Apprendiamo con tristezza della morte di Onorino Mazzella.
Da qualche giorno stava male; stamattina lo avevano portato al Poliambulatorio sull’isola e di qui in elicottero a Latina, dove è deceduto.
Il sito aveva pubblicato un’intervista a Onorino Mazzella del nostro Giuseppe Mazzella nell’aprile 2015: leggi quì.
Onorino è una di quelle figure che mi riportano all’infanzia.
Tutte le domeniche in chiesa a Santa Maria era seduto vicino alla fonte battesimale, sulla sedia e non nel banco che reputava scomodo. Tutti i pomeriggi lo si poteva trovare sotto gli alberi insieme a Geppino, Italo, Burraschino e Raffaele. Oramai era rimasto uno degli ultimi punti di riferimento della mia zona.
Se avevi un dubbio o volevi ascoltare una storia del passato, andavi sotto gli alberi e lì trovavi Onorino sempre disponibile a raccontare. Scendere da casa e non vederti lì seduto all’ombra, sul muretto sarà veramente brutto.
A Santa Maria si è persa un’altra luce.
Ai familiari e ai congiunti le condoglianze mie e della Redazione tutta di Ponzaracconta
Sandro Vitiello
9 Febbraio 2016 at 22:11
Come si legge Onorino era un uomo che ha amato più di tutto il suo lavoro.
Le sue capacità professionali erano fuori discussione ma anche il rapporto che aveva con gli altri pescatori dell’isola era improntato al massimo rispetto.
Spesso le sue zone di pesca erano le stesse delle tante barche che uscivano in mare con le coffe o con le reti.
Eppure non si è mai sentito dire che “Onorino s’ha pigliat ì coff”.
Cosa che purtroppo succedeva spesso con i pescherecchi che uscivano da Terracina o da Anzio.
Era questo che faceva la differenza e che permetteva a ques’uomo, a questo grande pescatore che oggi ci ha lasciato, di godere del rispetto e della considerazione della gente di Ponza.
E’ un altro pezzo del nostro mondo che se ne va.