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Il pellegrinaggio a Palmarola

di Martina Carannante

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Ogni anno, oramai da moltissimo tempo, la prima domenica di giugno si svolge il pellegrinaggio al faraglione di San Silverio a Palmarola. C’è chi partecipa partendo con il gozzo da Le Forna e chi dal Porto, c’è chi è un abituè  e chi ci va per la prima volta.
La maggior parte vi partecipa imbarcandosi sul Carloforte, messo a disposizione dalla Snip&Snap. Nave ed equipaggio ponzesi, tutti devoti al Santo, chi altri avrebbe potuto accompagnarci..?!
L’ultima volta che vi partecipai sarà stato una decina di anni fa accompagnata da Maria e Assunta, le mie vicine di casa; ci imbarcammo sulla nave e ricordo che faceva un gran caldo. Arrivati a Palmarola scendemmo sul faraglione tramite una passerella e per tutta la messa mi abbronzai; tornai a casa rossa come un peperone! Con il passare degli anni, varie vicissitudini hanno impedito la mia partecipazione; questo è stato l’anno buono per ritornare.

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Partenza alle ore 12:00. Basta lasciare i nominativi alla biglietteria e si sale a bordo. I marinai sono tutti cortesi e iniziano ad imbarcare subito dopo aver scaricato gli ultimi passeggeri. C’è veramente tanta gente, molte persone le conosco, altre sono facce a me sconosciute. È presente la rappresentanza degli Scotti, della piazza, di Salita Croce, di Santa Maria, dei Conti e di tutta Le Forna; per San Silverio si mobilita l’isola.
L’inno del nostro patrono ci ha accompagnato per tutta la giornata. Quando un ponzese ascolta “Gran Santo Protettore, Silverio venerato…” ovunque sia e qualsiasi cosa stia facendo si ferma per ascoltare e cantare. L’inno di San Silverio per un ponzese è più conosciuto e cantato di quello nazionale.

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Si lascia il porto in direzione Palmarola, il Parroco prende la parola illustrandoci come si svolgerà la giornata. Dopo la distribuzione dei libricini della festa, Don Ramon ci spiega l’immagine in copertina. Sullo sfondo vi è la porta santa sita alla Cattedrale di Gaeta, in primo piano un’immagine di San Silverio che è molto antica ed è stata ritrovata in una casa sopra gli Scotti e donata alla Parrocchia; sarà proprio la statuetta, che l’immagine riproduce,  ad andare in pellegrinaggio nelle varie contrade dell’isola. Si prega e poi uno spuntino è di dovere.

La statuetta di San Silverio [4]

La giornata presta: sole caldo, leggero venticello, mare piatto. Come ha detto il parroco durante la predica: “Quando i Ponzesi vedono una giornata bella come oggi dicono che è adatta per andare a Palmarola; noi ci siamo!”.
Arrivati vicini al faraglione ci si prepara per la discesa. In molti rimangono a bordo, altri scendono a terra per seguire più da vicino la funzione, i più temerari  arrivano fin sopra la cappella per depositare un fiore o recitare una preghiera.

La piccola processione sul faraglione di san Silverio a Palmarola [5]

Don Ramon durante l’omelia ricorda Guido De Martino, uno degli armatori della Snip&Snap, morto da pochi mesi e l’incidente accaduto ieri ad un bambino della nostra comunità.

San Silverio sul faraglione di palmarola [6]

A fine messa la statuetta di San Silverio, posta sull’altare accuratamente preparato, viene presa e portata tra i fedeli; c’è chi la bacia e chi dice una preghiera.

Devozione a san Silverio [7]

Il pellegrinaggio è alla fine; Antonio Albano riporta la statuetta nella sua cappellina sul faraglione, sarà li che attenderà fedeli e curiosi e sorveglierà l’isola e i marinai che passano da quelle parti.

Il pellegrinaggio con San Silverio a Palmarola [8]
Nel viaggio di ritorno il tempo vola ancor prima di quello dell’andata. Si saluta un’amica che non si vedeva da tanto, si chiacchiera con i compagni di viaggio, si canta l’inno e si ascoltano le parole del parroco.
Alle 15:50 siamo a Ponza. Tutti si affrettano a scendere: le mamme devono andare a preparare la cena, alcuni uomini a lavoro, qualche signora anziana spera in un passaggio o un accompagnamento a casa; i marinai sono pronti a ripartire per portare i villeggianti che concludono questo lungo ponte del 2 Giugno. Anche quest’anno il Carloforte ha fatto il suo dovere, chissà se il prossimo anno sarà ancora possibile.

W S. Silverio

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Foto di Alessandro Tagliamonte fatta con il drone