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Considerazioni sulle disposizioni cimiteriali

di Licia Grassucci
Cimitero. Foto di Gaia de Luca [1]

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Vorrei aggiungere delle considerazioni sull’articolo di Silverio Lamonica “Contenziosi… funerei” del 22 u.s..
Ringrazio dell’opportunità.

 

E’ proprio il caso di dire che il cittadino deve sostituirsi all’amministrazione inerte (sussidiarietà verticale, in termini giuridici) per rendere noto ciò che nell’ordinamento giuridico ormai non esiste più.

Infatti, se consultiamo il sito internet del Comune di Ponza, “servizi cimiteriali”, è ancora in evidenza la modifica dell’art. 48 del regolamento comunale di polizia mortuaria disposta con delibera del Consiglio comunale n. 17 del 22 maggio 2014 secondo cui le concessioni perpetue si intendono scadute…

Ma tale delibera è stata dichiarata illegittima con decreto del Presidente della Repubblica che solo grazie a Silverio Lamonica viene reso palese.

Si pone anzitutto un problema di certezza del diritto. Si fa apparire, invero, come vigente una norma poi annullata e qualche cittadino sprovveduto potrebbe erroneamente essere indotto a ritenere che le concessioni perpetue rilasciate a suo tempo per talune cappelle gentilizie effettivamente non esistono più.
Invece, è vero il contrario.
Le concessioni perpetue continuano ad essere valide ed efficaci, mentre è stata annullata la illegittima norma abrogativa.

Ma oltre a questo aspetto, di non poco conto, è bene che i ponzesi siano al corrente di quanto accade nel nostro territorio, specialmente in relazione a circostanze giuridiche che incidono sul patrimonio culturale e storico, oltre che affettivo della collettività.

Il cimitero è il depositario della storia dell’isola e dei suoi abitanti e va tutelato.
Se cancelliamo il nostro passato come possiamo guardare fiduciosi al futuro?
Il sentimento di appartenenza a questa terra è molto importante per non perdere la nostra identità.
Il timore è che se non ci riconosciamo più nei nostri valori e nelle nostre tradizioni, Ponza potrebbe diventare come Capri, una mera vetrina che fa bella mostra di sé e dei vip che la frequentano, ma non ha più un’anima.

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Immagine di copertina: il Cimitero di Ponza in una foto di Gaia De Luca