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Si fa presto a dire ‘parracine’

di Domenico Musco
Parracine pugliesi.6 [1]

 

Non sono un esperto di parracine ma avere un po’ più d’informazioni su questo tipo di muro prima che se ne perda la memoria può essere interessante.
Chi ha notizie per arricchire questo argomento si faccia pure avanti! La mia esperienza personale è stata per anni molto disastrosa: il più delle volte le parracine mi sono crollate e ho dovute rifarle; ad ogni passaggio mi sono arricchito di nuovi particolari per migliorarle.

Rimane sempre come esempio la parracina fatta da Adalgiso Coppa. Un giorno mentre andavo al Semaforo me ne fece notare una – da lui costruita – che era lunga più di trenta metri e alta quattro metri, a doppia faccia e senza malta cementizia a tenere insieme le pietre! Un’opera eccezionale che è tuttora in bella vista sulla strada che va al Semaforo dopo il bivio degli Scotti.

Di opere murarie come quella di Adalgiso a Ponza ce ne sono tante, alcune ancora più belle e ogni volta che ne vedo una rimango incantato per la maestria dei nostri avi. Più ne vedi di parracine più capisci la differenza e la bravura di chi le ha fatte. Per fare qualche esempio molto semplice: alle Forna sullo Schiavone dove sta la cava di pietre ci sono tantissime parracine a doppia faccia, costruite per proteggere le viti all’interno dalla forza del vento: sono costruite con pietre tipo parallelepipedi a base quadrata, esagonale e anche ottagonale, più o meno con pietre tutte uniformi con al centro un pietrame piccolo da riempimento tra i due muretti a secco. E’ possibile camminare su queste parracine senza che crollino e senza un minimo cedimento, una esperienza che consiglio a chiunque (per le parracine dello Schiavone, leggi qui [2]).

Sempre in quella zona si trovano alcune parracine sulle pareti delle quali si trovano conficcati dei parallelepipedi lunghi circa un metro, una sorta di frecce, che servono come scala per andare alla “catena” superiore!

Struttura-parracina sopra lo Schiavone [3]

Particolare-pietre.1 [4]

Particolare-delle-pietre.2 [5]

In Puglia, nella zona dei ‘trulli’, le parracine sono simili a quelle ponzesi; la differenza sta nel fatto che loro mettono in alto le pietre più grosse che funzionano da assestamento o chiave di volta del tutto; noi invece mettiamo le pietre grosse sotto e man mano che saliamo in altezza le pietre divengono sempre più piccole.
Andando verso il Fieno si nota che le parracine sono fatte in prevalenza in tufo bianco, ricavato in parte dalla cava e in parte dallo scavo delle cantine e dai pozzi, meglio conosciute a Ponza come piscine.
In tante zone di Ponza si vedono parracine fatte sempre di pietre di tufo bianco taglimm’ (perché si taglia facilmente con il piccone): si trovano in genere vicino ad abitazioni o “piscine” e sono quanto resta dello scavo della costruzione perché tutto viene riciclato e non si butta niente.

Parracine e catene copia [6]

Parracine e catene al Fieno

Infilati e incastrati tra le pietre delle parracine si trova tanto materiale interessante: pezzi di coccio pesto di epoca romana, pezzi di marmo e tanto altro, tutto proveniente da un’epoca passata. Con un minimo di preparazione archeologica si deduce facilmente cosa ci poteva essere in passato in quella zona, è quello che fanno gli archeologi per trovare tracce prima di iniziare uno scavo.
Altre parracine al Fieno sono fatte come in tanti posti a Ponza di pietre di breccia tonde che sono state prese dalle spiagge e portate a dorso di somaro o a spalla fino a destinazione. Uno sforzo immane!

La parracina sembra a un occhio inesperto una pietra sopra l’altra con dietro della terra da contenere; anch’io all’inizio credevo fosse molto semplice farle ma dopo tanti crolli mi sono dovuto ricredere.
Anche quando cominciai a usare la malta cementizia per farle più forti, legando pietra su pietra, il risultato non cambiò, anzi con il cemento è stato ancora più disastroso! Tutto crollò alla prima pioggia! Infatti nella parracina a secco l’acqua in eccesso fuoriesce tra le varie pietre rispetto a quella cementata che fa parete unica e prima la gonfia e poi la fa cadere inesorabilmente.

Per fare una parracina occorrono innanzitutto tante pietre e poi ancora una quantità enorme di piccole pietre che devono essere messe dietro a mo’ di vespaio, che serve per il drenaggio dell’acqua; infine ogni pietra deve poggiare perfettamente sulle due pietre inferiori per creare un appoggio uniforme e sovrapponendole bisogna incastrarle, mantenendo sul davanti la faccia bella; infine bisogna lasciare tanti vuoti (buchi) a distanze stabilite per far defluire l’acqua delle piogge. Il tutto con una inclinazione verso l’interno stabilita sempre dall’esperienza: detto così sembra facile ma credo sia una delle cose più difficili da fare. Salvo poche persone che ancora hanno memoria della tecnica costruttiva delle parracine per il resto la quasi totalità delle persone si è dimenticata di come si fanno!

La sistemazione dei buchi nelle parracine ha dei parametri ben precisi; per sommi capi il ragionamento è questo: se vi è poca terra da contenere e a monte non c’è un grosso bacino di sovrapposizione di terra i buchi vanno lasciati solo nella parte alta. Se invece vi è tanto terreno a monte, i buchi si fanno anche nella parte bassa. Per fare un esempio: in una parracina che si trova sulla cima del Monte Guardia i buchi vanno lasciati solo nella parte alta della parracina; se invece la stessa viene fatta alla base del monte, i buchi vanno lasciati anche nella parte bassa perché il bacino di terra che c’è a monte in caso di pioggia moltiplica la quantità d acqua che gravita sulla parracina.
Grazie alla tecnica delle parracine si è potuta sviluppare l’agricoltura su un terreno poco pianeggiante come quello di Ponza.
Se si presta attenzione le parracine poste lungo la dorsale delle collinette hanno sempre delle pendenze ben precise che servivano a convogliare l’acqua in appositi canali che formavano specifiche vie d’acqua per evitare smottamenti e crolli. Grande opere di ingegneria idrogeologica !

Anche questo è un grande patrimonio della nostra isola; speriamo che resti tale e se ne riconosca il merito ai ponzesi…

Parracine pugliesi.1 [7]

Parracine pugliesi.2 [8]

Parracine pugliesi.3 [9]

Parracine pugliesi.4 [10]

Parracine pugliesi.5 [11]

Una serie di foto che mostrano le caratteristiche costruttive delle parracine pugliesi, nella zona del ‘trulli’