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Il palinsesto di Cala dell’Acqua

di Giuseppe Mazzella

 

Il porto turistico che si intende realizzare a Le Forna da parte di società private, a Cala dell’Acqua, ha in questi giorni gli onori della cronaca ed ha suscitato un ampio dibattito tra i cittadini, anche se spesso a mezza voce.

Tre essenzialmente i filoni e i desideri su cui si stanno confrontando gli isolani. Al primo appartiene chi è contrario alla sua realizzazione, temendo un riflesso negativo sulle attività di Ponza-porto.
Al secondo si aggrega chi vuole il porto ad ogni costo, comunque sia fatto.
Al terzo, porto sì, ma con alcune diversificazioni. Questo terzo filone ha molte sfumature sia sulla distribuzione tra posti barca a privati e isolani, sia sulle opere da realizzare a terra a supporto delle attività collegate.

Tutte e due le società sembrano interessate a costruirlo con una cubatura minima a terra, limitandosi alla realizzazione delle sole strutture di supporto.

La Conferenza di Servizi che si terrà in Regione il prossimo 14 aprile permetterà di saperne di più. Non è inutile però sottolineare qualche specificità della Cala oggetto del costruendo approdo.

La zona dell'approdo della Miniera vista dal mare . Foto 2011 [1]

Vista dal mare, la zona dell’antico approdo della Miniera

Tutta la baia è sede di una complessa struttura sotterranea dell’antico acquedotto romano, la cui sorgente ha funzionato fino ai primi anni sessanta del secolo scorso, quando moltissime famiglie della frazione vi si recavano ad attingere acqua.
Io stesso, da bambino, mi ci recavo con il mio bottiglione assieme a decine di ragazzi nei pomeriggi della domenica. Una festa! Andavamo alla fontana che negli anni trenta era ancora abbellita da un fregio bronzeo che l’archeologo Amedeo Maiuri recuperò e portò al Museo Nazionale Archeologico di Napoli, dove tuttora si trova. Sarebbe bello poterne far fare una copia e riposizionarla, per accrescere il fascino della zona e creare un altro luogo da visitare. Assieme, ovviamente, alla possibilità di ripercorrere i lunghi cunicoli che si inoltrano nella collina soprastante.

La zona dell'imbocco dell'acquedotto con un manufatto difensivo di epoca bellica [2]

La zona dell’imbocco dell’acquedotto con un manufatto difensivo di epoca bellica

Tutto il territorio ex-Samip, oggi di proprietà del Comune di Ponza, è interessata da gallerie scavate dai minatori, in cui si trovano ancora vagoni e forse anche una piccola locomotiva, con cui il materiale, la bianca bentonite appena estratta, veniva portata e stoccata all’aperto prima di essere caricata sulle navi che l’avrebbero portata in ogni parte del mondo.

Un’altra peculiarità è costituita da un piccolo laghetto, oggi completamente interrato, che fu oggetto di uno studio di fattibilità già nel 2010 da parte dell’architetto Rodolfo Violo, da cui si desume che l’ecosistema e la complessità di questo territorio necessitano di un’attenzione particolare.

Laghetto zona Miniera [3]

Il laghetto, 0ra interrato, alle spalle delle strutture per lo stoccaggio e l’imbarco del materiale della Miniera

Tutto questo per dire che il porto, al di là di come si intenderà realizzarlo, va pensato in armonia con le antiche e recenti testimonianze storiche ed archeologiche.
Tutta la zona, infatti, appare come un palinsesto, del quale bisognerà preservare con la massima cura i vari strati e le diverse realtà che si sono avvicendate nel tempo.

Se il porto borbonico di Ponza, dopo oltre due secoli dalla sua costruzione, sprigiona ancora il suo fascino, è perché ha saputo modellarsi sull’antico approdo romano, utilizzando ampiamente gli antichi spazi, anzi esaltandoli.
Ancora oggi, infatti, attraverso i magazzini che sono a livello della banchina, è possibile entrare in profondità in ampi vani scavati dagli antichi nel cuore della collina su cui poggiano le strutture portuali.

Ricchezze, tutte queste, che inserite nelle nuove strutture del porto di Cala dell’Acqua, non potranno che migliorare la fruibilità isolana e turistica, preservando nel tempo memoria del nostro passato.

Vista dal mare della Punta e del forte Papa [4]

Vista dal mare della punta e del forte Papa