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Domenica ragù. (10). Epicrisi a destra e a sinistra
Difficile trovare un filo conduttore che leghi gli argomenti diversi apparsi questa settimana sul sito. La prima sensazione è che ci sia una sorta di schizofrenia tra un materiale di carattere più ‘leggero’ (anche se il termine è certamente riduttivo) e un altro legato alla ‘brutalità’ della cronaca. Interessante e ricca di promesse la conferenza sui tesori del mare di Gaeta che il professor Adriano Madonna terrà il 19 marzo. Cambiamo del tutto registro per parlare dei due argomenti di cronaca che hanno tenuto banco questa settimana. L’altro argomento che ha dominato la stampa locale, i cui diversi articoli sono stati doverosamente riportati sul sito, è stato il rinvio a giudizio di sindaco, vicesindaco e manager della Sep per la centrale elettrica di Giancos. La decisione del Tribunale con il rinvio a novembre, le dichiarazioni spontanee del sindaco: tutta la storia fa discutere e continuerà a far discutere. Su questi due filoni vola, ma non sorvola, lo scritto di Franco De Luca intitolato “Isola sola”. Il titolo apparentemente è poetico ma nelle parole dell’autore c’è insieme al sentimento d’amore per la propria isola, la rabbia e l’accusa per chi si mostra abbacinato “da sogni di porti” o altro, ma resta poi indifferente di fronte allo squallore di una piazza vuota (altro che agorà) dove non c’è più neanche il sorriso di un bambino. Franco, con noi del resto, ricorda certo con rimpianto la “’a uagliunera” che correva e giocava sotto l’orologio del Comune. Ma bisogna essere realisti: tra tv, videogiochi, playstation, tablet e altri ritrovati della tecnologia, quale bambino si sogna più di mettere il naso fuori casa? A Ponza come e più che altrove. Uno degli ultimi interventi della settimana arriva dal Comitato Rinascita per Ponza, che propone una sintesi e delle osservazioni sui contenuti di “Natura 2000” in materia di ZSC, le zone speciali di conservazione, richiamando l’attenzione sulle peculiarità della nostra isola in materia di agricoltura e soprattutto di offerta nautica balneare. Le “disposizioni” calate dall’alto non piacciono e non servono – afferma il Comitato -: servono corsi di studio teorico-pratici, bisogna finanziare progetti. Questo “richiamo” si inserisce appieno nel clima di primavera-estate ormai alle porte, e precede di poche ore una lettera aperta dello stesso Comitato al sindaco di Ponza sull’economia turistica nautica balneare: in essa Rinascita per Ponza mette in luce le difficoltà in cui si dibattono soprattutto i noleggiatori di Cala Feola, e sollecita al più presto un incontro al riguardo. Intanto una nuova polemica si affaccia sul sito, prendendo le mosse da un articolo di Biagio Vitiello che mette sotto la lente di ingrandimento “gli esperti botanici comunali”. Il pezzo fa riferimento alla recente piantumazione di alberi di olivo e non solo, a Sant’Antonio e sulla banchina. A essere messi in discussione sono sia l’affido a una ditta senza alcuna gara, sia la scelta delle specie piantate, non adatte all’habitat di Ponza. Proprio ora che gli alberi di olivo sono pieni di malattie e nel resto d’Italia purtroppo li stanno tagliando, noi li importiamo a Ponza. Ci illudiamo davvero che la nostra possa essere “un’isola felice”? Non ci piace autocitarci, quindi sfiorerò appena il Memo n. 20 intitolato “I ragli dell’Asinistra”: pare che qualcuno ci abbia definito così su Facebook. Che immagino vorrebbe dire in maniera “spiritosa” che noi di Ponza Racconta siamo “Asini di sinistra”: siamo stati anche definiti comunisti. Il che mi sembra una colpa al pari dell’essere chiamati fascisti, democristiani, verdi, forzisti, berlusconiani, radicali e via dicendo. Però, a rifletterci bene, forse questo qualcuno ha ragione. Lì per lì non le avevo dato peso. Poi ho riflettuto: da bambini Sandro Russo e io (ebbene sì, abbiamo avuto la fortuna di ritrovarci insieme, estate dopo estate, a Ponza) siamo stati giocatori incalliti di Monòpoli. Sarà stato quel gioco a ‘rovinarci’? Degli altri amici redattori non so. Nel frattempo è arrivato anche il Memo n. 21 con il fumetto di Mafalda che si riferisce a una reale emergenza: sulle spiagge (quali?!) ponzesi la prossima estate, come del resto l’estate scorsa, sarà più facile trovare un bagno, nel senso di wc, che poter fare un bagno. E purtroppo non c’è niente da ridere. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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