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Lo sport migliore
Tutti noi, quando veniamo al mondo, abbiamo due tesori da conservare e da sviluppare: la mente e il corpo. E il corpo? Una giusta alimentazione, una genetica felice ed un ambiente salubre ci permetteranno di avere un corpo idoneo alle fatiche della vita di tutti i giorni e in grado di affrontare attività fisiche anche agonistiche. Attività che ci potranno accompagnare anche nella nostra terza età. La scelta deriva da svariate considerazioni, non ultime, le condizioni logistiche. Ma perché gli Etiopi eccellono nelle corse lunghe, marce e maratone? Sono magri, piccoli e scattanti. Ma soprattutto esercitano sport “poveri”, che non necessitano di niente, talora neanche delle scarpe. E invece no; questa nostra Ponza mantiene e vuole mantenere non una, ma ben due squadre, di calcio e di calcio a “cinque” (nel passato anche una squadra di pallacanestro). In un film di Verdone (“Borotalco?”), si faceva questo commento a un rapporto di coppia, che era veramente difficile: “Ma cosa vuoi ottenere da un uomo sposato e con figli che vive ancora in famiglia e che sta a ottocento km da te? Non puoi cercarti un amore più semplice e più vivibile?”. A Ponza potrebbero svilupparsi il tennis, la ginnastica, il ping-pong, il tiro con l’arco, la corsa campestre, la carabina, ma anche gli scacchi e la dama. E anche gli sport da praticare in mare (canoa, canottaggio, vela). Così come pure, invece di una banda musicale di improbabili trenta-quaranta elementi (con molti “sostegni” esterni), si potrebbe pensare ad un bel complesso musicale con tanto di belle voci (e senza “dischetti” o basi registrate, ve ne prego!), composto da quattro o cinque elementi locali. Ci sarebbero più soddisfazioni e meno frustrazioni. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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