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Il centro diurno “Il Veliero”. Replica del Comitato Rinascita per Ponza alla consigliera Maria Sandolo

a cura della Redazione

Il centro diurno Il  Veliero di Ponza [1].

Alla richiesta di chiarimenti da parte del Comitato Rinascita per Ponza in merito alla recente notizia della mancata assegnazione dei contributi al Centro sociale “Il Veliero” – leggi qui, dal quotidiano on-line h24 notizie del 28/11/2015: Finanziamenti persi al centro diurno Il Veliero, lettera di Rinascita per Ponza [2] – aveva fatto seguito ieri la risposta della consigliera Maria Sandolo affidata allo stesso quotidiano on-lineCentro diurno Il Veliero di Ponza, il consigliere Sandolo: “Nulla è perduto” [3]
Ritenendo insufficiente tale risposta, o quanto meno non esaustiva su alcuni punti, il Comitato replica con una richiesta di ulteriori chiarimenti  indirizzata alla stessa consigliera ed inviata a noi per la pubblicazione.

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La consigliera ha perso una buona occasione per parlare di assistenza socio-sanitaria

Purtroppo la consigliera delegata Sandolo Maria ha perso una buona occasione di parlare del problema dell’assistenza socio-sanitaria a Ponza non rispondendo alle nostre domande che erano ben precise e motivate.

Cerchiamo di riproporle:

Sul giornale abbiano letto che Ventotene “incassa i finanziamenti e Ponza no”. A seguito di questa notizia abbiamo chiesto al delegato di rispondere del perché è avvenuto questo e invece ci viene risposto che “comunque i denari non sono stati persi e si recupereranno”. Ma del perché non sono stati incassati non c’è risposta.

Ma poi abbiamo chiesto: quali sono i progetti che sono stati attivati, per quale utenza, in base a quali analisi socio-sanitarie, con quali professionisti, con quali consulenze sanitarie.

A queste domande la consigliera ci dice che questa amministrazione è riuscita ad aprire il nuovo Centro Diurno a Le Forna e allora? Noi le ricordiamo che Ponza è piena di strutture che possono servire per questi ed altri scopi sociali per cui quello che è importante non è la struttura, ma i progetti e l’efficacia di questi per una vera assistenza ai più deboli e disagiati della nostra isola.

A questo punto,  poiché  lei non risponde alle domande,  diciamo che il progetto che si sviluppa nel Centro Diurno deve diventare più trasparente e molto più incisivo.

Le chiediamo:

Cara Consigliera, Lei non deve far passare per proprie le iniziative come il banco alimentare. Questa è l’ iniziativa di maggior rilievo che la Fondazione Banco Alimentare ha deciso di intraprendere ogni anno su tutto il territorio nazionale; è indubbiamente la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, organizzata insieme alla Federazione dell’Impresa Sociale Compagnia delle Opere.

Cara Consigliera, Lei non ci deve adesso rispondere con un elenco di attività, per rivendicare un miglioramento nei confronti del passato. Lei adesso ci dovrebbe rispondere, se vuole, relazionando su tutte le attività sviluppate dal Centro Diurno, per quali finalità e con quale personale.

C’è gente a Ponza che prende un pasto caldo assistita dalla Caritas diocesana, c’è gente a Ponza che gira per l’isola a rovistare tra l’immondizia per cercare oggetti da vendere, c’è gente a Ponza che vaga sperduta per l’isola in cerca di qualcuno che l’assista dal punto di vista psicologico, ci sono anziani che hanno bisogno di assistenza, ci sono ragazzi che hanno bisogno di attenzioni  e Lei, cara Consigliera, che fa?
Prima dimentica di rendicontare le attività svolte dal centro e poi rivendica il grande mutamento con il passato? Noi speriamo solo di non perdere ulteriori risorse per un servizio socio-sanitario che riteniamo da migliorare, renderlo più efficace e adesso lo chiediamo anche più trasparente.

Il Comitato Rinascita per Ponza

gli interrogativi [4]