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Memo 31. La Democrazia “corretta”

La Redazione
Warning! Hacker on-line [1]

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Mentre l’Europa e le sue istituzioni finanziarie stanno attraversando una fase estremamente complicata, mentre le navi che dovrebbero garantire il servizio per Ponza mostrano i segni del tempo e ci fanno sapere che nulla è garantito, mentre a Ponza malgrado tutte le buone intenzioni di “chi di dovere” gli autisti dei pullman vengono presi a mazzate perché “non sono in grado di fare il servizio”, mentre succede tutto questo e tanto altro ancora… apprendiamo che il sindaco di Ponza ha ottenuto un altro importante incarico: è diventato ‘amministratore’ della pagina facebook “Riprendiamoci Ponza”.

A Roma direbbero: “Stì c..zi?“.

Ma come? Che è successo?
Niente di che… roba da ‘Vanna Schiatta’.

“Riprendiamoci Ponza” era fino a poco tempo fa, tra le pagine facebook, una voce della nostra isola.
Trovavano ospitalità su questa pagina non solo plausi ma anche voci critiche nei confronti dell’attuale amministrazione; niente di più e niente di meno di quanto gira abitualmente in rete… chiacchiere di paese, con qualche scritto appena un po’ pepato di Silverio Tomeo o di Sang’ ‘i Retunne….

Eppure il sindaco di Ponza, tra le sue mille incombenze, ha trovato il tempo di acquisire questo nuovo spazio mediatico.

Il compito di chi comanda dovrebbe essere quello di favorire la dialettica e il confronto, offrendo spazi per arricchire di contenuti la politica amministrativa; non dovrebbe negare strutture pubbliche che appartengono alla collettività – come “Il Veliero” alla Chiesa di Le Forna – ad associazioni che rappresentano una parte della comunità, come il Comitato Samip (leggi qui [2]); dovrebbe invece auspicare il contributo dei suoi cittadini, soprattutto quelli critici e propositivi.

A Ponza non succede da parecchio tempo e questo non va bene.
Non solo, ma si ha l’impressione che a volte si scambi il virtuale con la realtà… e di nuovo non va bene!