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Lettera aperta di una cittadina ponzesedi Monia Sciarra
A pochi giorni dalla firma del contratto tra le compagnie di navigazione Laziomar e Snap, prevista per la metà di questo mese, tutto tace; se Laziomar non prenderà in fitto le due navi di Snap, la società ponzese forse chiuderà bottega definitivamente. Oggi Snap è un gattino che si muove in una gabbia di leoni, i timori di una brutta fine non sono infondati; il micio non si muove in una foresta dove qualche riparo, forse, potrebbe trovarlo, ma in una gabbia dalle sbarre solide in cui hanno trovato posto tre famelici leoni o, se si preferisce, un bel leone maschio alfa e due leonesse non troppo in salute; i tre bestioni vengono nutriti con sostanziosi pasti pubblici e, sino ad oggi, hanno lasciato qualche briciola al micetto, giusto per farlo sopravvivere. Sino ad oggi. Più che due navi, noi vediamo nel Carloforte e nel Maria Maddalena due scialuppe di salvataggio e tali le considerò anche il sindaco Vigorelli qualche anno fa, ai tempi della gestione Terenzi di Laziomar: Vergogna Laziomar, onore Snip titolò su Ponzaracconta ad aprile 2013 e raccontò di come fosse stato posto rimedio all’ennesimo disservizio di Laziomar da parte del presidente di Snap, il compianto Guido De Martino, che al volo comprese le difficoltà in cui si sarebbe trovata l’isola e trovò la soluzione.
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