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La posta dei Lettori. L’occhio di Santa Lucia

a cura della Redazione
Postaa [1]

 

Ci scrive una lettrice:

“Buongiorno mi è stato regalato questo ciondolo mi hanno detto che è un souvenir particolare di Ponza… Per favore mi potete dare delucidazioni in merito… e come si chiama, visto che mi hanno detto che è un portafortuna!
É sempre interessante sapere storie ed aneddoti della nostra storia italiana.
Grazie
Marilisa”

L'uocchie 'i Santa Lucia. Foto lettrice [2]

L’immagine inviata dalla lettrice

Risponde la Redazione

Il cosiddetto “occhio di Santa Lucia” è l’opercolo calcareo ricoperto di uno strato corneo di un mollusco chiamato Astrea rugosa. Questo mollusco, diffuso in tutto il Mediterraneo – con alcune specie simili, nei mari tropicali – secerne, oltre alla conchiglia che è la sua abitazione, un opercolo che utilizza come “porta di casa” quando si ritira completamente, per difesa, all’interno della conchiglia.

L’opercolo o “occhio” ha una forma tondeggiante o ellittica con diametro tra i 2 e i 3 cm, spiralata, piatta e bianca nel lato unito all’animale, convessa e intensamente colorata – con sfumature che vanno dall’arancio, al rossiccio, al bruno – verso l’esterno.

Alla morte del mollusco, l’opercolo si distacca e trasportato dalle correnti marine, si trova spesso a riva, insieme ai gusci di altre conchiglie, parzialmente ‘lavorate’ dal mare.

Astrea rugosa [3]

È uno dei più diffusi talismani tipici della gente di mare, un tempo comune (più degli attuali denti di pescecane) insieme a oggetti vari fatti di coralli.
La sua somiglianza a un “occhio” l’ha fatto associare a S. Lucia, la santa protettrice degli occhi, secondo la tradizione cattolica. Gli si associa il potere di “occhio buono” e protettivo, capace di contrastare ogni altro “occhio malevolo” (malocchio – bad evil).

Santalucia [4]

Il piccolo oggetto tra il sacro e profano, oggetto di culto o di moda, montato in una cornice d’oro e d’argento è stato trasformato in un ciondolo, bello da vedere da entrambe le parti, come pure in anello, orecchini, spilla.

Gioielli fatti con gli occhi di Santa Lucia [5]

È solo uno dei ‘talismani’ portafortuna diffusi a Ponza e conosciuto ovunque nei luoghi di mare, specialmente al sud.

Chissà se il prof. Madonna ha qualche storia da raccontarci in proposito…

Visto che siamo in argomento, chi ci può raccontare l’origine e la diffusione di un altro portafortuna o oggetto protettivo che si chiamava l’abbatiéll’? Erano piccoli ritagli di immagini sacre, opportunamente benedetti, cuciti tra due pezzetti di stoffa, che si mettevano tra le fasce dei neonati o quando erano più grandicelli al collo dei bambini…

Occhi di Santa Lucia [6]