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Il ‘tavolo tecnico’ per SIC e ZSC a Palmarola e Zannone

di Domenico Musco
Palmarola [1]

 

In qualità di presidente dell’Associazione Proprietari di Palmarola, ho avuto l’occasione di partecipare all’incontro tenutosi presso gli uffici della Regione Lazio lo scorso venerdì 25 settembre.
Si trattava di un tavolo tecnico finalizzato alla “discussione e condivisione delle misure di conservazione dei SIC, Isole di Palmarola e Zannone” ed alla “Pre-adozione delle misure di Conservazione finalizzato alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC)”.

L’invito mi era stato rivolto a seguito delle osservazioni fatte pervenire alla Regione Lazio dall’Associazione Proprietari di Palmarola, in merito all’adozione delle misure di conservazione del Sito di Interesse Comunitario (l’acronimo SIC a questo si riferisce) per Palmarola e Zannone.

In queste osservazioni chiedevamo, in buona sostanza, che gli interessati – ovvero noi ponzesi – venissero coinvolti nel processo decisionale intrapreso per la conservazione del nostro patrimonio naturale, e che avessero voce in capitolo poiché “lintegrità di Palmarola, oltre che dal regime di tutela previsto dalle normative, è stata per secoli garantita e protetta dai residenti.

La nostra richiesta di essere ascoltati è stata accolta, e questo è il primo segnale positivo, insieme alla constatazione che anche l’orientamento dell’Amministrazione Comunale – all’incontro era ovviamente presente il Sindaco di Ponza – era in linea con la nostra idea di non essere estromessi da qualsivoglia decisione pertinente il destino di Palmarola e Zannone.

La nota dolente dell’incontro è stato invece rendermi conto che i funzionari della Regione, alla quale sembrano essere affidati i destini del nostro territorio, mi sono apparsi totalmente ignari della realtà fisica e geografica di Palmarola, certo abilissimi nel maneggiare sigle e documenti, – peraltro spesso smentiti o contraddetti dal nostro tecnico, ing. Grossi Bianchi – ma dimostrando che ciò di cui si è discusso non gli appartiene e mai gli apparterrà, perché solo chi è nato e vive su un’isola sa cosa fare, certamente rispettando le regole, per proteggere il territorio in cui vive senza asfissiarlo e senza farlo divenire un non fruibile “Museo all’aria aperta”…

Hanno più volte sottolineato la necessità di applicare “norme trasparenti” sui più diversi aspetti dell’eco-sistema isolano, ciascuno per la sua branca di appartenenza, senza rendersi conto che nell’insieme “scaricavano” sulle isole un cumulo di norme e leggi che da ‘trasparenti’ che erano, per sommazione, rendevano il tutto – ambiente, fruizione, vivibilità – molto opaco e incerto.

Di ciò che si è discusso durante la riunione la parte per me più interessante è stata quella concernente i campi boa che vengono intesi dai funzionari della Regione come spazi che fungano “da alternativa” all’ancoraggio libero.

L’Amministrazione è stata su questo punto ferma ed irremovibile, dichiarando che il turismo è per Ponza risorsa principe e che tutto quello che contrasta con l’afflusso turistico va combattuto.

Noi ponzesi, esperti di mare, abbiamo spiegato che la costituzione dei campi boa con annesso corpo morto, aveva come scopo principale la messa in sicurezza delle imbarcazioni. E’ stato chiaro il messaggio degli amministratori: “la boa serve solo alla sicurezza delle barche e non va intesa come unico luogo a cui le barche si debbono ormeggiare”.

Ma tutto sembra essere rimandato alla pubblicazione degli studi condotti dall’Università di Roma in merito all’applicazione sul nostro territorio dei SIC a venire e a come verranno utilizzati.

Dobbiamo fare molta attenzione e non tralasciare di seguire passo passo le procedure ed i passaggi burocratici messi in atto dai funzionari regionali che in realtà nulla sanno della realtà economica isolana.

E’ stata, lo ripeto, una soddisfazione, sentire che l’Amministrazione è dalla nostra parte e che sicuramente veglierà in prima persona perché non ci venga tolto il diritto di vivere e lavorare in questa bella isola baciata dagli Dei ma spesso osteggiata dagli uomini.

Zannone [2]

 

 

Appendice del 3 ott. 2015 (a cura della Redazione)

Invito ufficiale della Regione: Convocazione Regione 14.03.2015 [3]