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La telemedicina nelle isole minori

di Luigi Aprea
Telemedicina [1]

 

Spett.le Redazione di Ponzaracconta
propongo uno spunto sintetico della mia quarantennale esperienza di medico di Medicina generale esercitata nel Comune di Ponza. Potrete pubblicare sul sito qualora lo riteniate opportuno.
Nel ringraziare invio cordiali saluti.
Dr. Luigi Aprea

Ricordo che erano i primi anni ’80 quando a Ponza giunse per uno studio una equipe composta da medici e tecnici dell’Università La Sapienza di Roma, con lo scopo di attuare un filo diretto di telemedicina con il servizio di emergenza annesso al Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I di Roma.
Ciò avveniva in concomitanza con quanto attuato tra l’Istituto di Chirurgia d’urgenza del Policlinico le Molinette di Torino e il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Susa.
La cosa apparve fattibile in quanto venivano richieste due stanze di cui una per la trasmissione dei dati, l’altra per la registrazione degli stessi.
Dopo un primo entusiasmo la cosa man mano cadde nel dimenticatoio.
Negli anni successivi venne indetto un convegno, presso il Grand Hotel Chiaia di luna, dal titolo “Le emergenze sanitarie nei Comuni disagiati”. In quella circostanza, tra l’altro, venivano invitati i medici operanti nel Comune di Ponza ad usufruire per i propri pazienti, trasferiti a mezzo elicottero, dell’Ospedale San Camillo di Roma nonché dell’Ospedale Cardarelli di Napoli. Venivano comunicati, pertanto, i numeri di telefono cui fare riferimento nell’emergenza.
Non trascorse molto tempo da quell’occasione che il sottoscritto ebbe modo di osservare in un paziente anziano, proveniente da Napoli e in villeggiatura a Ponza, la chiara evidenza di un ictus cerebrale.
Memore di quanto discusso in quel convegno, venne inoltrata richiesta telefonica del trasporto aereo del paziente presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli. La risposta dall’altra parte, con somma meraviglia del sottoscritto, fu di inoltrare tale richiesta al CIRM di Roma, in quanto Ponza è parte della Regione Lazio.
Cosa si può dire, a riguardo se non che si è trattato di una clamorosa beffa?!

Potrei ancora citare le prove effettuate in loco circa il tempo intercorso tra la chiamata dell’elicottero e l’arrivo del paziente in Ospedale.

Osservando i risultati che ne sono conseguiti nell’insieme, a mio modo di vedere, trattasi di episodi di chiara natura illusoria, con l’unico scopo dello richiamo pubblicitario.

E che dire del convegno ANSPI tenutosi a Ponza anni addietro? Quali risultati tangibili sono stati apportati alla comunità isolana?

Vale ancora la pena di parlare di telemedicina o quant’altro in un momento in cui si vuole ridurre la spesa sanitaria non permettendo il ricorso ad esami diagnostici di indubbia utilità?

 

Nota della Redazione
Per un recentissimo articolo sul tema: Convegno dell’ANSPI a Favignana, di qualche settimana fa, leggi qui [2]