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L’inno a Santa Domitilla, parole e musica d’u Parecchiane

di Tonino Esposito

 

Gent. Redazione,
grazie per avermi comunicato che il mio ultimo articolo su ’u Parecchiane – leggi e ascolta qui [1] – è stato apprezzato. Mi fa piacere perché ieri sentendomi con Franco Schiano, cui ho fatto le condoglianze per la madre, abbiamo parlato anche de “L’aiuola  è mia” e l’ho ringraziato per aver integrato con notizie che io non ricordavo bene, il significato profondo della lirica, riferita al periodo bellico.
Così siamo finiti a parlare di altri brani d’ u parecchiane che poco o niente si ricordano e si è parlato dell’inno a Santa Domitilla composto anch’esso da don Luigi, parole e musica.
Gli ho raccontato che le parole e il motivo alla spicciola l’ho raccolto una decina di anni fa nel periodo dopo l’Immacolata: stavamo in chiesa per le prove e c’era la signora Adele (Adele ’i Rosa ’i Santella) la quale ci parlò dell’inno di Santa Domitilla che ’u parecchiane aveva composto e che da tanti anni non veniva più cantato e suonato. Cosi piano piano ci dettò le parole che scrivemmo, Luigi Ambrosino e io, e ci cantò il motivetto che mi appuntai e poi tradussi in musica. Dopo averlo sistemato, tornando a Ponza, diedi lo spartito a Giovannino Conte, l’organista della chiesa S.S. Trinità, e così ora si canta di nuovo alla festa della Santa, se Giovannino non è occupato con il lavoro.

Io poi sono riuscito pian piano a cantarlo e mi sembra venuto discretamente e così Franco ieri invogliandomi mi ha detto: – E allora faccelo sentire, quest’inno, anche se questa volta non lo canta ’u parecchiano.

Questo è il motivo, in file mp3, con le parole che ho avuto dalla signora Adele:

https://www.ponzaracconta.it/wp-content/uploads/2015/05/Inno-a-Santa-Domitilla.mp3 [2]

 

Inno a Santa Domitilla

O Domitilla amabile, vergin da Dio diletta

Ponza da te s’aspetta protezione ognor.

La prima tra le vergini prudenti allor tu fosti

quando spregiando impavida di tua magione i fasti. (due volte)

    In quella grotta squallida accanto alla marina,

    pieno è il tuo cuore e l’anima di carità divina;

    poiché gli amanti teneri e il mondo abbandonasti

    del celeste talamo le gioie desiasti. (due volte)

 

Le vergini ti cantano: rosa bianca odorosa!

Il popolo “sua martire” t’acclama, o rossa rosa!

Per te i fanciulli intrecciano i gigli in pie ghirlande

e sull’altar le pongono, segno d’immenso amore! (due volte)

Saints_Domitilla,_Nereus_and_Achilleus [3]
Note

Per una breve monografia di Ernesto Prudente su Flavia Domitilla (la nostra Santa Domitilla) sul sito, leggi qui il primo [4] dei tre articoli; quindi segui i link per i successivi.

Immagine di copertina – Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio: Santa Domitilla e i santi Nereo e Achilleo, (dipinto del 1598-1599 ca), Roma, Chiesa dei Santi Nereo e Achilleo.
S. Domitilla subì martirio a Ponza, tra il 95-100 d.C. Venerata dalla chiesa cattolica come ‘vergine e martire’; la ricorrenza cade il 7 maggio. Viene rappresentata come una giovane nelle vesti di nobile con una corona e un ramo di palma e, talvolta, un libro; generalmente affiancata dai santi Nereo e Achilleo (Notizie sintetizzate da Wikipedia).