Attualità

Bus “a orario di nave”

di Martina Carannante
Bus

 

Inizia l’estate, ma a Ponza, i problemi restano…

Il letargo invernale, fortunatamente è finito; sebbene sia stato un inverno molto caldo, il passaggio di temperatura non è stato radicale e quindi non si può dire un fattore rilevante.
E qual’è l’indicatore d’inizio della stagione, se non il tempo? Per me è il vedere i pontili in acqua: prima quello giallo di Ciccio Nero, poi Ponza Mare, Porzio, Serto e così via; da Santa Maria alla baia del porto si riempie di imbarcazione più o meno lussuose.
Un altro segno dell’inizio della bella stagione sono i collegamenti marittimi: ricompare il timido (e benvenuto!) aliscafo Vetor da Anzio, la Libera Navigazione del Golfo (LNG) che da Terracina fa il mare di fuoco; il Princess che da Circeo porta i villeggianti ‘di giornata’ e non;  insomma l’estate inizia con il porto trafficato.

È proprio a proposito di traffico che in questi giorni ho sentito numerose lamentele e, pur non avendo voce in capitolo, ho pensato bene di fare un piccolo punto della situazione ad iniziare dal trasporto urbano.

Non poco tempo fa abbiamo parlato di un episodio increscioso legato agli autobus; a quanto pare nulla è cambiato, specialmente per quanto riguarda la praticità e le regole.
La situazione è la medesima:
– Il capolinea dovrebbe essere Cala Caparra, ma i bus continuano a sostare sul porto di Ponza e a partire da lì; con le nuove linee e regole sulla banchina è previsto un solo pullman che arriva, scarica, ricarica e parte; quindi una sosta minima e soprattutto di una sola unità (vedi foto che dimostra il contrario)
– Spesso troviamo gli autobus di linea parcheggiati sulla strada provinciale e non in deposito, togliendo numerosi posti macchina, altra piaga che incombe sull’isola, di cui parleremo.
– Ultimo, ma non per importanza, è il rispetto degli orari, un vero delirio.

Parcheggio bus

Stazionamento autobus alla banchine

Il capolinea dei bus a Calacaparra, invariabilmente vuoto, mentre gli automezzi stazionano alle banchine

Se in ogni parte del mondo che si rispetti ci sono gli orari dei mezzi pubblici, a Ponza, sono inesistenti.
Si va ‘a ricordo’ o “a nave”. Non ho sbagliato a scrivere, ma è proprio così. Difatti la corsa delle otto di sera, varia a seconda dell’orario dell’arrivo della nave.
Vi chiederete: – Ma se una persona non bada alla nave che succede? Rimane a piedi e aspetta l’ora successiva, così come è successo l’altra sera ad alcuni isolani che attendendo la corsa delle otto e mezza, orario di arrivo dell’unità navale, non hanno fatto i conti con il ritardo che ha portato, e che il bus avrebbe modificato “di conseguenza” di mezz’ora l’orario della corsa.

Mi chiedo se sia veramente difficoltoso fare un piano di orari e partenze soddisfacente sia in inverno che in estate e rispettarli. Qualche anno fa, con un mio amico, buttammo giù un’idea e la sottoponemmo all’amministrazione, ma tutto finì in una bolla. Mi auguro vivamente che l’episodio di ieri sera sia stato solo una distrazione e che le cose andranno meglio.

Vantiamo di un’isola pulita, impeccabile e soprattutto ligia alle regole e alla legalità non possiamo cadere proprio sui trasporti, anche perché già quelli marittimi fanno acqua da tutte le parti, almeno quelli terrestri cerchiamo di gestirli in una maniera migliore!

Fermata a richiesta

La fermata di Santa Maria è segnalata, ma di orari neanche l’ombra

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