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Laziomar Tuttapposto

di Monia Sciarra

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Venerdì 8 aprile si è tenuta a Napoli la riunione tra Laziomar e i sindacati per discutere la contrattazione di secondo livello; l’incontro è stato definito “interlocutorio” perciò i risultati sono parziali e provvisori.
Teseo (linea Procida-Monte di Procida) dovrebbe imbarcare equipaggio Laziomar di sette unità; Quirino ha attualmente un equipaggio di 17 unità ma Medmar ha richiesto alla capitaneria di porto l’abbassamento della tabella, il che comporta la riduzione di 3-4 unità lavorative.

Il Messaggero di Latina informa che i documenti raccolti dalla Guardia di Finanza di Formia sono stati inviati ai magistrati di Napoli, titolari per competenza territoriale dell’indagine avviata dalla procura di Cassino.

E’ stato eletto il direttivo di Fedarlinea, a cui aderiscono Snav, Tirrenia, Moby, Toremar, Caremar, Siremar, Laziomar, Medmar, Alilauro, Navigazione Libera del Golfo e Delcomar; tra i vicepresidenti compaiono Vincenzo Onorato (capo di Moby, Toremar e Tirrenia) ed Emanuele D’Abundo (presidente Laziomar e armatore Medmar); alla presidenza va Raffaele Aiello (amministratore delegato Snav).
Fedarlinea si contrappone all’altra associazione di armatori, Confitarma, a cui aderisce il 90% delle compagnie, dominata dai Grimaldi.
Tra Onorato e Grimaldi è in corso da tempo la discussione, condita da denunce, sulla composizione degli equipaggi delle navi battenti bandiera italiana: Onorato definisce “un’indecenza anzi, una vera schifezza” la possibilità che sulle navi italiane siano assunti marinai extra-comunitari con contratto di altri paesi, pagandoli un terzo. A fronte dei benefici di cui il settore fruisce (esenzione fiscale quasi totale, contributi pubblici), gli armatori dovrebbero avere l’obbligo di applicare il contratto italiano: questo sostiene Onorato e la sua posizione è fatta propria da Federalinea (leggi al riguardo l’articolo riportato dall’ Ansa [2] del 25 febbraio u.s.).
Federalinea chiede un aumento dei contributi pubblici a favore delle compagnie che operano nel cabotaggio con le isole minori, che garantiscono un servizio di pubblica utilità, penalizzate dall’esclusione degli sgravi contributivi sul personale e dalla modifica del regime Iva. Molti dei soci di Federalinea sono a capo sia di compagnie pubbliche che delle compagnie private concorrenti sulle medesime tratte.

Il sindaco di Ponza sostiene che dalla sottoscritta “non si dovrebbe acquistare un’auto usata”; potrebbe invece consigliare da chi acquistare un monocarena usato, visto che di Laura è stato grande nonché unico estimatore? O almeno confermare se il prezzo al quale Laziomar ha acquistato Laura (si parla di quattro milioni) sia equo?

Come avevo anticipato nell’articolo di venerdì, nella riunione tra Comune, Regione e vertici Laziomar tutti i problemi sono stati risolti grazie al fascino e alle capacità di mediazione. Non avevo però previsto la flessibilità e l’inflessibilità, e me ne scuso. Per il resto: Tuttapposto (guarda il video):

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Per gli articoli più recenti della stessa autrice, leggi qui [4] e qui [5]