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Elogio del “Fuori tema”
Silverio e io siamo amici fin da bambini, ma nei quarant’anni circa nei quali ci siamo (quasi) persi di vista, pur se con occasionali attestazioni di affetto e di stima reciproca, ci siamo differenziati per diversi aspetti. Sullo specifico del “fuori tema” posso dire che dagli anni in cui è stata stilata la famosa e fortunata epigrafe (non la traccia di un tema!) – “prima che il tempo cancelli le tracce… ecc. – il sito si è evoluto e arricchito – non più e non solo “memorie & ricordi” – ad includere una “varia umanità”, in cerchi sempre più ampi. Per fare qualche esempio… i naufragi dei migranti nel Mediterraneo, o le modalità di funzionamento dei dissalatori, o i viaggi… vicini, più distanti o lontanissimi dall’isola… ‘ci azzeccano’ o no con Ponza? A volte – come per “le notti delle stelle”, argomento rigorosamente ponzese all’inizio – è accaduto che le narrazioni successive si siano arricchite, cammin facendo, dei miti inerenti; o più in generale che un tema qualunque abbia creato associazioni e assonanze nei Lettori / Redattori / Contributori del sito, e che da una storia ne siano derivate altre, anche molto distanti. Abbiamo poi coltivato – nel sito e nella vita – il senso di meraviglia che coglie quando si cerca una cosa e se ne trova un’altra, forse diversa e migliore: nel linguaggio degli astrofisici si chiama “serendipità”, ma nasce dall’intuizione di uno scrittore curioso (leggi qui). In questi anni – quattro e passa, nei quali abbiamo lavorato al sito – qualcosa abbiamo imparato lungo la strada; ci siamo addestrati alle variazioni (in senso musicale) e alle deviazioni (detours), traendone quasi sempre piacere: a scrivere e a leggere. Per esempio, agli inizi abbiamo seguito Lino Catello Pagano nei suoi viaggi in Libia, o a Mostar o in Iraq (…e che ci azzeccavano?) ma era un ponzese che raccontava, aveva “Ponza nel cuore” e il suo era un modo di guardare che ci coinvolgeva tutti (leggi qui); così come è stato per Domenico Musco e con gli altri che hanno raccontato i loro viaggi “lontano da Ponza”… Silverio, parli della scuola… Certo, la scuola insegna ‘la norma’ e a stare ‘nelle righe’, ma poi comincia la vita e sono le sue infinite variazioni che hanno dato un senso ai nostri anni e al tempo che è passato: anche per il futuro, non ce ne vogliamo negare nessuna! 2 commenti per Elogio del “Fuori tema”Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Perfettamente d’accordo con Sandro. I “fuori tema”, per me, sono slanci lirici, poesia, che esula troppo dal burocratismo di ogni traccia.
Elogio dell’Elogio del “fuori tema”
Non poteva esserci una sola risposta ai commenti del mio “Fuori tema” e dell’“Elogio del fuori tema” di Sandro Russo.
Eccomi a dissertare di questo argomento, fonte di vivaci commenti.
Basta mettersi d’accordo sul significato delle parole – “meretriculae”, piccole donne di malaffare, come le chiamava Cicerone o “idola fori”, idoli del foro, come sentenziava Francesco Bacone –
Se dunque il fine di “Ponzaracconta” non è più il solo raccontare, possa la sua epigrafe diventare: “Ponzaincontra”.
In questa maniera nessun argomento potrà burocraticamente essere identificabile con un fiscale e secchione “fuori tema”, essendo il “fuori tema” il vero “tema”: l’incontro.
Nei quarant’anni di solitudine e di lontananza, Sandro e io ci siamo spesso incontrati di persona a Ponza in occasione della festa di S. Silverio ed io gli proponevo sempre la stessa frase: “Ciò che la vita divide, S. Silverio unisce”, frase che non gli dispiaceva e che mi ha ripetuto in più occasioni, con affetto.
S. Silverio, come si sa, viene però una volta l’anno. Poi è arrivata “Ponzaracconta”, disponibile per 365 giorni l’anno (366 negli anni bisestili).
E così, la mia frase di allora diventa: “Ciò che la vita divide, Ponzaracconta unisce”. Tutti.
Ponzesi e non.
Con affetto e stima
Silverio Guarino