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Il futuro di Le Forna in una sera…

di Sandro Vitiello

 

Pomeriggio ricco oggi sulla nostra isola almeno dal punto di vista della comunicazione politica e amministrativa.
L’occasione è stata fornita dall’inaugurazione dello spazio polifunzionale nei pressi della chiesa di Le Forna.

Struttura terminata nel 2010 e mai messa in uso fino ad oggi.
Le ben note vicende che hanno segnato la storia del comune di Ponza negli ultimi anni e ulteriori problemi hanno allungato ad oggi i tempi di messa in uso di quegli spazi.

Pensati inizialmente per una banca, per l’ufficio postale ed altro ancora, tutti questi obiettivi sono stati messi da parte per adattarli ai tempi che viviamo.
Uffici postali e sportelli bancari che vanno sempre più a ridursi fanno si che oggi si pensi ad altro uso per quegli spazi.
Il Comune di Ponza ha oggi ufficialmente presentato alla cittadinanza il suo progetto per quegli spazi.

C’era il sindaco e c’era gran parte della giunta municipale, c’erano consiglieri e delegati e c’erano diversi cittadini di Le Forna: una quarantina.
Parecchi giovani.

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Il sindaco ci ha ricevuti nel piano superiore e ci ha raccontato di quello spazio che diventerà un punto di incontro con vocazione ai problemi sociali.

Ci sarà una figura professionale – Stefania Aprea – che coordinerà gli interventi a favore di soggetti che hanno bisogno di un aiuto.

Il delegato ai servizi sociali –Monia Graziano- entrando nello specifico ha parlato di questo progetto che rimane “aperto” visto che sarà arricchito con l’esperienza e verificando costantemente quelle che sono le maggiori esigenze della nostra isola.

Il piano inferiore sarà “la prima biblioteca pubblica” della nostra isola.
Con un finanziamento della provincia di Latina si potrà mettere a disposizione di quanti hanno il piacere di buone letture una discreta dote di libri.

Ci auguriamo che ci sia spazio per gli strumenti multimediali, sempre più presenti nella vita, soprattutto dei giovani.
Dopo un piccolo buffet il sindaco ha parlato di quanto l’amministrazione ha in programma per cambiare il volto dell’isola.

Il punto più atteso del suo intervento era il futuro porto di Cala dell’Acqua.

Il 14 Aprile ci sarà la prima conferenza indetta dal comune di Ponza a cui parteciperanno tutti i soggetti istituzionali chiamati in causa e i due operatori che hanno presentato progetti ancora ai tempi di Porzio.

Perché sono due le società interessate a costruire un secondo porto sulla nostra isola.

Ce n’era pure una terza ma non è stato possibile contattarla.

La prima ha presentato un progetto che aveva come caratteristica essenziale 300 posti barca per i diportisti forestieri, 30 per le barche isolane e uno sviluppo a terra molto intensivo che va a coprire gran parte di tutta l’area ex samip che si affaccia sulla cala.

Il secondo progetto è caratterizzato da una maggiore ricettività portuale (500 barche e 120 posti per i residenti) ma con un minimo impatto sul suolo della zona.
In sostanza si tratterebbe di approntare a terra officine di rimessa e manutenzione e semplici punti di ristoro.

La seconda ipotesi sembra la più praticabile perché, a detta del sindaco, gli spazi ex samip sono un problema di non facile e breve soluzione.

Ovviamente il tutto sarà supportato da adeguati spazi per parcheggiare le auto.
Discussione con parecchi interventi in cui si è cercato di chiarire quali potevano essere le ricadute in positivo per l’isola e la sua gente.

Al momento nessuno sa con certezza cosa succederà.

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Il sindaco ha ricordato che “troppo spesso i fornesi hanno pianto mentre altri hanno fottuto”, ha ricordato “quelli che non hanno voluto una seria sistemazione di Chiaia di Luna per favorire Frontone”, e ha messo in guardia dai “dirigenti dell’industria della lagna”, dai “benaltristi di una sinistra stupida”, da quanti insomma in tutti questi anni non si sono mai preoccupati veramente del destino di Le Forna.
Ha invitato quindi a condividere con fiducia i progetti che la sua amministrazione sta portando avanti.

Ad esempio la risistemazione della via per Cala Fonte, della parte finale della via di Cala Feola, della strada che porta al “Pallone”.
Ha inoltre ricordato le importanti cifre che si stanno spendendo per risistemare il campo sportivo di Le Forna e per finire di sistemare il “Pallone”.
Si è parlato di due campi da tennis e che dal 7 Giugno a Cala Feola ci sarà anche la scuola di canoa.

Arriveranno da Venezia le gondole accompagnate dai maestri d’ascia che ci racconteranno del loro affascinante mestiere e forse ci sarà anche una gondola di quelle bellissime che si usano per i matrimoni.

E’ ufficiale che per cinque mesi ci sarà nella nostra frazione un dispensario farmaceutico; di più non si può avere per precisi vincoli amministrativi.

Da questo autunno ci sarà una riduzione della tares -che diventa tari- di almeno settecentomila euro.
Insomma la bolletta dell’immondizia ci costerà  quasi il 50 % in meno, secondo i loro calcoli.

Il sindaco ha concluso ricordando che Ponza era un’isola bellissima, sporca e cara.
In tre anni è rimasta bellissima, adesso è pulita anche se è ancora un pochino cara.

Sicuramente il suo ruolo ha cancellato quell’immagine di “isola camorristica” come gli è capitato di sentirsi dire anche da un autorevole membro del governo.

Questo e altro ci ha detto il sindaco di Ponza in un pomeriggio piovoso alla vigilia di san Silverio di Febbraio.

Padre Salvatore per ben tre volte l’ha assolto.