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La famiglia Raia, ponzesi d’America

di Silverio Lamonica
ponza [1]

 

La ricerca in internet mi appassiona sempre di più, perché mi apre “finestre” via via più interessanti. Vi propongo ora le iniziative della famiglia italo-ponzese Raia.
“Non sembra affatto un cognome ponzese”, direte voi e non avete torto. Ma Raia è il cognome acquisito da Caterina, una nostra concittadina che nel 1930 – come tanti altri nostri compaesani – lasciò Ponza ed emigrò negli States. Ignoriamo, purtroppo, il suo cognome da nubile.

Catherine and Alfonso Raia. KayAndAl.1947 [2]Catherine con il marito Alfonso, nel 1947

Caterina si stabilì a State Island (New York) e sposò Alfonso Raia da cui ebbe tre figli: un maschio (non sappiamo il nome) e due femmine: Joyce e Doris.

Catherine Raia with two oldest children. 1953 [3]Catherine con i suoi due bambini più grandi nel 1953

La nostra comunità, tutta, deve essere fiera di questi nostri concittadini, perché si tratta di benefattori, essendosi distinti per importanti iniziative umanitarie e a favore della collettività, come risulta dai link riportati.

Nel 1985 questa famiglia istituì il “Concorso a Premi Catherine Raia” per gli alunni di quinta delle scuole primarie della Città di New York, per onorare la memoria di Catherine che “negli ultimi anni si dedicò agli scolari, aiutandoli ad imparare a leggere e scrivere con gioia”.

Dal regolamento del concorso:

Criteri: la scienza è importante nella vita di tutti i giorni. Gli alunni possono parteciparvi proponendo un saggio di una o due pagine, oppure una poesia su “La Scienza è importante”. Lo stile è libero per gli studenti, ma i giurati terranno conto della originalità e della creatività. Si possono decorare con disegni gli elaborati.

Il concorso letterario del 2013 fu cancellato a causa del ciclone Sundy: in ottobre la casa del Signor Raia fu distrutta, così dovemmo sospendere temporaneamente la competizione.

Per ulteriori approfondimenti consultare: https://msnucleus.org/raia/raia.html [4]

 

Doris Raia, un’anima bella e generosa

L’ultimogenita, Doris, nacque il 20 aprile 1957 a Staten Island, New York, in una zona denominata Oakwood Heightes. Possedeva una mente matematica ed era capace di risolvere problemi complessi senza difficoltà, pur essendo una bambina. Amava molto viaggiare, specie col suo compagno Steven Mallory, in treno attraverso gli Stati Uniti orientali. Amava l’isola di Ponza, Italia, dov’era nata sua madre .

Doris with Joyce (sister) e Linda (cousin) in Ponza [5]Una foto di Doris, sua sorella Joyce la cugina Linda in barca a Ponza

Si diplomò alla New Dorp High School, dove conseguì anche la cintura nera di judo e partecipò a gare nazionali. Fu ufficiale di polizia per dieci anni, di stanza nel New Jersey, ma preferiva mostrare il suo talento col disegno ed i computer.

Dopo la laurea Doris raggiunse la sorella che aveva in corso un progetto in Eritrea per svilupparvi conoscenze informatiche: “Eritrea Science Project” – Teaching Science and Technology to Children of Developing Nations finding implementation strategies.

doris03 Eritrean girls [6]

Durante la permanenza venne in contatto con giovani collaboratrici locali (Selam, al centro, nella foto qui sopra) con cui si stabilì una relazione duratura di amicizia, continuata negli anni anche dopo in rientro in America.

doris06. Hagos [7]

Foto di Hagos – “Quando mi fu diagnosticato il cancro Hagos mi mandava e-mail quasi tutti i giorni. Mi raccontava della vita in Africa e di come i sistemi sanitari erano differenti. Dalle sue parole mi rendevo conto di quanto ero fortunata a vivere in America. Mi scriveva anche piccole storie che mi facevano sorridere” (le parole di Doris)

Doris è morta di cancro al seno il 7 febbraio 2012, all’età di 54 anni.

Per onorare la sua memoria è stata promossa la fondazione “The Doris Internet Café” di cui la sorella Joyce Raia Blueford è presidente, che raccoglie fondi a favore dei bambini eritrei.

Per maggiori dettagli consultare il sito: https://msnucleus.org/general/doris_raia.html [8]

Anche se solo oggi apprendiamo la triste notizia della scomparsa della nostra compaesana Doris, manifestiamo alla famiglia la nostra vicinanza, il nostro affetto e la profonda stima per le loro iniziative tanto lodevoli, con l’auspicio che Joyce ci fornisca ulteriori notizie e che possiamo rivederla presto a Ponza con la sua famiglia.