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Zannone, tra fascinoso passato e incerto futuro (2)

di Vincenzo (Enzo) Di Fazio

Zannone con sullo sfondo Palmarola [1]

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per la prima parte (leggi qui [2])


La gestione di Zannone risente nei primi anni della mancanza di una normativa precisa.
Il Parco, pur essendo stato istituito nel 1934,  subentra di fatto al Corpo Forestale dello Stato solo a partire dal 2007, anno in cui nasce l’Ente Gestore con un Consiglio Direttivo ed un Presidente eletto al suo interno.

E’ la legge quadro n° 394 del 1991 a dettare, in attuazione degli articoli 9 e 32 della Costituzione, i principi fondamentali per l’istituzione e la gestione delle aree naturali protette.
E lo strumento previsto da tale legge per tutelare i valori naturali ed ambientali nonché storici, culturali, antropologici tradizionali del territorio dei parchi nazionali è il “Piano del Parco”.

Il Parco Nazionale del Circeo  ne ha uno che è ancora in corso di definizione visto che è continuamente interessato da modifiche, discussioni ed integrazioni. L’ultimo intervento risale al 27 aprile 2012.
Allo stato attuale il documento più avanzato è uno “Schema di Piano del Parco” che difetta ancora della Valutazione Ambientale Strategica tuttora bloccata in Regione. Ma come vedremo lo sblocco di questa situazione  è uno dei primi impegni assunti dal Presidente del neo nominato Consiglio Direttivo.

Una parte molto interessante del Piano, su cui ci soffermeremo in seguito per le implicazioni che ha su Zannone, è quella relativa agli Indirizzi ed alle Azioni per la tutela del territorio ricadente nella competenza del Parco.

Negli anni immediatamente successivi all’ingresso di Zannone nel Parco, i rapporti tra l’Ente ed il Comune di Ponza sono tesi a stabilire soprattutto come gestire e utilizzare la “Casa del Guardiano”, l’immobile di proprietà del comune sito in prossimità dei ruderi del monastero benedettino.

Zannone Le mura del Convento di Zannone e la Casa del Guardiano.  Sfondo Ponza e Palmarola [3]

C’è una Deliberazione del Consiglio Direttivo molto importante, la numero 51 del 20 dicembre 2010 (Cfr. file pdf  all. n°2) avente per oggetto: Isola di Zannone (D.M. 23.1.1979). Protocollo di Intesa con il Comune di Ponza per la gestione delle attività istituzionali dell’Ente Parco sull’Isola, che mette un punto fermo (o tenta di metterlo) sui rapporti tra l’Ente Parco e il Comune di Ponza. Da questa deliberazione si evince, tra l’altro, che l’Ente è tenuto a corrispondere al Comune un fitto per l’isola e per gli immobili in essa compresi e che tale fitto viene via via adeguato negli anni (atti vari, datati 17/10/1986, 7/10/1993, 17/4/1997).

La Deliberazione, pubblicata all’albo pretorio dell’Ente il 30/06/2011, è corposa ed impegnativa in quanto anticipa un “Protocollo d’Intesa” che, come parte integrante, ha per oggetto un programma di attività rivolte allo sviluppo eco-sostenibile e alla fruibilità dell’isola nel rispetto dei vincoli paesaggistici e di tutela previsti dal piano del Parco.

E’ interessante, a questo punto, richiamare quali sono gli indirizzi e le azioni previste per la conservazione dell’isola, così come li riporta lo schema di piano del parco elaborato nel dicembre 2010 (indirizzi confermati nell’edizione del novembre 2011 e tuttora vigenti).
Al capitolo 5 avente per oggetto “Indirizzi ed Azioni per la conservazione dell’isola di Zannone (Sito di Interesse Comunitario IT 6040020)”

leggiamo:

Prioritario è definire la situazione contrattuale per la quale attualmente Parco e Comune gestiscono l’isola, a valle però di un preciso programma di interventi che deve riguardare il recupero degli immobili di elevato interesse e pregio esistenti (complesso del Faro e complesso della Villa e del Monastero), con recupero strutturale di almeno parte di essi immediatamente e di tutti nel tempo, per sviluppare attività turistiche naturalistiche controllate che permettano una reale fruizione dell’isola (e indirettamente un controllo del bracconaggio). Anche importante e prioritario è mantenere un costante monitoraggio scientifico dello stato di conservazione dell’isola.”

Si continua con la enunciazione di principi e linee di condotta per il monitoraggio scientifico della biodiversità e il controllo della popolazione di mufloni.

Zannone l'euforbia

Zannone esemplare di muflone maschio [4]

Zannone pianta di cisto [5]

Zannone i mufloni [6]

E a seguire, per rendere operativi quei principi, si va nello specifico di un protocollo d’intesa che bisogna formalizzare con il Comune con riferimenti alle attività turistico-ricettive di elevata qualità; ad un progetto di interpretazione ambientale; al miglioramento della sicurezza e dell’accoglienza sull’isola; al coinvolgimento dei residenti di Ponza in opportunità occupazionali; al rafforzamento della presenza del Corpo Forestale dello Stato (CFS); alla realizzazione di una foresteria permanente del parco per i ricercatori e il personale di servizio; all’istituzione del servizio nautico del parco.
Per il dettaglio rimandiamo il lettore alle pagine 25-28 dell’allegato n. 3 in formato pdf

Qui preme sottolineare ciò che viene affermato sui possibili interventi che riguardano ‘la Casa del Guardiano’ e ‘l’approdo’, strutture focali per la gestione e la fruibilità dell’isola nel rispetto della salvaguardia dell’ambiente e delle norme di tutela che discendono dall’essere Zannone un sito di interesse comunitario.
Zannone il varo [7]

Ebbene, per quanto riguarda la Casa del Guardiano non ci sono dubbi. Si parla di restauro al fine di realizzare un “rifugio marino”, regolamentato ma aperto al pubblico, coinvolgendo nella gestione strutture professionali locali ed il volontariato, una struttura museale e una foresteria permanente per il personale del parco e i ricercatori interessati all’inanellamento degli uccelli, all’attività di biologia marina, alla didattica, ecc.

Per quanto riguarda l’approdo, allo scopo di aumentarne la sicurezza si fa riferimento alla posa di un pontile stagionale – galleggiante, a basso impatto – all’attracco del Varo.
Quindi nulla di invasivo e di speculativo secondo l’Ente Parco anche se, come vedremo l’idea degli approdi preoccupa gli ambientalisti e spinge, nel 2011,  il senatore del Pd Raffaele Ranucci a presentare un’interrogazione parlamentare (art. Corriere della Sera del 19/6/2011 –all. n° 4)

Ritornando alla delibera n. 51 queste linee guida sono nella stessa richiamate allo scopo di rafforzarne la portata ed i principi.

Il protocollo d’intesa, che ne faceva parte, stilato in 5 punti (Cfr. file pdf  all. n°2), è sperimentale, tant’è che prevede la durata di un anno dal giorno di sottoscrizione, allo scopo di valutarne i risultati.

Il protocollo viene annunciato anche dal nostro sito il 28 maggio 2011 (leggi qui [8]) grazie ad un intervento di Vincenzo Ambrosino.

Se ne occupa anche la stampa con il Corriere della Sera il 14/07/2011 (articolo in file pdf all. n°5) che fa visita a Zannone assieme al Presidente Benedetto in un viaggio che ha per scopo quello di esporre l’idea “rassicurante” di rilancio dell’isola-parco. L’articolista evidenzia, però, anche questa volta le preoccupazioni di coloro che vedono nel miglioramento delle condizioni di approdo un rischio per il delicato equilibrio dell’isola a causa dell’aumento dei visitatori.

Zannone con lo scoglio del monaco [9]
Il protocollo sarà firmato il 28 luglio 2011 tra il sindaco di Ponza Pompeo Porzio ed il Presidente del parco Gaetano Benedetto e presentato pubblicamente il 30 luglio in una conferenza stampa a Borgo di Fogliano a Latina.
Grandi speranze per Zannone discendono dalla lettura di quell’intesa, ma considerando come stanno le cose oggi evidentemente nulla di concreto è avvenuto.

Cosa ne è stata di quella delibera non è dato di sapere. Eppure non c’erano solo buoni intendimenti ma anche danaro che, in base all’accordo, viene impegnato per essere liquidato entro il 30 giugno 2011.
Parliamo di 43.383,37 euro per fitti arretrati cui si aggiunge uno stanziamento di 55.539,21 euro a valere sul bilancio di previsione del parco da destinare alla manutenzione ordinaria e/o al restauro della Casa del Guardiano, nonché a tanti altri interventi tra cui anche un corso di formazione specifico nel campo del turismo sostenibile, indirizzato a giovani residenti nel Comune di Ponza.
Quel danaro è stato liquidato? Non lo sappiamo.

Sappiamo che nell’autunno del 2011 si apre la crisi al comune di Ponza con le note vicende giudiziarie che interesseranno il sindaco Porzio e parte della Giunta.

L’isola viene commissariata ed arriviamo all’insediamento del nuovo sindaco nel maggio 2012.

 

[Zannone, tra fascinoso passato e incerto futuro (2) – continua]

– allegato n° 2  Del_CD_N_51_del_20_12_2010_IsolaZannoneProtIntesaPonza_pubbl_il_30_06_2011 [10]
– allegato n° 3  Relazione Tomo 3 Indirizzi ed Azioni All_Del_CD_43_del_22_12_2011 [11]
– allegato n° 4  Articolo corriere della Sera del 19 giugno 2011 [12]
– allegato n° 5  Articolo del Corriere della Sera del 14 luglio 2011 [13]