





|
|||
Il sogno dello Sri-Lankadi Sandro Russo
“In questi giorni mi sveglio presto al mattino…” in attesa di recuperare il ritmo scombinato dal fuso orario.
Mi sovvengono anche le sere che rientravo dalle lezioni di singalese, alla periferia di Matara che era già notte. Era nel 2001, circa, prima dello Tsunami: dalle poche case in muratura ma anche dalle baracche di legno occhieggiavano i colori freddi delle prime televisioni e dalle locande veniva il ritmico sbattere dei coltelli che preparavano il tipico cibo locale (Kottu roti). Mai mai ho avuto nostalgia di Colombo, la capitale, con il suo traffico caotico, le puzze e il sole velato tipico delle grandi città asiatiche, ma ancora sento gli echi delle caverne dei mille Buddha di Dambulla. Il sole che incide al mattino sulle colline del thè a Newara Eliya e transillumina di verde splendente le foglioline giovani delle piante. E la maestà del grande Buddha disteso di Polonnaruwa, le scimmie e le rovine che sorgono tra una vegetazione lussureggiante… Nel dormiveglia la memoria di questo più recente viaggio su sovrappone a quella di tutti gli altri, ma a mente sveglia un’analisi si impone. Nato nel nostro piccolo gruppo di ‘scopritori’ come il coronamento della ricerca del paradiso perduto, neanche lo Sri-Lanka è rimasto indenne dai cambiamenti che in una ventina d’anni hanno cambiato tutto il mondo come lo conoscevamo. Allora c’era la minaccia degli attentati Tamil; poi quella rivolta è stata stroncata nel modo più crudele e definitivo possibile, tanto che da più parti si è parlato di un vero genocidio. Ma il paese ha subito un’involuzione estetica e della qualità della vita, rispetto a come l’avevamo conosciuto agli inizi. Ma la vita delle persone e i sorrisi della gente intorno casa sono gli stessi; anche la vivacità dei mercati, il calore dell’accoglienza e delle amicizie che si sono mantenute immutate negli anni. Si incontrano ancora i varani, e i pavoni liberi nei capi di riso (non troppo ben visti dagli agricoltori: pare che ciascuno di essi mangi un chilo di riso al giorno!). Come mi succede anche per altri posti, sono ancora indeciso dove tenere lo Sri-Lanka: se tra i ricordi o nella vita; nella dimensione del sogno o nella categoria dei luoghi reali… Oscillo! Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone |
Commenti recenti