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Ginillat. Scherzo in dialetto formiano (2). Una certa curiosità e interesse ha destato un primo componimento presentato sul sito (leggi qui) di Giuseppe Angelo Tallini (pseudonimo Ginillat: – Tallini G. scritto al contrario), poeta dialettale formiano dalla vita avventurosa, che ci ha fatto conoscere Pasquale Scarpati…
“Ginillat è il nome d’arte di Giuseppe Tallini, famoso per le sue poesie in dialetto formiano, nato a Formia nel 1898 e morto a New York nel 1983. Sabato 24 luglio 2004 è stata intitolata a Ginillat, Giuseppe Angelo Tallini, poeta formiano, il largo, utilizzato come giardinetto, prospiciente la scuola media “Vitruvio Pollione”, nello storico quartiere di Mola, proprio di fronte la famosa Torre”. Presentiamo qui di seguito una sua poesia in dialetto formiano che utilizza nel testo – evidenziati in corsivo – i soprannomi di cittadini formiani. Appare del tutto evidente la matrice popolare che unisce questo componimento ad altri in dialetto ponzese che abbiamo presentato sul sito, come Ninotto ’mparaviso, di Carmine Pagano, e ’A pescata cu’ Fracasso, di Gennaro Mazzella, entrambe nella versione messa in musica da Nino Picicco. Scherzo in dialetto formiano Eve na iurnate de Scirocco Nu uzzarieglie steve arremeggiate Pe la stanchezza e lu caure m’addurmeve Eve muorte e ève m’Paraviso – Aspiett, nun fa gliu Fessiglie Vien’accà, uarda da sta Fenesta Pelicche, Mangafone, Bardassutto Stocchitte, Quaquitte, Sciabbacche, Chiappitto, Dicette: San Piè, chiste so tutte Furmiene:
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