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Il restauro della Madonna bambinadi Irma Zecca
Cara Luisa, Ho avuto sempre la passione di riparare le vecchie statue dei santi, quelle con gli abiti di stoffa sotto le campane di vetro… tutto iniziò veramente tanti anni fa quando un giorno il parroco mi fece recapitare a casa la statua dei Santi Cosma e Damiano della chiesa di Santa Maria, con questo messaggio: – Ha ditt’ accussì ’u prèut’… che naippòc’ è ’a festa alloro, e ’sti dduie stann’ tutt’ arruinàt’… Vide si ’i puo’ accuncia’! Questa sua scherzosa critica era solo per poter partecipare, infatti facemmo la riparazione a quattro mani, con la scusa di aiutarmi a finire prima, perché in fondo avevamo la stessa passione. Negli anni si sono aggiunti un Cristo crocifisso, angeli vari, statue cimiteriali, Madonne addolorate, ecc. Ritornando alla Madonna bambina, non è di legno ma di terracotta e come ricorda Aniello De Luca è composta da due pezzi, il corpo della madonna che si appoggia ad incastro sulla culla vuota all’interno. Della statua, la cosa che più ricordo è il particolare della cuffia, bellissima! …ed ancora, l’espressione compiaciuta del parroco quando la riportammo in chiesa. L’otto settembre purtroppo mi ricorda la morte di mia madre, ma grazie a Lei ho scoperto questa ricorrenza: la nascita di Maria… Ci sarà qualcuno che ha le parole di quella canzone? Irma Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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