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Memo 46. Pure nuie vulimm’ ’u gazebo!

la Redazione
Gazebo e ideogrammi. Comunità cinese al voto per le primarie di Milano [1]

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In vista delle elezioni amministrative del 2017, anche da noi si sono svolte le primarie, caratterizzate da una larga partecipazione della cittadinanza e dal sereno e corretto confronto tra i candidati.
I piccoli problemi organizzativi sono stati risolti brillantemente. Constatata l’assenza di votanti cinesi, sono stati coinvolti gli studenti di terza media che, truccati con occhi a mandorla, istruiti con una lezione di mandarino in pillole, hanno potuto plesentalsi tlanquillamente ai seggi ed esplimele il ploplio voto.
Più difficile rimediare all’assenza di Bertolaso: pur essendo presenti in piazza parecchi sparacazzate mancava un vero esperto in disastri edili perché, modestamente, i lavoretti qua si fanno come si deve, siano essi scavi di montagna o depositi per attrezzi pluriaccessoriati; sarebbe andato bene anche un candidato che da bambino faceva crollare i castelli di sabbia, ma  non s’è trovato; alla fine ci si è dovuti accontentare del progettista del porto di Le Forna, famoso per aver invertito il fanale di destra con quello di sinistra (!).

porto [2]

Giggino appariva in gran spolvero, con tanto di elmetto-scolapasta in testa, e vantava il suo ultimo successo in qualità di esponente della lobby dei cacciatori: niente volontari Lipu e simili a Palmarola e Zannone perché mancano le condizioni per poterli ospitare in sicurezza; in compenso, visto che i cacciatori stanno a Palmarola, i signori volontari venghino venghino pure a Ponza. Per par condicio il rappresentante dei commercianti ha proposto che la Guardia di Finanza potrebbe alloggiare a Palmarola, per il controllo dei numerosi esercizi commerciali ivi presenti; il portavoce dei barcaioli ha sollecitato il trasferimento della Guardia Costiera sul Semaforo, opportunamente restaurato. 
Unanimità sulla collocazione di Laziomar che ha già raggiunto la sede di inutilità ottimale.

I candidati hanno ascoltato con attenzione le proposte emergenti dalla società civile e hanno convenuto sul fatto che la soluzione immediata di tutti i problemi si ottiene mediante adeguata e opportuna collocazione dei controllori.
Allora è arrivato Bataccone con una guantiera di zeppole di san Giuseppe e, tutto festoso, ha annunciato: “U miedico mio è morto..! Finalmente pozzo magna’!”. Ha poi comunicato di essersi rivolto in pasticceria per l’esame della glicemia e in rosticceria per quello dei trigliceridi: chi più dei suoi fornitori ha interesse a che lui, cliente-consumatore, sopravviva a lungo e in buona salute?

A questo punto nei pressi del gazebo c’è stata un po’ di confusione, qualcuno si è ricordato che la storiella l’ha già sentita e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, Assuntina è arrivata urlando contro il marito che, per mettersi in grande uniforme, s’era portato via da casa scolapasta e piumino per la polvere, il solito schiattamuorto ha urlato il suo slogan lugubre “Santo subito e senatore a Roma” rispetto al quale il camilleriano “togliti dai cabasisi” svetta per levità ed eleganza.

Per la cronaca, i risultati delle primarie sono stati:

Marvizzi 12
Quaglie 24
Arcere 38

 

Immagine di copertina. Gazebo e ideogrammi. Comunità cinese al voto per le primarie di Milano