di Enza Talciani
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Gent. Redazione, cari Lettori di Ponzaracconta
Buona Pasqua. Come segno di buoni propositi allego un documento che risale a qualche tempo fa, tra i miei scritti, ma che rimane attuale.
Soprattutto per chi come noi di isole se ne intende…
Un abbraccio
Enza
Giusy pensava di doversi occupare degli uomini e delle donne della sua isola, del suo bel territorio e magari di far rispettare quel mare così importante: Il Mediterraneo. Qualcuno ha sottolineato che Il Mediterraneo è stato occupato dai romani, dagli arabi e costruito dai siciliani!
Invece no, Giusy è sopraffatta da un fenomeno sempre esistito, la migrazione, che ora si sta concentrando proprio nel Mediterraneo.
In quel Mare non si pescano pesci, ma esseri umani, a volte morti a volte vivi.
Il Mare da cui traggono mezzi per vivere tanti pescatori e quindi tante famiglie. Mare di congiungimento tra due sponde che portano in sé forti legami, storici e culturali. Quei luoghi non sono più terre da conoscere, da esplorare o lingue da comprendere, o cittadini da ascoltare e da rispettare. “Loro”, della sponda Sud del Mediterraneo, sono considerati “invasori”, mentre stanno semplicemente fuggendo dalle dittature e dalle guerre.
Quale Paese Europeo può sentirsi innocente? Chi può dimenticare cosa sono stati il colonialismo e i suoi lasciti?
Sono macigni che ognuno tenta di spostare, di dirottare verso un altrove immaginario.
E così Giusy, il Sindaco di Lampedusa si sta destreggiando per sopperire al Governo italiano ed alla cara ed impercettibile Comunità Europea, che tanto Comunità proprio non è.
Le immagini che ci offrono i Media sono agghiaccianti: nel Mare Mediterraneo c’è un commercio di esseri umani!
Dov’è finita la civiltà di cui ci ammantiamo tanto ?
E mentre si contano le bare (non ci sono cimiteri che le contengano) e lo sguardo si sofferma su quei fagotti scaraventati sulla spiaggia… mi viene un sussulto: cosa stava pensando mentre lottava contro le onde ed i “nemici” volevano rimandarlo indietro? A chi voleva indirizzare l’ultimo pensiero, l’ultimo sospiro? Mentre c’è chi vede in lui il pericolo, “l’usurpatore”.
Dividere il pane è difficile, soprattutto quando questo è poco, è la legge non scritta della cruda sopravvivenza.
Ma difficile non è impossibile.
Può diventare amaro quel pane se non è condiviso.
Immagine di copertina. Canale di Sicilia, luglio 2013. Un barcone con 227 migranti ripreso da un elicottero AB-212 della Marina Militare in missione di pattugliamento 80 miglia a sud di Lampedusa (Foto di Massimo Sestini)