E’ nata da una foto inviata in Redazione da Cristina Vanarelli: “Alba a Palmyra”, una corrispondenza serrata con la signora che già abbiamo ospitato sul Sito – in un articolo con un’istantanea dai suoi ricordi d’infanzia a Ponza con il padre, l’artista Augusto Vanarelli (leggi qui).
Non capivamo il senso di quella foto, accompagnata solo dalla didascalia: “La citta’ di Palmira all’alba, attualmente nell’oscurita’ della barbarie”), tanto che le abbiamo scritto: “Lei è molto parca di parole, vero?”
Ma nei messaggi successivi tutto si è chiarito…
S. R.
È vero, sono parca di parole ma con quali parole che non siano già state dette o scritte si può descrivere tanto orrore? Ho cercato le parole senza trovarle perché si rimane attoniti di fronte a tanta violenza verso la cultura. Khaled al Asaad ha dato la vita per la sua Palmyra ed era già un eroe prima di essere ucciso per non averla voluto lasciare. Ma che cosa è stato fatto per evitare il suo sacrificio? Non si sapeva già che Palmyra era in possesso dell’Isis? Quanti eroi rimarranno sconosciuti?
Noi piangiamo il padre di Palmyra ucciso dall’Isis per aver gelosamente custodito un Patrimonio dell’Umanità e al tempo stesso permettiamo degli scempi nei nostri siti archeologici spesso fatiscenti e programmiamo “caroselli” al Colosseo. Quale cultura? Quali parole? Domani sarà tutto dimenticato.
Resterà qualche fotografia di ciò che non siamo riusciti a salvare, non solo dall’Isis ma anche da noi stessi.
Ostia antica (2014); foto di Cristina Vanarelli
Un tabellone a cura dell’Ispettorato dei Beni Archeologici, a Ponza, a segnalare la Cisterna della Parata, la più grande e importante dell’isola, non visitabile né accessibile e le cui condizioni sono a tutt’oggi ignote (leggi qui – foto e nota della Redazione)
Non a caso avevo inviato la foto di Palmyra. So da tempo che a Ponza ci sono molti reperti importanti. Lo scorso anno ho visitato la Cisterna recentemente aperta.
Il lavoro di ricerca dei sistemi idraulici romani di Ponza – sul sito digita: Impianti idraulici romani , nel riquadro “Cerca nel sito”, in Frontespizio (di Leonardo Lombardi, in 11 puntate!) – dovrebbe essere continuamente riproposto alla Sopraintendenza fin quando qualche cosa non si muova. Rappresenta una risorsa dell’isola di grande interesse archeologico e turistico. Provate a raccogliere delle firme. A Ponza d’estate passano tante persone, anche influenti.
Su Ponza è stato scritto molto ma raramente ho letto di questi vostri tesori nascosti. Ne avete mai parlato ai giornali?
Io non ho voce in capitolo. Mi interesso dell’opera di mio padre, del suo archivio, ecc.. e comunque dell’arte del ‘900.
Riguardo le foto di Chiaia di Luna non ne ho nessuna se non quella che vi ho inviato lo scorso anno, della spiaggia deserta in agosto. Ma ho un ricordo di quando mio padre, dopo una giornata al sole, prendeva il suo asciugamano e dopo averlo disteso all’imbocco del tunnel, si sdraiava all’ombra a leggere il giornale sulla corrente d’aria fredda che passava in quel punto e noi, io e mio fratello, lo imitavamo. Chi avanti, chi dietro di lui, stendevamo anche noi i nostri asciugamani al fresco. Da lì, il mare luminoso incorniciato dall’ombra della roccia appariva in tutta la sua bellezza e il fresco rigeneratore dopo tanto caldo ci preparava ai prossimi bagni nell’acqua cristallina di Chiaia di Luna. Ricordi indimenticabili.
Questo ricordo, apparentemente senza interesse, descrive la bellezza solitaria di una delle più belle spiagge di Ponza che negli anni ’60, in pieno agosto era deserta.
Mio fratello Adriano su un barca tirata sulla battigia; sullo sfondo una Chiaia di Luna deserta (metà anni ’60)
A. Vanarelli. Scorcio della discesa verso le pescherie. Titolo. “Ponza”. (1956)
Spero di venire a Ponza in settembre.
Cordiali saluti
Cristina Vanarelli
L’archeologo Khaled al Asaad 82 anni decapitato e vilipeso dall’IS
A seguire, una galleria di foto del sito archeologico di Palmyra, tratte da Wikipedia (ridimensionate), a cura della Redazione, quale modesto tributo alla memoria dell’archeologo Khaled al Asaad, universalmente considerato persona di grande cultura e curatore del sito e del Museo di Palmyra fino a i fatti recenti.
Alcune foto di Palmyra, per ricordare com’era…
Il Teatro romano di Palmyra
Palmyra. Tetrapylus
Giardini di Palmyra Archeological Museum. Reperti del periodo romano
Il Tempio di Baal Shamin (Il Signore del Cielo)
Il soffitto della nicchia nord del tempio
Il regno di Palmira alla sua massima estensione
A presto
Cristina Vanarelli
