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Laziomar e Fiamme Gialle

di Monia SciarraImmagine [1]

 

Oggi h24notizie.com pubblica un articolo di Adriano Pagano nel quale si dà notizia di un’indagine della Guardia di Finanza di Formia su Laziomar; particolare attenzione viene riservata alla flotta (leggi qui [2]).
Al momento, la composizione della flotta è, probabilmente, un mistero per la stessa Laziomar: sul sito web della compagnia compaiono quattro mezzi veloci e cinque navi, incluso il Quirino ancora biancovestito!
Se esiste il jet-lag marino, il povero Quirino ne sta sicuramente soffrendo: sino a circa un mese fa era nave Laziomar, bianca, e viaggiava sulla tratta Formia-Ponza; Laziomar lo ha noleggiato a Medmar che lo ha pitturato di blu e impiegato su Pozzuoli-Casamicciola; oggi Medmar lo noleggia nuovamente a Laziomar e lo rimanda a Ponza. Cosa è cambiato, oltre al colore dello scafo? Spesso la Guardia di Finanza vede in questi giochetti un sistema per frodare il fisco, considerato che Medmar è comproprietaria di Laziomar. Più in generale, l’indagine è volta a verificare la corrispondenza tra le clausole contrattuali e il servizio effettivamente erogato.

Naturalmente l’apertura di un’indagine non equivale a una condanna; per noi cittadini-utenti-contribuenti non rappresenta una vittoria. Significa che chi avrebbe dovuto controllare non ha controllato; chi avrebbe dovuto rappresentarci non ci ha rappresentati. Siamo andati avanti per due anni con le lamentele, con i commenti amari sui social, con le vignette, con le battute, con le manifestazioni volutamente plateali subendo anche la derisione.

A ottobre 2015  il sindaco Vigorelli dichiarava: “Uno di quei protagonisti si è vantato di aver denunciato Laziomar pubblica e privata 20 volte. Ma non si è mai chiesto perché le sue denunce abbiano avuto un risultato pari a zero, perché siano finite nel nulla. Perché a nulla sono servite in questi ultimi dieci anni”.
Il cittadino è costretto a denunciare quando vede i propri diritti calpestati, quando registra la confusione di ruoli nel confronto tra pubblico e privato che dovrebbe essere improntato a civiltà e correttezza, non all’ammiccamento e al servilismo; evidentemente, le denunce hanno sortito qualche risultato. Purtroppo nessuna indagine ci darà in tempi rapidi il servizio al quale abbiamo diritto; purtroppo nessuno ci restituirà due anni di disservizi lautamente pagati; non mi meraviglierei se, qualora si dovessero ottenere miglioramenti sul piano del servizio, della flotta, dell’occupazione, qualcuno se ne facesse vanto attribuendo i risultati al suo fascino e alle sue capacità di mediazione.

Se la Guardia di Finanza indaga, vuol dire che sospetta che siano stati commessi dei reati; nessuno aveva preclusioni sulla Laziomar privata né nutriva un particolare affetto per la signora Terenzi, presidente di Laziomar pubblica, anche perché nessuno di noi appartiene alla categoria dei manager incompetenti che occupano poltrone per meriti politici.
Tutti noi avremmo preferito che il contratto fosse rispettato, che i nostri diritti non fossero calpestati, che le istituzioni esercitassero le funzioni di rappresentanza e di controllo di loro competenza, ma ciò non è stato.
Voglio perciò ricordare chi ha partecipato alla battaglia per ottenere collegamenti efficienti: il (mio) Movimento Cinque Stelle con le sue interrogazioni; il presidente della Pro Loco Emilio Aprea; il giornale on-line h24notizie che ha dato voce a semplici comitati di cittadini; i giornali Latina Oggi e Il Giornale di Latina; Ponzaracconta.

 

Immagine di copertina. La flotta Laziomar. Ripresa dal sito ufficiale di Laziomar [3]