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In Celeste Tiffany

di Rita Bosso

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Nel caso di questa foto c’è ben poco da riconoscere, in quanto sia la location che la protagonista sono icone.
Gli inesperti diranno banalmente che il colore dominante è il turchese; ricerche accurate su Vogue Sposa consentono invece di stabilire che trattasi di Celeste Tiffany, ossia di quel particolare punto di celeste che l’azienda di gioielli Tiffany usa per le confezioni dei suoi prodotti. Il wedding planner è stato irremovibile, ha imposto il Celeste Tiffany per la scia di tulle sui gradini, il bouquet, gli addobbi floreali in chiesa e al ristorante, le bomboniere, i vestiti delle damigelle, gli inevitabili fuochi d’artificio, la biancheria intima degli sposi; il cake designer si è uniformato e ha confezionato una splendida wedding cake con decori di indovinate quale colore. Diciamo la verità, tutto abbastanza ovvio.

Ci voleva dunque il tocco di classe, il dettaglio che fa la differenza  e che rende l’evento unico e indimenticabile per gli sposi e per i loro invitati; Enzo Miccio, il re dei wedding planner nonché event designer, propone ad esempio per un matrimonio sul lago l’arrivo della torta nuziale scenografica a sette piani su una barchetta circondata da centinaia di candele.
Nel nostro caso la torta potrebbe approdare abbasciomamozio però, essendo di sette piani, non è detto che arriverebbe integra; la barchetta circondata da candele non è un’idea originalissima, perdonate l’autocitazione ma ci aveva già pensato la sottoscritta  per un matrimonio che si svolgeva a metà Ottocento quindi con porto sgombro (nel romanzo Memorie di Amalie); oggi, con il porto affollato e le barche piene di benzina, l’idea mi pare un po’ azzardata. Insomma, con tutto il rispetto per il re dei wedding planner, trovo che le sue idee non si sposerebbero facilmente col contesto ponzese.

Tanto di cappello, invece, all’ignoto wedding planner che, quest’estate, ha organizzato la cerimonia nuziale di due giovani turisti nella Chiesa di san Silverio e che ha “contestualizzato” con un’idea semplice e geniale: ha esteso il Celeste Tiffany a Rita Morrone che lo porta splendidamente, con la sua eleganza intramontabile alla Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany (sempre per restare in tema). Oppure, come suggerisce l’osservazione della foto, è stata Rita che ha imposto il colore del suo abito al wedding planner.
Guardate bene: lo chignon impeccabile, le scarpe e la borsa giusti, il passo elastico, il ventaglio catturano lo sguardo, rubano la scena agli sposi che, sebbene in primo piano, sembrano quasi sfocati; vanificano tutti gli sforzi dell’organizzatore. Non a caso la fotografa con l’abito blu sta inquadrando Rita, mica il bacio degli sposi!
Complimenti dunque al wedding planner che è riuscito a coordinare bouquet, tulle eccetera eccetera all’esatta nuance del vestito della nostra cara Rita Morrone; e, naturalmente, auguri agli sposi.