di Biagio Vitiello
Sono veramente dispiaciuto che questa estate non si faccia quella bella e interessante manifestazione eno-gastronomica che è stata per due anni “Ponza in Tavola”.
Per non perdere le buone tradizioni ponzesi di una volta propongo alcune immagini de “gli amici di Pallone”, un gruppo numeroso (di cui io faccio parte) che la domenica frequenta “la tenuta” di Salvatore Rispoli alla Piana dell’Incenso (estrema punta nord di Ponza).
In questo luogo incantevole, ognuno di noi svolge qualche lavoro… A seconda delle stagioni, c’è chi sarchia le cicerchie o le lenticchie, chi raccoglie i carciofi o le fave, chi fa l’erba per i conigli e poi… c’è anche chi cucina i prodotti della “nostra madre terra”.
In questo luogo si mangiano e si bevono solo prodotti naturali-biologici, prodotti “della casa Rispoli”, immersi in una natura e in un paesaggio che le fotografie non descrivono appieno: mancano gli odori e l’atmosfera.
Una delle specialità culinarie è il coniglio, allevato con le sole erbe; delle altre sono la soppressata e le salcicce fatte dal maiale allevato allo stato naturale; e poi c’è un buon vino nero, aromatico e privo di conservanti che non ha nulla da invidiare ai migliori vini ‘commerciali’.
In poche parole, volevamo far conoscere i prodotti eno-gastronomici di Piana Incenso (fornesi al 100 %) e l’ambiente in cui nascono…
Luigi Rispoli detto Burrasca, fratello di “Pallone” e cuoco della compagnia
La manutenzione della vite e delle parracine
Al lavoro sulle ‘catene’
‘Piantine’ a inizio primavera
Terreno ‘a parracine’ recuperato alle coltivazioni
Panorama verso il Porto
Salvatore Rispoli detto “Pallone”, con la soppressata di sua produzione
Calicothome spinosa. Arthemisia absinthum e agave
Calicothome spinosa. Particolare
Oxalis acetosella
Erbe selvatiche: si riconoscono il gladiolo dei campi (Gladiolus italicus), la cipolla selvatica (Allium spp.) e ’a prudeca (Inula viscosa)
Due Serapias (Orchidaceae)
Salvatore “Pallone” con la nipotina sull’asinello

luigiaprea
5 Giugno 2015 at 23:00
Caro Biagio,
leggo il tuo articolo e prendo visione dello spettacolo di Punta Incenso che ha risvegliato in me il ricordo di quando ero ragazzo; mi recavo colà con i nonni e i genitori per la raccolta delle lenticchie, che bei tempi! Le lenticchie di Ponza, allora, erano le leguminose più apprezzate sulla terraferma! Non solo, ma tutta la pianura era coltivata nella maniera più disparata, dai piselli alle fave e quant’altro. Ricordo che lassù arrivavano centinaia di cesti d’uva dalle “Grottelle” (livello mare), da cui veniva ricavato lo spumante omonimo. E’ un ricordo del passato. Ciao.