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Zannone: Schiano aggiunge…di Franco Schiano . Per prima cosa non posso che ringraziare Vincenzo Ambrosino per aver messo in fila i fatti della querelle tra me e il Sindaco, che in questi giorni ha occupato la scena della comunicazione locale, purtroppo anche con delle sgradevoli cadute di stile, ancorchè non mie.
2. Con il Protocollo del 28.7.2011, i ponzesi, avrebbero assunto la gestione economica dell’isola (Collegamenti, corso per guide, visite guidate, tabellazione, sentieri, campi boe, gestione punto ristoro e casa di caccia: tutto a cooperative e/o associazioni di ponzesi) e in più il Parco avrebbe pagato oltre agli affitti arretrati anche un nuovo canone (da definirsi) per i successivi anni. Cosa di cui Vigorelli non parla affatto. La casa di caccia avrebbe beneficiato subito di lavori per 55 mila euro a spese del Parco.Per i successivi lavori – il cui progetto di fattibilità era stato già realizzato a spese dello stesso – si sarebbe attinto a Fondi Europei per l’Ambiente. Zannone sarebbe rimasta in mano ai ponzesi – come era volontà della famiglia Borbone quando con legge 1 maggio 1816 la diedero in, con il diritto quindi per tutti i cittadini di potervi esercitare gli usi civici. 3. I risultati raggiunti con il protocollo sarebbero stati superiori ai proclami del Sindaco attuale. Infatti la sua visione ultraliberista-berlusconiana immagina che i lavori della villa possano – “con le modalità del project financing” essere fatti da privati. Privati non certo ponzesi. Quindi riprenderci Zannone per ridare la villa a privati non ponzesi? Vogliamo metterci nuovi Casati? Spero di aver capito male! Mi auguro che i miei nipoti di sangue ponzese possano godere la piena disponibilità di tutta Zannone così come nel 1816 i miei antenati l’ebbero dal loro sovrano.
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