia sorride soddisfatta. E’ andata bene
Tuffarsi nelle acque di Ponza diventa sempre più complicato; non ci resta che fare un tuffo nella storia!
Aggiornamento del 23 giugno
Alla presentazione è stato aggiunto un video (durata 6 min.) prodotto da Alfredo Scotti e trasferito su Youtube:
La Redazione
23 Giugno 2016 at 06:47
Aggiornamento del 23 giugno
Alla presentazione è stato aggiunto un video (durata 6 min.) prodotto da Alfredo Scotti e trasferito su Youtube: in fondo all’articolo di base